Altro Gp, altra sorpresa.
In un mondiale che spesso e volentieri ha visto l'alternanza Hamilton-Vettel fuori dai soliti schemi, anche L'Hungaroring rispetta il trend 2018 dandoci un risultato per certi versi inaspettato.
Vince Hamilton in un tracciato-toboga nel quale la Ferrari (o anche la Red Bull) potevano risultare favorite. E infatti, da pronostico, le "rosse" sono apparse sicuramente più competitive e veloci, ma ciò non è bastato.
Spesso le gare si risolvono anche per fatti episodici; in Ungheria possiamo quasi dire che tutto si è originato sin dalla Q3 delle prove, nella quale uno scroscio di pioggia ha favorito le Mercedes che hanno monopolizzato la prima fila con Hamilton e Bottas. E dietro le due Ferrari che fino a quel momento apparivano le più veloci e quindi in grado di non avere rivali per la pole position.
Tutti ai box, siamo a domenica.
Allo spegnimento dei semafori scattano bene le due Mercedes riuscendo a non farsi scavalcare. Mentre Hamilton comincia ad accumulare un certo vantaggio, Bottas mantiene la posizione. Altro "set" per il team anglo-tedesco che sventa un'altra importante chance degli avversari al via.
A quel punto saranno le soste e le tattiche ad attribuire la vittoria. Vettel prolunga il suo primo stint nel tentativo di sopravanzare il finlandese per poi provare ad avvicinare Hamilton. Tattica giusta, il ritmo potenziale della SF71H è mediamente il migliore, ma la Mercedes ha in riserbo la sorpresa decisiva: Lascia in pista Bottas che nelle tornate che precedono il pit di Vettel compie addirittura (e a sorpresa) giri molto veloci al punto di ritrovarsi davanti al ferrarista.
Il gioco è fatto. Vettel resta dietro e Hamilton allunga ancora accumulando un vantaggio praticamente incolmabile. Fine dei giochi.
Sembra quasi passare in secondo piano la resistenza di Bottas negli ultimi giri per la seconda piazza con pneumatici ormai consumati. Alla fine cerca di resistere agli assalti di Vettel che lo attacca, con un contatto che per fortuna non rovina la gara del ferrarista, secondo poi al traguardo. Ha la peggio Bottas, superato anche da Raikkonen, e poi raggiunto dal rimontante Ricciardo. Altro contatto alla prima curva col pilota Red Bull che in qualche modo ha la meglio e riesce a proseguire fino al quarto posto finale. Per questo secondo incidente Bottas sarà penalizzato dai commissari, pur rimanendo quinto in classifica.
Il Gp d'Ungheria sembra racchiuso solo nella competizione per le primissime posizioni...
E invece da incorniciare la prestazione di Gasly, il migliore degli "altri" che riesce a far tornare a punti una Toro Rosso che nelle ultime gare sembrava aver perso competitività. Ottima prestazione anche quella di Magnussen, settimo, con una Haas che centra i punti anche con Grosjean, 10°.
Seguono Alonso 8° e Sainz 9°.
Sul tracciato magiaro vince quindi Hamilton, contro i pronostici. Facile pensare che se le Ferrari avessero potuto scattare dalla prima fila (e in condizioni "normali" questo ci si sarebbe aspettato), avremmo assistito ad una corsa completamente diversa, molto simile a quella del 2017.
Ma questa stagione ci ha fatto vedere Hamilton davanti a Vettel a Monaco, in Canada Vettel vittorioso con l'inglese in difficoltà, in Austria le Mercedes out pur mostrando prestazioni superiori alla concorrenza, a Silverstone (nel "salotto" di Hamilton) trionfare Vettel ed infine in Germania il tedesco davanti che sbaglia clamorosamente e regala la vittoria al rivale che partiva nelle retrovie.
Segno che la sfida è serrata e che, alla fine, vincerà il titolo chi non sbaglierà più.
Buone vacanze...
Ecci la classifica del Gp d'Ungheria 2018
POS | PILOTA | SQUADRA | GIRI | TEMPO | |
1 | Lewis Hamilton | Mercedes AMG Petronas Motorsport | 70 | 1:37:16.427 | |
2 | Sebastian Vettel | Scuderia Ferrari | 70 | 1:37:33.550 | |
3 | Kimi Raikkonen | Scuderia Ferrari | 70 | 1:37:36.528 | |
4 | Daniel Ricciardo | Red Bull Racing | 70 | 1:38:02.846 | |
5 | Valtteri Bottas | Mercedes AMG Petronas Motorsport | 70 | 1:38:16.427 | |
6 | Pierre Gasly | Toro Rosso Honda | 70 | 1:38:29.700 | |
7 | Kevin Magnussen | Haas F1 Team | 69 | 1:37:21.386 | |
8 | Fernando Alonso | McLaren F1 Team | 69 | 1:37:58.161 | |
9 | Carlos Sainz Jr. | Renault Sport Formula One Team | 69 | 1:38:10.524 | |
10 | Romain Grosjean | Haas F1 Team | 69 | 1:38:11.045 | |
11 | Brendon Hartley | Toro Rosso Honda | 69 | 1:38:12.400 | |
12 | Nico Hulkenberg | Renault Sport Formula One Team | 69 | 1:38:18.622 | |
13 | Esteban Ocon | Sahara Force India F1 Team | 69 | 1:38:27.230 | |
14 | Sergio Perez | Sahara Force India F1 Team | 69 | 1:38:36.913 | |
15 | Marcus Ericsson | Sauber F1 Team | 68 | 1:37:57.725 | |
16 | Sergey Sirotkin | Williams Martini Racing | 68 | 1:38:07.313 | |
17 | Lance Stroll | Williams Martini Racing | 68 | 1:38:08.022 | |
18 | Stoffel Vandoorne | McLaren F1 Team | 49 | 1:09:53.912 | |
19 | Max Verstappen | Red Bull Racing | 5 | 0:07:08.059 | |
20 | Charles Leclerc | Sauber F1 Team | 0 |