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Le condizioni meteo sono rimaste buone anche per i secondi novanta minuti di prove; la temperatura era di 29°C sia nell’aria che sull’asfalto. La pit-lane è stata aperta con qualche minuto di ritardo per consentire l’evacuazione di qualche persona di troppo nei box. (continua...)

Rosberg è entrato in azione per primo seguito da Vettel e Kubica. Quest’ultimo si è installato per primo al comando delle ostilità, ma è stato scalzato immediatamente dalla Williams di Rosberg, il quale ha abbassato progressivamente il suo riscontro cronometrico.

E’ stato poi Hamilton a piazzarsi davanti a tutti. In questa sessione i piloti hanno commesso molte sbavature, la pista è apparsa molto scivolosa in diversi punti e salire sui cordoli si è rivelata un’impresa non semplice. In alcune curve si è visto spesso il pilota andare a sfiorare le barriere o a toccarle leggermente.

Mark Webber ha atteso oltre un’ora prima di poter scendere in pista. L’australiano ha picchiato nella prima sessione provocando diversi danni alla sua Red Bull. L’ingresso ai box si è rivelato un po’ problematico. Quando un pilota rientra, colui che segue da dietro fatica a mantenere la propria velocità sul rettilineo dei box.

E’ stato Alonso a terminare la sessione col miglior tempo. Lo spagnolo ha preceduto di circa un decimo Hamilton e di poco più di un decimo Massa. Kovalainen ha ottenuto il quarto tempo davanti a Rosberg, Kubica e Raikkonen. La top 10 è stata completata da Button, Nakajima e Glock, rispettivamente ottavo, nono e decimo.

Da segnalare infine che nelle ultimissime battute Timo Glock ha urtato le barriere perdendo l’alettone anteriore della sua Toyota.

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