
"Gli obiettivi di coloro che mi hanno sostenuto possono essere raggiunti se viene eletta una squadra forte, esperta e competente. (…) Penso che Jean Todt sarebbe la persona giusta per dirigere questo team," ha scritto Mosley in una lettera ai membri della FIA.
"Jean è senza dubbio il manager sportivo della sua generazione e di ogni altra. Le squadre sotto i suoi ordini hanno vinto il mondiale rally, dei rally-raid come la Parigi-Dakar, la 24 Ore di Le Mans e negli ultimi quindici anni un mondiale di F1 dopo l’altro. E’ stato anche direttore generale di un costruttore automobilistico. Quindi possiede l’esperienza per dirigere un’organizzazione grande e complessa, una qualifica essenziale per un futuro presidente della FIA."
"Più recentemente, è stato implicato con la sua compagna Micelle Yeoh in campagne ambientali e di sicurezza stradale della FIA in tutto il mondo, mostrando così il suo attaccamento ad iniziative pubbliche maggiori che costituiscono una parte importante del lavoro della FIA. Infine, devo insistere sul fatto che non sarebbe il candidato dell’industria automobilistica. Non avrebbe alcuna relazione particolare con la sua ex azienda, la Ferrari, ne con la Peugeot Citroen, la sua ex squadra di rally, rally-raid e endurance. Conserverebbe l’indipendenza della FIA."
"Se accetta di presentarsi, credo che sarebbe la persona ideale per proseguire e anche ampliare il lavoro intrapreso negli ultimi sedici anni. E’ degno di fiducia in tutti i settori nei quali la FIA è attiva. Spero davvero che gli accorderete il vostro sostegno."
Mosley ha annunciato il 24 giugno che non si sarebbe presentato di nuovo alla presidenza della FIA, malgrado "i cento messaggi dei membri che gli chiedevano di riconsiderare la sua decisione. Nonostante queste lettere, e-mail e messaggi ho deciso di confermare la mia decisione. Non sarò candidato," alle elezioni del 23 ottobre, ha precisato Mosley, presidente della FIA dal 1993.