Nove pole in diece gare: è questo lo strepitoso bottino di Lewis Hamilton nelle qualifiche della stagione 2015. Il pilota della Mercedes ha migliorato ulteriormente il suo score a Budapest, dando una sonora lezione al compagno di squadra Nico Rosberg, che comunque in questo weekend non ha mai dato la sensazione di poterlo impensierire concretamente. (continua...)

A tempo scaduto il leader della classifica iridata ha spinto la sua W06 Hybrid fino ad un crono di 1'22"020 con cui ha distanziato di mezzo secondo la gemella di Rosberg. L'unica piccola consolazione per il figlio d'arte può essere quella di aver regalato alla squadra di Brackley l'ottava prima fila stagionale, ma sicuramente oggi ha preso una bella batosta.

Anche perché dietro di lui la Ferrari di Sebastian Vettel è arrivata davvero vicina a beffarlo. Il quattro volte iridato all'ultimo giro ha fatto addirittura il record nel secondo settore, ma poi si è dovuto arrendere a Rosberg per poco più di un decimo.

Se non altro l'ha spuntata nel duello con Daniel Ricciardo che valeva la palma di primo degli inseguitori delle Mercedes. L'australiano e la sua Red Bull hanno confermato quanto di buono avevano fatto vedere nelle libere di ieri, pagando appena una trentina di millesimi su Vettel. Per lui una bella gioia, visto che era un pezzo che non si affacciava tanto in alto.

Completa la top five l'altra SF15-T di Kimi Raikkonen e bisogna dire che "Iceman" si è difeso abbastanza nel confronto con Vettel, visto che ha pagato meno di tre decimi. Accanto a lui scatterà la migliore delle Williams, che è stata quella di Valtteri Bottas, mentre forse ci si aspettava qualcosina in più del settimo tempo dall'altra Red Bull di Daniil Kvyat.

Il quadro dei dieci che hanno avuto accesso alla Q3 si completa poi con l'altra Williams di Felipe Massa, che ha pagato un lungo alla prima staccata, con la Toro Rosso di Max Verstappen e con la Lotus di Romain Grosjean, che però hanno subito distacchi più pesanti nel confronto con i migliori.

Merita di essere raccontato poi l'episodio di cui si è reso protagonista Fernando Alonso nella Q2: lo spagnolo è stato lasciato a piedi in prossimità dell'ingresso della pitlane, ma approfittando della bandiera rossa ha provato a spingere la sua McLaren-Honda fino al box, sperando di riuscire a ripartire.

Purtroppo per lui i suoi sforzi hanno solo regalato un momento che ha rievocato momenti storici, perché poi i suoi meccanici non hanno potuto fare nulla. Dunque, scatterà 15esimo, giusto davanti al compagno di squadra Jenson Button, pure lui tradito da un problema al sistema ibrido nelle fasi conclusive della Q1.

PosDriverCarGap
1 Lewis Hamilton Mercedes 1m22.020s
2 Nico Rosberg Mercedes 0.575s
3 Sebastian Vettel Ferrari 0.719s
4 Daniel Ricciardo Red Bull/Renault 0.754s
5 Kimi Raikkonen Ferrari 1.000s
6 Valtteri Bottas Williams/Mercedes 1.202s
7 Daniil Kvyat Red Bull/Renault 1.312s
8 Felipe Massa Williams/Mercedes 1.517s
9 Max Verstappen Toro Rosso/Renault 1.659s
10 Romain Grosjean Lotus/Mercedes 2.161s
11 Nico Hulkenberg Force India/Mercedes 1.806s
12 Carlos Sainz Toro Rosso/Renault 1.849s
13 Sergio Perez Force India/Mercedes 2.441s
14 Pastor Maldonado Lotus/Mercedes 2.589s
15 Fernando Alonso McLaren/Honda -
16 Jenson Button McLaren/Honda 2.719s
17 Marcus Ericsson Sauber/Ferrari 2.823s
18 Felipe Nasr Sauber/Ferrari 2.977s
19 Roberto Merhi Marussia/Ferrari 5.396s
20 Will Stevens Marussia/Ferrari 5.929s

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