Bentornata Honda!

Il costruttore motorista giapponese torna alla vittoria in F1 dopo anni di sofferenze e guai che avevano offuscato i ricordi dei loro tantissimi successi degli anni ottanta e novanta.

Un ritorno gradito, indubbiamente, ma che sembra essere passato in secondo piano di fronte alla diatriba Verstappen-Leclerc relativamente al sorpasso decisivo dell'olandese della Red Bull sul pilota ferrarista.

Curioso come una data per certi versi "storica" passi in secondo piano per altre cose. In modo molto simile a quello che era accaduto quasi esattamente quarant'anni fa, a Digione, quando la prima storica vittoria di F1 della Renault passò in secondo piano di fronte all'epico duello Villeneuve-Arnoux per il secondo posto.

Ricordi destinati ad essere annebbiati da qualcos'altro...

Come annebbiate sembrano le "menti" che invece dovrebbero essere assai lucide per valutare al meglio quello che accade in pista.

La sensazione ancora una volta è quella di valutazioni che prestano il fianco a critiche, non fosse altro per un metodo di giudizio non sempre costante e lineare. Un sorpasso "maschio", deciso e come se ne vedevano a bizzeffe "nei bei tempi andati". Tanto invocati da molti appassionati nostalgici che vorrebbero vedere i piloti d'oggi scatenarsi in piena libertà ma in modo cavalleresco. Ma che "cozza" contro altre valutazioni arbitrarie dei tempi recenti.

Forse forse ci vorrebbe un bel "reset", riscrivere le regole e i metodi d'ingaggio e di interpretazione e farne una bella Circolare. A beneficio di tutti. Giudici, tecnici, piloti e pure appassionati.

Una volta per tutte.

Nei precedenti Gp abbiamo accennato ad una F1 come "non la vogliamo".

Stavola tralasciamo e passiamo oltre,  cercando di pensare solo al fatto che questo Gran Premio d'Austria è stato piuttosto divertente e spettacolare.

Lotta incerta, bei duelli, nulla di scontato e gara viva fino all'ultimo. Una Formula 1 come la vorremmo sempre.

Vince Max Verstappen al termine di una gara che lo ha visto in gran rimonta dopo una partenza più che infelice. E forse l'aver stallato allo spegnimento del semaforo ha generato la tattica di gara vincente del muretto Red Bull.

"Assenti" le Mercedes per la lotta al vertice, per problemi di temperature (Bottas e Hamilton saranno rispettivamente solo terzo e quinto), ma più in generale per un infelice adattamento al tracciato, è la Ferrari che poteva "farla da padrona".

Charles Leclerc ha avuto un week end splendido: pole meritatissima e gara d'altissimo livello fino ad una manciata di chilometri quando è stato superato dall'arrembante e più tonico (di gomme) Verstappen. Un secondo posto positivo ma che rimane un pò "stretto" se si pensa a quello che avrebbe potuto essere.

Occasione mancata anche per Sebastian Vettel che sul circuito di Spielberg potreva giocarsi le sue chances. Un problema tecnico in Q3 lo ha condizionato pesantemente; partire dietro ha reso le cose più difficili anche in gara, dove paraltro non ha brillato esageratamente. Quarto e fuori dal podio. Da masticare amaro...

Dietro ai "big", Lando Norris conferma ancora una volta le qualità sue e della ritrovata Mclaren. Quinto, precede Gasly (Red Bull), l'altra Mclaren di Sainz e le due Alfa-Sauber di Raikkonen e Giovinazzi. Per l'italiano è il primo risultato a punti della carriera. Speriamo d'auspicio.

Male le Sport Pesa e le Renault, sempre opache. Male anche le Toro Rosso e malissimo le Haas; delle Williams meglio non parlarne...

 

 

 

 Di seguito il risultato del Gran Premio d'Austria 2019:

 
POS PILOTA SQUADRA GIRI TEMPO
1 Max Verstappen Aston Martin Red Bull Racing 71 1:22:01.822
2 Charles Leclerc Scuderia Ferrari Mission Winnow 71 1:22:04.546
3 Valtteri Bottas Mercedes AMG Petronas Motorsport 71 1:22:20.782
4 Sebastian Vettel Scuderia Ferrari Mission Winnow 71 1:22:21.432
5 Lewis Hamilton Mercedes AMG Petronas Motorsport 71 1:22:24.627
6 Lando Norris McLaren F1 Team 70 1:22:03.289
7 Pierre Gasly Aston Martin Red Bull Racing 70 1:22:09.034
8 Carlos Sainz McLaren F1 Team 70 1:22:20.204
9 Kimi Raikkonen Alfa Romeo Racing 70 1:22:22.313
10 Antonio Giovinazzi Alfa Romeo Racing 70 1:22:22.975
11 Sergio Perez SportPesa Racing Point F1 Team 70 1:22:25.725
12 Daniel Ricciardo Renault F1 Team 70 1:22:26.886
13 Nico Hulkenberg Renault F1 Team 70 1:22:28.613
14 Lance Stroll SportPesa Racing Point F1 Team 70 1:22:36.541
15 Alexander Albon Red Bull Toro Rosso Honda 70 1:22:38.215
16 Romain Grosjean Rich Energy Haas F1 Team 70 1:22:46.158
17 Daniil Kvyat Red Bull Toro Rosso Honda 70 1:23:07.718
18 George Russell ROKiT Williams Racing 69 1:22:17.832
19 Kevin Magnussen Rich Energy Haas F1 Team 69 1:22:39.693
20 Robert Kubica ROKiT Williams Racing 68 1:22:14.362