La Bridgestone introdurrà la sua gomma super morbida, testata con successo al Paul Ricard la scorsa settimana. Sarà cruciale per i team estrarre il massimo da queste gomme in qualifica, in quanto a Monaco superare è impossibile e di conseguenza avere una buona posizione sulla griglia di partenza ha un’importanza capitale (all'interno) da F1-live.com I protagonisti del mondiale di F1 sono attesi sulle strade del Principato questo weekend, sulle quali verrà disputata domenica la 54° edizione del Gran Premio di Monaco. La pista monegasca è nota per richiedere la massima concentrazione da parte dei piloti. Ogni errore comporta quasi sempre l’eliminazione della vettura coinvolta, a causa della vicinanza delle barriere. Su questo tipo di tracciato serve il massimo appoggio aerodinamico e le mescole dei pneumatici devono essere le più tenere possibili. La Bridgestone introdurrà la sua gomma super morbida, testata con successo al Paul Ricard la scorsa settimana. Sarà cruciale per i team estrarre il massimo da queste gomme in qualifica, in quanto a Monaco superare è impossibile e di conseguenza avere una buona posizione sulla griglia di partenza ha un’importanza capitale. "Serve più grip possibile, i team utilizzeranno il massimo di carico aerodinamico. Spesso si accelera all’uscita da curva lente, per cui la trazione al posteriore è fondamentale, ma bisogna stare attenti perché il sottosterzo è da evitare con tutte le barriere presenti. Le gomme sono sottoposte a stress intensi perché sono molto tenere. Abbiamo lavorato per minimizzare il tasso di degradazione, vogliamo che i team dispongano di una certa flessibilità nel quadro delle loro strategie," ha dichiarato Kees van de Grint, responsabile delle operazioni di pista presso la Bridgestone. "Abbiamo svolto i primi due giorni al Paul Ricard con le gomme soft e super soft sulla configurazione più breve del circuito. La specifica più morbida offriva più grip, ma generava più bolle. Il Paul Ricard non è Monaco, ma coi dati a nostra disposizione pensiamo che la gomma super soft si comporterà meglio, ma non lo sapremo per davvero finché non inizieremo a girare," ha concluso Van de Grint. da F1-live.com