formula_396L’ex-presidente Mosley lo aveva minacciato già la settimana scorsa: “Il caso è tutt’altro che chiuso.” Ed ecco che, puntuale, giunge oggi la nuova puntata della saga del “crash-gate”, sotto forma di un comunicato ufficiale da parte della FIA: “Il presidente della Federazione ha consultato il Senato e i legali in merito alla sentenza del Tribunale delle Grandi Istanze di Parigi del 5 gennaio. E’ stato concordata all’unanimità la preparazione di un appello.” (continua...)

Come preannunciato nelle ore immediatamente successive al’udienza, insomma, la FIA ha deciso di presentare appello contro la decisione della Corte, incurante delle motivazioni solide e ben espresse dai giudici francesi, che lasciano ben poche speranze agli avvocati federali. La tesi difensiva della Federazione verterà sul fatto che la colpevolezza di Briatore e del suo ex-ingegnere capo Symonds non è stata messa in discussione dal Tribunale parigino, che si è limitato a definire “illegale” la procedura applicata dal Consiglio Mondiale e a mettere in dubbio la capacità della FIA di punire dei soggetti non suoi licenziatari (un punto sul quale l’organo di governo intende modificare i suoi regolamenti nel prossimo futuro).

“Nella sua campagna elettorale della scorsa estate,” prosegue la nota, “il presidente della FIA Jean Todt e il suo team hanno annunciato l’introduzione di nuove misure per il cambiamento costruttivo, tra cui quello delle procedure disciplinari. Il lavoro su questi punti è in fase avanzata. Quando saranno stabiliti, questi si occuperanno di risolvere i problemi legati al giudizio della Corte. Ciononostante, un appello è meritato.”

Il comunicato ufficiale della FIA sottolinea nuovamente anche che “finchè non sarà emesso un verdetto sull’appello, tuttavia, la decisione del Consiglio Mondiale del 21 settembre 2009 rimane effettiva.” Nessuna conseguenza, però, sui piloti attualmente gestiti da Flavio Briatore, come Mark Webber: “In vista dell’incertezza che questo aspetto avrebbe potuto creare sui piloti coinvolti da questa decisione, il presidente e il Senato della FIA hanno deciso che, in attesa della decisione sull’appello della FIA, le superlicenze continueranno ad essere concesse ai piloti nel modo consueto.”

“Il presidente, il Senato della FIA, il Consiglio Mondiale e i club membri di tutte le nazioni prenderanno tutte le misure necessarie per assicurare l’integrità e la sicurezza dello sport,” conclude la nota.

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