Bentornato!
Bentornato alla vittoria Kimi!
Il mondo del motorsport non può che complimentarsi col pilota finlandese dopo la splendida vittoria conquistata ad Austin.
Il pilota Ferrari torna al successo dopo una lunga attesa e saluta così la squadra e i tifosi del cavallino prima di passare, il prossimo anno, alla Sauber.
Il Gran Premio degli Usa avrebbe potuto essere l'epilogo della stagione Piloti 2018. Così non è stato perchè Lewis Hamilton, pur guadagnando una manciata di punticini sul suo rivale Vettel, non riesce a "chiudere la pratica" matematicamente parlando. L'inglese giunge "solo" terzo alle spalle del vincitore Raikkonen e di un ottimo Verstappen e casomai dovrà rimandare i festeggiamenti in Messico.
Se Raikkonen è l'eroe della giornata, probabilmente il pilota che più di tutti ha compiuto l'impresa è l'olandese Max Verstappen; secondo al traguardo dopo essere partito 18° e al termine di una ottima rimonta che lo avrebbe potuto portare anche al successo.
In realtà il finale della gara ha visto tutti e tre i piloti finiti a podio protagonisti di una serrata lotta sul filo dei decimi. Raikkonen, Verstappen e Hamilton hanno dato vita ad un arrivo praticamente in volata dov'era vietato il minimo errore. Dei tre è sicuramente Hamilton che ne esce meno felice, trovatosi dietro agli altri due anche a cauda di una strategia del muretto non del tutto premiante.
Nell'ottica mondiale altro passo falso di Sebastian Vettel, che era chiamato a compiere un disperato tentativo di ribaltare la situazione del Campionato che appariva alla vigilia già pesantemente compromessa. La retrocessione in griglia per un'infrazione in regime di bandiera rossa durante la prima sessione di prove libere e un contatto con Ricciardo nelle prime fasi della gara lo portano a giungere solo quarto sotto la bandiera a scacchi.
Altra gara da dimenticare e ancora dubbi sul suo stato mentale in un giorno che invece ha visto le Ferrari tornare ad essere molto competitive, tanto da riuscire a guadagnare sui rivali della Mercedes.
La solita "sfida degli altri" stavolta ha visto primeggiare le Renault che nei recenti Gp avevano palesato una certa difficoltà. Ad Austin Hulkenberg e Sainz sono arrivati rispettivamente 6° e 7° precedendo Perez (Force India), Hartley (Toro Rosso) e Ericsson (Sauber). Un importante risultato in chiave Classifica Costruttori nella sfida che la vede protagonista per il 4° posto contro la Haas, rimasta a bocca asciutta nella gara "di casa".
Ecco la classifica del GP degli Usa 2018.
POS | PILOTA | SQUADRA | GIRI | TEMPO | |
1 | Kimi Raikkonen | Scuderia Ferrari | 56 | 1:34:18.643 | |
2 | Max Verstappen | Red Bull Racing | 56 | 1:34:19.924 | |
3 | Lewis Hamilton | Mercedes AMG Petronas Motorsport | 56 | 1:34:20.985 | |
4 | Sebastian Vettel | Scuderia Ferrari | 56 | 1:34:36.865 | |
5 | Valtteri Bottas | Mercedes AMG Petronas Motorsport | 56 | 1:34:43.387 | |
6 | Nico Hulkenberg | Renault Sport Formula One Team | 56 | 1:35:45.853 | |
7 | Carlos Sainz Jr. | Renault Sport Formula One Team | 56 | 1:35:53.637 | |
8 | Sergio Perez | Force India F1 Team | 56 | 1:35:59.723 | |
9 | Brendon Hartley | Toro Rosso Honda | 55 | 1:34:49.995 | |
10 | Marcus Ericsson | Sauber F1 Team | 55 | 1:34:51.284 | |
11 | Stoffel Vandoorne | McLaren F1 Team | 55 | 1:34:52.667 | |
12 | Pierre Gasly | Toro Rosso Honda | 55 | 1:35:15.821 | |
13 | Sergey Sirotkin | Williams Martini Racing | 55 | 1:35:28.139 | |
14 | Lance Stroll | Williams Martini Racing | 54 | 1:34:40.494 | |
15 | Charles Leclerc | Sauber F1 Team | 31 | 0:54:52.714 | |
16 | Daniel Ricciardo | Red Bull Racing | 8 | 0:13:32.870 | |
17 | Romain Grosjean | Haas F1 Team | 2 | 0:04:39.025 | |
18 | Fernando Alonso | McLaren F1 Team | 1 | 0:02:13.811 | |
19 | Esteban Ocon | Force India F1 Team | 56 | 1:35:57.931 | |
20 | Kevin Magnussen | Haas F1 Team | 56 | 1:35:59.300 |