
“La questione è davvero semplice: i soldi degli sponsor non sono arrivati come previsto e questo ha bloccato l’azienda,” ha rivelato al principale quotidiano metropolitano degli Stati Uniti una fonte anonima. “Stanno avendo problemi a pagare gli stipendi e i fornitori.”
Ken Anderson e Peter Windsor, rispettivamente team principal e direttore sportivo del team, per ora si rifiutano di commentare, ma il primo dei due, qualche settimana fa, già ammise che “alcuni sponsor ci hanno lasciato a piedi”. Secondo fonti argentine, Windsor avrebbe già confermato tristemente al 26enne pilota Lopez che il progetto è a rischio, tanto che il suo entourage si sarebbe già rivolto ad altri team e sarebbe impegnato in una serie di incontri a Londra. “Forse non tutto il male viene per nuocere, magari si ritroverà in una vettura migliore,” ha scherzato una fonte vicina al giovane driver ai microfoni di “La Voz del Interior”.
Il comunicato ufficiale rivela però che “Jose Maria Lopez Sr, insieme ai manager Felipe McGough e Victor Rosso, hanno visitato la sede della USF1 a Charlotte per sentire i dirigenti del team e hanno ottenuto una chiara visione della situazione attuale del team. poi sono stati presi accordi per ulteriori incontri, uno dei quali con i responsabili della FOM, che ha dato risultati positivi.”
Al fuggi fuggi generale si sarebbe unito anche Chad Hurley, il boss di Youtube, che qualche mese fa aveva garantito la sua sponsorizzazione al team. Ora, secondo indiscrezioni, il portale video sarebbe in trattative con la Campos. Ciliegina sulla torta, in questi giorni anche il sito ufficiale del team risulta irraggiungibile.
“Il server web è rotto e sta venendo riparato, come abbiamo scritto,” getta però acqua sul fuoco il team. “Non siamo morti, come molti dicono. E presto daremo altre informazioni.” Ma anche il responsabile della Motorland Aragon, la sede europea della USF1, ha detto di non sapere se il team proseguirà con i suoi piani.