Le squadre 2002:


JAGUAR

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Terza a presentarsi; al terzo anno in Formula 1... La Jaguar è al momento della verità. Dopo gli iniziali toni trionfalistici (all'epoca dell'acquisto della ben organizzata Stewart), il rafforzamento del team aveva creato in realtà un'ingombrante inefficace struttura e le cose si sono messe in ben altro modo. Lo scorso anno è servito soprattutto per ridimensionare le pretese, razionalizzare l'organigramma e concepire un'auto soprattutto semplice ed affidabile, ma col passare del tempo anche l'euforia e l'interesse per la F1 della Ford è sembrata scemare di pari passo con le vendite mondiali del colosso americano.
Urgono risultati.
Fallito il tentativo di aggiudicarsi il tanto osannato Adrian Newey che avrebbe dato nuova linfa allo staff tecnico e a tutta la squadra ed allontanato Bobby Rahal, ora la guida del team è gestita interamente dall'austriaco Niki Lauda che si è impegnato duramente per risolvere ogni problema.
Presto si potrà constatare l'efficacia del suo lavoro. Le premesse ci sono e la squadra non nasconde un certo ottimismo, conscia di aver lavorato molto bene.

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Il giorno 4 gennaio si sono alzati i veli dalla nuova Jaguar R3. L'impatto visivo è decisamente gradevole (la livrea della Jaguar è tra le più belle in assoluto) ma si intuisce che c'è anche sostanza dietro la luce dei riflettori.
La monoposto segna una rottura decisa col passato. Lasciati inutili timori e soluzioni troppo conservatrici si è puntato a realizzare un'auto il più possibile veloce, senza compromessi di sorta puntando tutto sulle prestazioni.

La modifica più evidente riguarda il musetto che si presenta più basso ed arquato (la Ferrari ha fatto scuola) ma più stretto grazie anche all'utilizzo di tecniche costruttive all'avanguardia. I tecnici sono riusciti a tenere basso il centro di gravità e hanno conservato l'ottimo sistema di sospensioni precedente. Inoltre nonostante un grosso lavoro di alleggerimento sono stati mantenuti ottimi livelli di rigidità torsionale. Ma il settore dove il progetto ha raggiunto i migliori risultati è l'aerodinamica grazie ad un massiccio lavoro in galleria del vento; durante l'anno sarà disponibile quella nuova e ci si aspettano ulteriori importanti evoluzioni.

Detto del musetto, il cofano motore si retringe elegantemente verso una coda molto stretta raccordandosi con la carenatura della luce posteriore e il supporto dell'alettone; le fiancate non sono particolarmente voluminose, l'entrata d'aria è ben studiata (ma ormai questo disegno è abbastanza simile per tutte le F1 attuali) e nel posteriore sono presenti coppie di deflettori del tutto simili a quelli della vecchia R2.
La zona dell'abitacolo è stata accuratamente ideata dai progettisti per ridurre il più possibile l'ingombro delle protezioni laterali con ottimi risultati.

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Alla presentazione traspare in tutti l'orgoglio di aver lavorato bene; Niki Lauda è sicuro di aver avvicinato i big riducendo quasi integralmente il gap che li separava e lancia proclami trionfalistici per il 2003 vedendo in Mclaren e Williams avversari alla propria portata; Steve Nichols è sicuro di aver realizzato un'auto davvero veloce.
La squadra è molto ottimista e convinta aver finalmente imboccato la via giusta per la definiva scalata ai vertici, al contrario la situazione potrebbe diventare molto difficile con in gioco, secondo alcune voci, addirittura la permanenza nella massima formula.


Scheda Tecnica

La squadra inglese non ha diramato dati tecnici ufficiali.

Auto/Car: Jaguar R3
Motore/Engine: Cosworth CR4 V10
Trasmissione/Transmission: 7 speed Semi-Automatic Gearbox
Telaio/Chassis: Carbon fibre
Sospensioni/Suspension: Push rod with torsion bar front and rear
Cerchi/Wheels: BBS Magnesium Front: 13 x 12, Rear: 13 x 13.5
Pneumaici/Tyres: Michelin
Peso/Weight: 600kg with driver