Tripletta!

Le "ferie" devono aver fatto molto bene alla Ferrari. Vince a Spa-Francorchamps, vince a Monza (due tracciati coniderati "amici" per la SF90) e, udite udite, vince pure a Singapore!

E dire che il tracciato asiatico era considerato ostico per la monoposto di Maranello e le sue caratteristiche.

Invece nella ex colonia britannica tutto funziona meraviglia. Leclerc in Pole position e al comando nella prima parte della gara, senza nessun particolare problema nel gestirla davanti ad Hamilton che sperava nel colpaccio.

Vettel che si porta in testa grazie ad un Undercut vantaggiosissimo che gli permette, con gomme fresche, di girare su tempi rapidissimi e superare chi gli stava davanti prima del walzer delle soste ai box.

Sebastian Vettel e Charles Leclerc quindi primo e secondo in una giornata trionfale per i colori italiani. E soprattutto molto importante per il morale del pilota tedesco, troppo a lungo in crisi e facile bersaglio delle critiche.

Importante anche il constatare che il lavoro di sviluppo della Sf90 e la correzione dei suoi problemi, ha dato ottimi risultati in tracciati con caratteristiche decisamente diverse. Buon segno.

 

 

 

Il terzo gradino del podio è appannaggio di Verstappen. Con una Red Bull che sembra aver perso qualcosa nei confronti della Ferrari, riesce comunque a sopravanzare i due piloti Mercedes.

Già, la Mercedes. Le sconfitte in Belgio in Italia, di misura, potevano anche starci, anche se naturalmente non sono state troppo gradite alla Premiata Ditta Wolff & C. Ma Singapore è stata davvero una debacle pesante.

Non solo a livello di prestazioni, la Mercedes W10 come tempi è stata certo tra le migliori, quanto piuttosto per non aver saputo gestire la strategia di gara come avrebbe dovuto. La sosta anticipata di Vettel è stata oltremodo premiante; il team anglo tedesco avrebbe dovuto e potuto agire tempestivamente per far svoltare la gara a suo favore.

Ma ciò non è accaduto.

Anche dal punto tecnico qualcosa non sembra funzionare: Si vocifera che lo sviluppo della power unit non stia dando i giusti riscontri prestazionali, forse dovuti a questioni di tenuta, obbligando il team a ridurre la "cavalleria".

La Ferrari Sf90 invece vola e Leclerc e Vettel scalpitano. Teoricamente i giochi non sono ancora chiusi.

Dietro i "Top" Albon 6° seguito da Norris, Gasly, Hulkenberg e Giovinazzi a chiudere la zona punti.

 

 

 

 Ecco la classifica finale del Gp di Singapore 2019.

 
POS PILOTA SQUADRE GIRI TEMPO
1 Sebastian Vettel Scuderia Ferrari 61 1:58:33.667
2 Charles Leclerc Scuderia Ferrari 61 1:58:36.308
3 Max Verstappen Aston Martin Red Bull Racing 61 1:58:37.488
4 Lewis Hamilton Mercedes AMG Petronas Motorsport 61 1:58:38.275
5 Valtteri Bottas Mercedes AMG Petronas Motorsport 61 1:58:39.786
6 Alexander Albon Aston Martin Red Bull Racing 61 1:58:45.330
7 Lando Norris McLaren F1 Team 61 1:58:48.436
8 Pierre Gasly Red Bull Toro Rosso Honda 61 1:58:49.214
9 Nico Hulkenberg Renault F1 Team 61 1:58:50.385
10 Antonio Giovinazzi Alfa Romeo Racing 61 1:59:01.522
11 Romain Grosjean Haas F1 Team 61 1:59:09.103
12 Carlos Sainz McLaren F1 Team 61 1:59:09.641
13 Lance Stroll SportPesa Racing Point F1 Team 61 1:59:10.086
14 Daniel Ricciardo Renault F1 Team 61 1:59:11.327
15 Daniil Kvyat Red Bull Toro Rosso Honda 61 1:59:11.845
16 Robert Kubica ROKiT Williams Racing 61 1:59:20.691
17 Kevin Magnussen Haas F1 Team 61 2:00:00.189
18 Kimi Raikkonen Alfa Romeo Racing 49 1:36:21.711
19 Sergio Perez SportPesa Racing Point F1 Team 42 1:20:32.029
20 George Russell ROKiT Williams Racing 34 1:02:56.102