Nella seconda prova del WEC, la 6 Ore di Spa-Francorchamps, vittoria della Toyota TS040 Hybrid dell'equipaggio Davidson-Lapierre-Buemi che ha preceduto l'Audi di DiGrassi-Duval-Kristensen e l'altra Toyota affidata a Wurz-Sarrazin-Nakajima che nelle fasi finali della corsa ha cercato di recuperare il posto d'onore.

In quarta posizione è giunta la Porsche di Dumas-Jani-Lieb che non ha potuto sfruttare e concretizzare la sua pole position palesando una minore forma generale sia nelle prestazioni ma soprattutto nella velocità nelle soste ai box.

La Toyota è apparsa molto in forma, molto veloce e anche affidabile; concretamente potrà aspirare a far bene nella prossima gara che si disputerà a Le Mans, l'appuntamento stagionale di maggior prestigio in assoluto.

Anche il team Audi è migliorato molto, nonostante i dubbi della vigilia in fatto di preparazione generale, visti i gravi incidenti occorsi a Silverstone che hanno costretto la squadra ad un febbrile lavoro di ricostruzione e riparazione delle sue vetture.

Buona prova anche da parte della terza Audi, quella affidata ad Albuquerque e Bonanomi, che portava in gara, in via sperimentale, la configurazione specifica per Le Mans, ossia con carico aerodinamico ridotto avendo profili alari semplificati e la coda lunga. Anche la Toyota, dal canto suo, ha optato per una configurazione aerodinamica più scarica per simulare i parametri per la classica francese.

Da segnalare infine la vittoria nella categoria LMGTE Pro di Bruni e Vilander con la Ferrari 458 Italia che ha avuto la meglio sulle Aston Martin partite meglio nelle fasi iniziali e dell'equipaggio Cioci-Venturi-PerezCompanc, sempre con la Ferrari 458 Italia, nella categoria LMGTE Am.