Un Gran Premio si può vincere in tanti modi. E si può perdere in tanti modi...
Si può perdere all'ultima curva (Brabham Monaco 1970), o quando ormai si pregustava già lo champagne (Hakkinen Spagna 2001).
E il modo in cui Charle Leclerc ha perso il Gran Premio del Bahrain 2019, si inserirà di certo e con pieno diritto in questa triste lista delle "sfortune" in F1.
Il giovane francese della Ferrari è stato sicuramente l'eroe del week end asiatico; autore di una bellissima pole position e, partenza a parte, autorevole capofila durante la corsa. Solo un inconveniente tecnico alla sua monoposto lo ha privato di una vittoria sacrosanta ed autorevole. Che sarebbe stata anche la sua primissima in Formula 1. E con la Ferrari, pergiunta.
Già, la Ferrari. A Sahkir la "rossa" ha ribaltato la situazione che si era vista a Melbourne dal punto di vista prestazionale, rispetto alla Mercedes, ma il risultato non è cambiato. Doppietta Mercedes, Ferrari dietro.
Eppure la SF90 si è mostrata subito e sempre sensibilmente più rapida, coi rivali apparsi un poco col fiato corto. Questo brucia, questo potrebbe pesare molto. Indipendentemente dal fatto che la stagione è ancora lunga.
Un Gran Premio si può perdere in tanti modi...
Lo si può dire per Vettel, sempre veloce ma sempre un pelo dietro al suo giovane ed arrembante team mate. E qui sembrano già aleggiare i fantasmi...
Fantasma Leclerc che tanto assomiglia al Ricciardo del suo ultimo anno in Red Bull. Fantasma testacoda, che tanto assomiglia agli errori del 2018 che gli hanno fatto perdere la rincorsa al titolo mondiale. Vettel avrebbe potuto raccogliere il successo, sostituendosi al compagno, se non avesse subito la lotta ravvicinata con Hamilton. Occasione pesante persa. Per il bilancio stagionale, per le gerarchie in squadra, per la sua psicologia.
Un Gran Premio si può vincere in tanti modi...
Lo si può dire per Lewis Hamilton, che ancora una volta (per info vedere il Gran Premio dell'Azerbaijan 2018) trionfa grazie ai guai (clamorosi) altrui. Come se non bastasse la sua naturale velocità e bravura. L'inglese ha corso bene, come da tempo ci ha abituato, senza errori e sempre "a provarci" per non lasciare nulla di intentato. E quando succede qualcosa, lui c'è. Intenso e determinato a prescindere.
Chi invece raccoglie senza aver brillato è stato il vincitore australiano. Valtteri Bottas ha colto la piazza d'onore, sfruttando anche lui i problemi "ferraristi", e mantiene la leadership iridata, sia pure di poco.
Chi avrebbe potuto guadagnarsi un altro podio di rapina è stato Verstappen, pure lui in feroce rimonta su Leclerc nel finale di gara, ma la SC ha congelato le posizioni fino alla bandiera a scacchi. Ma non parliamo di "fortuna" per Leclerc, non è proprio il caso...
Segue Vettel (tristemente quinto), davanti ad un Lando Norris che, con una Mclaren in gran spolvero a Sahkir, conferma l'essere davvero un giovane rampante da seguire attentamente. Anche Sainz, pur sfortunato, stava facendo bene. E intanto Fernando Alonso s'è fatto vedere ai box, quasi scalpitando...
Settimo Raikkonen, ottavo Gasly, nono Albon e decimo Perez, ereditano (e ringraziano) il doppio stop di schianto delle due Renault di Hulkenberg e Ricciardo a pochi chilometri dalla bandiera a scacchi. Traumatico per il team anglo-francese, soprattutto perchè stava facendo bene in gara.
Ecco la classifica finale del Gran Premio del Bahrain 2019.
POS | PILOTA | SQUADRA | GIRI | TEMPO | |
1 | Lewis Hamilton | Mercedes AMG Petronas Motorsport | 57 | 1:34:21.295 | |
2 | Valtteri Bottas | Mercedes AMG Petronas Motorsport | 57 | 1:34:24.275 | |
3 | Charles Leclerc | Scuderia Ferrari | 57 | 1:34:27.426 | |
4 | Max Verstappen | Aston Martin Red Bull Racing | 57 | 1:34:27.703 | |
5 | Sebastian Vettel | Scuderia Ferrari | 57 | 1:34:57.363 | |
6 | Lando Norris | McLaren F1 Team | 57 | 1:35:07.049 | |
7 | Kimi Raikkonen | Alfa Romeo Racing | 57 | 1:35:08.765 | |
8 | Pierre Gasly | Aston Martin Red Bull Racing | 57 | 1:35:19.389 | |
9 | Alexander Albon | Red Bull Toro Rosso Honda | 57 | 1:35:23.992 | |
10 | Sergio Perez Mendoza | Sportpesa Racing Point F1 Team | 57 | 1:35:24.991 | |
11 | Antonio Giovinazzi | Alfa Romeo Racing | 57 | 1:35:25.894 | |
12 | Daniil Kvyat | Red Bull Toro Rosso Honda | 56 | 1:34:22.901 | |
13 | Kevin Magnussen | Rich Energy Haas F1 Team | 56 | 1:34:23.842 | |
14 | Lance Stroll | Sportpesa Racing Point F1 Team | 56 | 1:34:41.504 | |
15 | George Russell | Rokit Williams Racing | 56 | 1:35:21.015 | |
16 | Robert Kubica | Rokit Williams Racing | 55 | 1:34:22.063 | |
17 | Nico Hulkenberg | Renault F1 Team | 53 | 1:27:03.906 | |
18 | Daniel Ricciardo | Renault F1 Team | 53 | 1:27:16.482 | |
19 | Carlos Sainz Jr. | McLaren F1 Team | 53 | 1:28:36.140 | |
20 | Romain Grosjean | Rich Energy Haas F1 Team | 16 | 0:27:28.762 |