Lewis Hamilton vince il Gran Premio del Messico e raggiunge Alain Prost nella classifica dei piloti più vittoriosi di tutti i tempi. Nico Rosberg, secondo, continua a incamerare punti molto utili per il Campionato, visto che ora il suo vantaggio, sia pure ridottosi a 19 punti, gli permette di guidare di conserva nelle ultime due gare della stagione.

Ma il Gran Premio del Messico sarà ricordato per le feroci polemiche post gara per i fatti avvenuti nelle fasi finali della gara.

 

Grazie ad una tattica che l'ha visto ritardare la sua sosta ai box, Vettel riesce a farsi sotto a Verstappen che comincia a subire un calo dei suoi pneumatici; anche Ricciardo, che li segue, si avvicina velocemente ai due grazie a gomme più fresche per aver effettuato un secondo pit stop.

Negli ultimi giri Vettel si avvicina all'olandese che, pressato, arriva lungo ad una curva tagliandola. A questo punto Vettel ritiene di dover avere strada libera ed essere lasciato passare, lo stesso muretto Red Bull comunica a Verstappen di lasciar passare il ferrarista a causa di quella manovra che lo ha favorito. Ma ciò non avviene. Nella lotta tra i due si avvicina anche Ricciardo che a sua volta tenta l'attacco a Vettel, col tedesco che resiste in frenata.

Al traguardo sotto la bandiera a scacchi, dopo i due piloti Mercedes, giungono quindi nell'ordine Verstappen, Vettel e Ricciardo. Ma dopo pochi minuti, appena prima della cerimonia di premiazione, Verstappen perde la posizione per una penalizzazione di 5 secondi per aver tagliato la pista. Festa quindi per Vettel e la Ferrari sul podio.
La doccia fredda arriva in seguito: anche Vettel viene retrocesso con una penalizzazione di 10 secondi per aver effettuato una manovra vietata nel momento del tentativo di sorpasso compiuto da Ricciardo.

Dietro a questi si classifica Raikkonen, mai del tutto a suo agio durante la corsa, un buon Hulkenberg, le due Williams di Bottas e Massa ed infine Perez, che per tutta la gara non è riuscito a sopravanzare Massa nonostante fosse potenzialmente più veloce.

Indubbiamente la bella gara di Hamilton, al comando indisturbato e senza problemi (salvo nel periodo dopo in suo stop ai box) e l'accorta tattica di Rosberg (che ormai pensa solo al titolo), passano in secondo piano rispetto alle polemiche scaturite dai duelli Verstappen-Vettel-Ricciardo.

Le penalizzazioni hanno alterato l'ordine di arrivo ma per tutti c'è da recriminare e discutere sulle motivazioni, sulla loro reale necessità e sul corretto bilanciamento delle sanzioni in base a quello che si è visto in pista. Di certo i giorni che seguiranno saranno infuocati tra gli addetti ai lavori e sicuramente molto di più tra gli appassionati e i tifosi che tante volte non riescono a concepire e comprendere certe decisioni "arbitrali".

 

Di seguito la classifica finale del GP del Messico.

 

 PosPilotaTeamTempoGriglia
1 HAMILTON L. Mercedes GP 1h40'31''402 1
2 ROSBERG N. Mercedes GP +8''354 2
3 RICCIARDO D. Red Bull +20''858 4
4 VERSTAPPEN M. Red Bull +21''323 3
5 VETTEL S. Ferrari +27''313 7
6 RAIKKONEN K. Ferrari +49''376 6
7 HULKENBERG N. Force India +58''891 5
8 BOTTAS V. Williams +1'05''612 8
9 MASSA F. Williams +1'16''206 9
10 PEREZ S. Force India +1'16''798 12
11 ERICSSON M. Sauber +1 giro 15
12 BUTTON J. McLaren +1 giro 13
13 ALONSO F. McLaren +1 giro 11
14 PALMER J. Renault F1 +1 giro 22
15 NASR F. Sauber +1 giro 19
16 SAINZ JR C. Toro Rosso +1 giro 10
17 MAGNUSSEN K. Renault F1 +1 giro 14
18 KVYAT D. Toro Rosso +1 giro 18
19 GUTIERREZ E. Haas +1 giro 17
20 GROSJEAN R. Haas +1 giro 21
21 OCON E. Manor +2 giri 20
  WEHRLEIN P. Manor dnf 16