formula_470Dalla delusione al trionfo: la McLaren, grande sconfitta delle qualifiche di ieri dopo essere stata la più veloce al venerdì, si riscatta in grande stile nella gara della domenica. Jenson Button regala al team la seconda vittoria dell’anno e la leadership in entrambe le classifiche iridate, mentre Lewis Hamilton completa la prima doppietta della stagione. (continua...)

Merito della pioggia, che ha regalato al team di Woking un doppio successo maturato con un andamento molto differente tra i due piloti: Button ha azzeccato la decisione di non montare le gomme intermedie a inizio gara, errore comune tra gli avversari; Hamilton, invece, è stato costretto alla rimonta e ha abbattuto uno ad uno, come birilli, tutti gli avversari.

Il podio tutto Mercedes è completato da un solido Nico Rosberg, per la seconda volta consecutiva nella top 3. Fernando Alonso salva la giornata della Ferrari con un quarto posto frutto anche di un contestato sorpasso in casa nell’imbocco della corsia box, che farà discutere Felipe Massa, poi ritrovatosi imbottigliato nel traffico e nono al traguardo.

Peggio ancora è andata alla Red Bull, solo sesta con Vettel e ottava con Webber. Nella top ten trovano posto anche entrambe le Renault, impeccabili nella scelta delle strategie (quinto Kubica e settimo un sempre più convincente Petrov) e anche la seconda Mercedes di Schumacher, dopo un finale travagliato che quasi gli è costato il decimo posto a vantaggio di Sutil.

La cronaca

Partono dai box Chandhok, per aver sostituito un pezzo sulla vettura, e Di Grassi, per un problema nel corso del giro di formazione. Al via, Alonso scatta come un fulmine e si porta davanti alle due Red Bull: ma ha anticipato la partenza e sarà punito con un drive through.

Già nel corso del primo giro Liuzzi finisce in testacoda e sale letteralmente sulla vettura di Buemi, innescando un incidente che coinvolge anche Kobayashi. I numerosi detriti inducono la direzione gara a mandare in pista la safety car e, mentre in pista inizia a scendere una pioggerellina leggera, molti piloti ne approfittano per montare le intermedie.

La scelta si rivela sbagliata: subito i tecnici si accorgono che le gomme da asciutto sono ancora premianti e richiamano le monoposto ai box per sostituirle nuovamente, quando la vettura di sicurezza è rientrata a sua volta. Ne beneficiano coloro che hanno deciso di restare in pista: in primis Rosberg, Button e le due Renault, che si ritrovano nelle prime quattro posizioni, ma anche Kovalainen, provvisoriamente in zona punti fino a quando non viene risucchiato dal gruppo.

A concludere subito la gara sella Sauber ci pensa la rottura del propulsore Ferrari di de la Rosa: si tratta del quinto in due soli weekend. Nel frattempo, i piloti che hanno perso posizioni per il doppio pit stop tentano la rimonta: scatenate le due Red Bull e in particolare Hamilton, che le scavalca entrambe e si riporta rapidamente a ridosso dei primi a suon di giri velocissimi.

Anche l’altra McLaren, quella di Jenson Button, va fortissimo: in pochi giri si porta nei tubi di scarico del leader Rosberg e lo passa alla 19esima tornata, portandosi in testa alla gara. Bella anche la gara di Alguersuari, che è saldamente in zona punti finchè un tamponamento con una HRT non gli causa la perdita dell’ala anteriore, con conseguente ulteriore sosta e ingresso della safety car per rimuovere i detriti.

Intorno a metà corsa la pioggia torna a farsi sentire e stavolta è il caso di montare le gomme intermedie, cosa che fanno tutti i piloti. Nell’ingresso ai box si verificano anche due fatti da sottolineare: il primo tra Hamilton e Vettel, con l’inglese che alla ripartenza dopo la propria sosta arriva quasi al contatto con il tedesco e percorre tutta la corsia a fianco del rivale (il fatto sarà sottoposto a investigazione dai commissari dopo la gara).

Il secondo tra le due Ferrari: Alonso è alle spalle del suo compagno di squadra e dovrebbe accodarsi in attesa del cambio gomme, ma quando il brasiliano rallenta per imboccare la pit lane, Alonso lo scavalca costringendolo anche a un breve fuoripista. Qui non c’è alcuna manovra irregolare, ma siamo certi che l’atmosfera nel motorhome rosso non sarà delle più idilliache.

Al 25° giro la safety car rientra ai box e in testa c’è Button, davanti a Rosberg, Kubica e Petrov. In una manciata di passaggi, però, Hamilton si avvicina a Petrov e in rapida successione supera il russo, poi il polacco e il tedesco. Petrov è anche protagonista di un testacoda che gli costa due ulteriori posizioni a vantaggio di Alonso e Vettel. Lo spagnolo riuscirà poi ad avere la meglio anche su Kubica.

Difficile la seconda parte di gara di Massa, che rimane a lungo imbottigliato nel traffico. Le cose iniziano ad andare meglio quando tutti si fermano ai box per montare un nuovo treno di intermedie: a quel punto il brasiliano riesce ad avere pista libera e recupera fino alla nona posizione, giovandosi anche dei problemi di Schumacher che sul finale rischia anche di perdere la zona punti a vantaggio di Sutil.

Si ritira anche Trulli, manifestando problemi idraulici. La McLaren, invece, congela le posizioni e porta a casa la prima doppietta dell’anno, con la seconda vittoria per un Button sempre più a suo agio in condizioni da bagnato.

1 – J. Button – McLaren – 1:46:42.163
2 – L. Hamilton – McLaren – + 1.530
3 – N. Rosberg – Mercedes Grand Prix – + 9.484
4 – F. Alonso – Ferrari – + 11.869
5 – R. Kubica – Renault – + 22.213
6 – S. Vettel – Red Bull – + 33.310
7 – V. Petrov – Renault – + 47.600
8 – M. Webber – Red Bull – + 52.172
9 – F. Massa – Ferrari – + 57.796
10 – M. Schumacher – Mercedes Grand Prix – + 1:01.749
11 – A. Sutil – Force India F1 – + 1:02.847
12 – R. Barrichello – Williams – + 1:03.665
13 – J. Alguersuari – Scuderia Toro Rosso – + 1:11.416
14 – H. Kovalainen – Lotus F1 – + 1 giri
15 – N. Hulkenberg – Williams – + 1 giri
16 – B. Senna – HRT F1 Team – + 2 giri
17 – K. Chandhok – HRT F1 Team – + 4 giri
18 – J. Trulli – Lotus F1 – + 30 giri
19 – L. Di Grassi – Virgin Racing – + 48 giri
20 – P. de la Rosa – Sauber – + 49 giri
21 – S. Buemi – Scuderia Toro Rosso – + 56 giri
22 – K. Kobayashi – Sauber – + 56 giri
23 – V. Liuzzi – Force India F1 – + 56 giri
24 – T. Glock – Virgin Racing – + 56 giri

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