Come al solito spettacolare la gara di IRL, nonostante la scarsità di partecipanti (solo 19): alla fine ha vinto Sam Hornish, che si dimostra ancora il più forte del mondo sui circuiti ovali, ma il pilota americano ha percorso solo 6 dei 200 giri in testa. Infatti la gara è stata molto tirata e i primi 11 sono arrivati nello spazio di 11 secondi. La vittorià di Hornish è arrivata con un sorpasso umiliante al compagno di squadra (al team Penske) Helio Castroneves; sulla convivenza pacifica dei due si nutrivano già molti dubbi ma che già alla prima gara potessero arrivare ad un ruota a ruota all'ultima curva non era pensabile: invece, dopo l'ultimo cambio gomme al 181° giro, i due hanno comandato la gara difendendosi dagli attacchi degli altri e sembrava che la loro situazione venisse gestita dai box in maniera perfetta, ma all'ultima curva Sam ha affiancato il compagno-rivale e lo ha battuto sotto la bandiera a scacchi di 69 millesimi; Castroneves ha incassato la sconfitta ammettendo la bravura del compagno ma è ipotizzabile che alla prossima gara farà di tutto per rendere lo sgarbo subito al compagno. Come al solito gara ricca di sorpassi e di incontri ravvicinati che hanno prtato anche a collisioni che hanno eliminato tre piloti (tra cui il rientrante Franchitti) mentre Scott Dixon, che pare essere sotto lo sguardo di Toyota e Williams, ha perso il controllo al momento del rientro ai box sbattendo contro il muretto. Le regole per diminuire le prestazioni non sono state molto efficaci: infatti il record in prova è stato abbassato di 2 secondi netti; ma ciò è dovuto soprattutto all'uso di curve maggiormente inclinate e più a lungo raggio che hanno alzato vertiginosamente la media velocità, causando anche le proteste di alcuni piloti. Come al solito spettacolare la gara di IRL, nonostante la scarsità di partecipanti (solo 19): alla fine ha vinto Sam Hornish, che si dimostra ancora il più forte del mondo sui circuiti ovali, ma il pilota americano ha percorso solo 6 dei 200 giri in testa. Infatti la gara è stata molto tirata e i primi 11 sono arrivati nello spazio di 11 secondi. La vittorià di Hornish è arrivata con un sorpasso umiliante al compagno di squadra (al team Penske) Helio Castroneves; sulla convivenza pacifica dei due si nutrivano già molti dubbi ma che già alla prima gara potessero arrivare ad un ruota a ruota all'ultima curva non era pensabile: invece, dopo l'ultimo cambio gomme al 181° giro, i due hanno comandato la gara difendendosi dagli attacchi degli altri e sembrava che la loro situazione venisse gestita dai box in maniera perfetta, ma all'ultima curva Sam ha affiancato il compagno-rivale e lo ha battuto sotto la bandiera a scacchi di 69 millesimi; Castroneves ha incassato la sconfitta ammettendo la bravura del compagno ma è ipotizzabile che alla prossima gara farà di tutto per rendere lo sgarbo subito al compagno. Come al solito gara ricca di sorpassi e di incontri ravvicinati che hanno prtato anche a collisioni che hanno eliminato tre piloti (tra cui il rientrante Franchitti) mentre Scott Dixon, che pare essere sotto lo sguardo di Toyota e Williams, ha perso il controllo al momento del rientro ai box sbattendo contro il muretto. Le regole per diminuire le prestazioni non sono state molto efficaci: infatti il record in prova è stato abbassato di 2 secondi netti; ma ciò è dovuto soprattutto all'uso di curve maggiormente inclinate e più a lungo raggio che hanno alzato vertiginosamente la media velocità, causando anche le proteste di alcuni piloti. La classifica dettagliata: 1. Sam Hornish (Dallara-Toyota) in 1h57'56''396 (posizione in qualifica 7°); 2. Helio Castroneves (Dallara-Toyota) a 0''069 (10°); 3. Dan Wheldon (Dallara-Honda) a 1''645 (14°); 4. Tora Takagi (Dallara-Toyota) a 1''742 (16°) 5. Tomas Scheckter (Dallara-Chevrolet) a 2''024 (3°) 6. Darren Manning (Panoz G Force-Toyota) a 4''668 (13°) 7. Buddy Rice (Panoz G Force-Honda) a 5''566 (1°) 8. Tony Canaan (Dallara-Honda) a 5''750 (8°) 9. Scott Sharp (Dallara-Toyota) a 6''788 (17°) 10. Robbie Buhl (Dallara-Chevrolet) a 7''672 (11°)