Bernie Ecclestone preferisce non fare previsioni sull'esito dell'appello sulla spy story Ferrari-McLaren. "Non conosciamo ne' i dettagli, ne' i movimenti dei disegni trovati. Io penso che l'appello chiarira' molte cose e solo allora potremo parlare liberamente, su dati concreti. E' un peccato che accadano queste cose, ma in F1 gli scandali ci sono sempre stati" ha dichiarato a La Gazzetta dello Sport. (continua...) "Questo pero' e' diverso. Non ricordo precedenti simili, tutto e' nuovo. Cosa succedera'? Magari nulla, perche' nessuno ha fatto nulla. Al momento non ho alcuna idea di come possa concludersi. Penalita' per Alonso e Hamilton? Non ho parlato ne' con Montezemolo ne' con Dennis. Sono problemi che deve dirimere la Federazione, non io. Dipende da che tipo di colpevolezza verra' eventualmente evidenziata nei confronti della McLaren. Io ero al Consiglio e non e' ancora chiaro quali informazioni provenienti dalla Ferrari sarebbero state usate, come, quando e via dicendo. Il discorso dei piloti sara' successivo. Ci sono un sacco di cose che devono ancora uscire. Io ritengo che si possa arrivare ad accertare i fatti per come sono accaduti".

Intanto Nigel Stepney ha smentito quanto dichiarato da Ron Dennis. Il tecnico inglese ha negato di aver comunicato alla McLaren, a marzo, l'utilizzo da parte della Ferrari di un fondo irregolare, lo stesso con cui Kimi Raikkonen ha vinto il GP Australia prima che venisse messo al bando dalla Federazione in seguito ad una richiesta di chiarimenti alla FIA da parte del team di Woking.

"Non e' vero che ho rivelato quelle irregolarita'. Bastava guardare la vettura per capire cosa c'era di sbagliato, era evidente a tutti gli addetti ai lavori in F1. Alla McLaren ne erano gia' a conoscenza, senza il bisogno di una soffiata".
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