Anche la Renault punta sugli iniettori Bosch? Il motore Energy, come è stato battezzato il V6 turbo francese di Formula 1, era stato sviluppato con il sistema della Magneti Marelli studiato a Bologna nella sede della ex Marelli, ma dovrebbe essere fornito alle squadre clienti con l’impianto di iniezione del Colosso tedesco. Stando alle indiscrezioni, il clamoroso cambiamento in corsa sarebbe stato deciso all’inizio dell’inverno. La Casa transalpina, quindi, si uniformerebbe alla scelta già fatta dalla Mercedes. (continua...)



Il passaggio alla Bosch pare che non sia avvenuto per ragioni tecniche, ma più probabilmente per motivi commerciali. Rob White, responsabile tecnico di Renault F1, avrebbe puntato sulla soluzione tedesca per rispettare degli obiettivi di budget che gli sono stati imposti da Jean Michel Jalinier, il presidente di Renault Sport. I costruttori, infatti, si sono potuti rivolgere ai fornitori che hanno chiesto alla FIA l’omologazione dei loro sistemi. Per quanto riguarda gli impianti di iniezione si può scegliere fra due fornitori: Bosch, che ritorna in Formula 1, e Magneti Marelli che aveva quasi il monopolio nell’era dei V8 aspirati da 2,4 litri. La scelta va fatta prima del “congelamento” del propulsore che scatterà il 28 febbraio. Red Bull Racing, Lotus, Toro Rosso e Caterham si vedranno consegnare le prime unità da montare sulle nuove macchine già con il particolare Bosch.

La Ferrari, pertanto, sarà la sola a disporre delle soluzioni Magneti Marelli sullo 059/3. La squadra del Cavallino potrebbe beneficiare di quella che potrebbe diventare un’esclusiva 2014, dal momento che per ora non si hanno notizie sul sistema di iniezione sul quale starebbero lavorando i giapponesi della Honda, che entreranno nel Circus con un V6 Turbo per la McLaren nel 2015.

Gli iniettori sono uno dei temi tecnici innovativi che la Formula 1 propone nel nuovo regolamento 2014: con l’introduzione dei motori V6 Turbo, infatti, è stata resa obbligatoria l’iniezione diretta (che permette di immettere il combustibile direttamente nella camera di combustione). E per la prima volta un propulsore a benzina arriverà a utilizzare un sistema con pressione di 500 bar. L’obiettivo è chiaro: ridurre drasticamente i consumi (e le emissioni). La FIA vuole che dalle corse ci sia una ricaduta diretta sul prodotto di serie, per cui la F.1 diventa un importante banco di ricerca su un tema che è cruciale nelle strategie delle varie Case automobilistiche.

Si è stimata una drastica riduzione dei consumi nei Gp del 2014 rispetto a quelli dello scorso anno: le monoposto avranno serbatoi della capacità di 100 kg di benzina, mentre nel 2013 non si scendeva sotto i 130 kg! E il sistema di iniezione avrà una funzione importante nel conseguimento del risultato da parte dei motoristi. Stando alle voci del paddock la Magneti Marelli sarebbe già arrivata a iniettare il carburante a 500 bar di pressione, mentre la Bosch si sta impegnando per arrivare a questo limite. Scopriremo più avanti se il cambiamento di strategia della Renault è stato dettato da motivazioni tecniche (un minore consumo?) o dai costi…

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