
Ma le nuove soluzioni tecnologiche non mancheranno, a partire dall’aumento della dimensione dei cerchi a 17 pollici, prevista per i prossimi anni. Intanto, però, le gomme italiane saranno della stessa tipologia di quelle nipponiche utilizzate fino a quest’anno: quattro slick di mescole differenti, una gomma da pioggia e una intermedia, per un totale di circa 40mila pneumatici a stagione. I costi della fornitura saranno condivisi con i team, ma la Pirelli metterà sul piatto anche un importante investimento in termini di comunicazione per sfruttare le benefiche ricadute per il marchio nei mercati emergenti.
La Borsa non ha accolto comunque con soddisfazione la notizia: il titolo ha perso il 3,57% (contro una perdita media dell’1,2% del listino) dopo aver toccato anche il meno 4. Il timore degli investitori era che i costi della fornitura fossero eccessivi per l’impatto pubblicitario. Un impatto che comunque fa della Pirelli il fornitore delle principali categorie internazionali per monoposto: oltre al pacchetto Formula 1, che comprende anche la GP2, infatti, il gommista nostrano equipaggia già da quest’anno anche la neonata GP3.
L’accordo sarà presentato oggi nel corso di una conferenza stampa, ma il presidente del gruppo Marco Tronchetti Provera ha già commentato a caldo, ai microfoni dell’”Ansa”: “La scelta della FIA è per noi un grande successo, che premia il lavoro di Pirelli. E’ un riconoscimento alla competitività italiana. Ma non ci saranno impatti sugli obiettivi del gruppo.” Nelle factory della casa della Bicocca, che era certa dell’accordo, il lavoro già ferve da settimane, ma ora è attesa l’ovvia accelerazione, a partire da un accordo con la Toyota per acquisire una delle monoposto progettate per quest’anno e mai utilizzate, con cui effettuare i test.
A tutti gli effetti si tratta di un ritorno al futuro: l’ultima partecipazione in Formula 1 risaliva al 1991 con la Benetton, quando il regime non era ancora di monogomma ma di concorrenza tra più gommisti. Nella sua storia, Pirelli ha ottenuto 44 vittorie nei Gran Premi, a partire dal 1950, anno di esordio del campionato, in cui anche lei debuttò nel circus.