2-2-2. No, non è uno schema della pallavolo. Ma le vittorie del trio che occupa le prime tre posizioni nella Classifica Mondiale.
A Montecarlo Daniel Ricciardo vince il suo secondo Gp stagionale e raggiunge come numero di vittorie stagionali, i due capofila del Campionato Hamilton e Vettel.
L'australiano della Red Bull trionfa partendo dalla pole position e conducendo il Gp per tutti i giri della gara. Ma questo successo è stato ben più complicato di quanto possano dire le fredde statistiche.
La sua monoposto ha evidenziato infatti un problema alla power unit con un netto calo di potenza al 28° giro e Ricciardo ha avuto il suo bel daffare per tener testa ai rivali che lo seguivano, per una cinquantina di giri. Ad aiutarlo sicuramente la difficoltà nei sorpassi nello stretto toboga monegasco. Problema che, di fatto, ha interessato tutti i piloti, vero è che di sorpassi, a Montecarlo, ormai se ne vedono ben pochi.
In ogni caso il pilota Red Bull vince, convince (se mai ce ne fosse ancora bisogno) e sancisce definitivamente la sua "vendetta" nei confronti di Verstappen e del suo team che ora sembra di nuovo stravedere per lui e voler trovare un accordo sul rinnovo del contratto. Dopo che per settimane non si faceva altro che parlare di divorzi ed approdi in Ferrari o in Mercedes...
Il podio monegasco è completato, invertito, dai due driver che guidano la classifica generale. Il ferrarista Vettel, secondo davanti ad Hamilton, rosicchia qualche punticino all'inglese dopo aver sperato di fare il "colpaccio" approfittando dei guai meccanici del capofila della gara. Dal canto suo l'inglese, pur non del tutto contento del risultato, riesce a contenere i danni.
A seguire i due "scudieri" Raikkonen e Bottas, incapaci anche di tentare un cambio pneumatici per rimescolare le carte e magari sbancare la roulette del Gp, visto e considerato che con ogni probabilità gomme migliori e più performanti non sarebbero comunque state utili per avere la meglio su chi li precedeva.
Analogamente posizioni praticamente "ingessate" per tutti gli altri: Ocon, Gasly, Hulkenberg, Verstappen e Sainz completano la zona punti, salvo che il francese della Force India è apparso molto (se non troppo) remissivo in occasione del sorpasso subito ad opera di Hamilton per questioni "aziendali" come lo stesso pilota ha poi confermato nel post gara.
L'unico che in qualche modo è riuscito a superare in pista è stato Verstappen, grazie ad una Red Bull sicuramente competitiva nello stretto circuito cittadino, ma "colpevole" di un grave errore nelle prove che gli ha segnato tutto il non certo entusiasmante week end.
Di seguito la classifica del GP di Monaco 2018.
POS | PILOTA | SQUADRA | GIRI | TEMPO | |
1 | Daniel Ricciardo | Aston Martin Red Bull Racing | 78 | 1:42:54.807 | |
2 | Sebastian Vettel | Scuderia Ferrari | 78 | 1:43:02.143 | |
3 | Lewis Hamilton | Mercedes AMG Petronas Motorsport | 78 | 1:43:11.820 | |
4 | Kimi Raikkonen | Scuderia Ferrari | 78 | 1:43:12.934 | |
5 | Valtteri Bottas | Mercedes AMG Petronas Motorsport | 78 | 1:43:13.629 | |
6 | Esteban Ocon | Force India F1 Team | 78 | 1:43:18.474 | |
7 | Pierre Gasly | Toro Rosso Honda | 78 | 1:43:19.138 | |
8 | Nico Hulkenberg | Renault Sport Formula One Team | 78 | 1:43:19.646 | |
9 | Max Verstappen | Aston Martin Red Bull Racing | 78 | 1:43:20.124 | |
10 | Carlos Sainz Jr. | Renault Sport Formula One Team | 78 | 1:44:03.820 | |
11 | Marcus Ericsson | Sauber F1 Team | 78 | 1:44:04.671 | |
12 | Sergio Perez | Force India F1 Team | 78 | 1:44:05.268 | |
13 | Kevin Magnussen | Haas F1 Team | 78 | 1:44:09.630 | |
14 | Stoffel Vandoorne | McLaren F1 Team | 77 | 1:42:55.039 | |
15 | Romain Grosjean | Haas F1 Team | 77 | 1:43:25.050 | |
16 | Sergey Sirotkin | Williams Martini Racing | 77 | 1:43:46.428 | |
17 | Lance Stroll | Williams Martini Racing | 76 | 1:43:27.518 | |
18 | Charles Leclerc | Sauber F1 Team | 70 | 1:32:56.252 | |
19 | Brendon Hartley | Toro Rosso Honda | 70 | 1:32:59.609 | |
20 | Fernando Alonso | McLaren F1 Team | 52 | 1:09:03.774 |