CLASSIFICA MONDIALE PILOTI

Ecco la torta della distrubuzione dei punti nella stagione 2005. Ovviamente spiccano i settori relativi ai due primi classificati, ma è significativo valutare come i primi quattro in classifica abbiano conquistato quasi la metà del punteggio totale in palio.
In realtà questo tipo di distribuzione dei punti è abbastanza normale, ed è anzi più equo rispetto alla supremazia vista negli anni di grande dominio Schumacher-Ferrari. Fa fede in questo anche la cospicua porzione ricoperta dagli "altri" piloti (dal 10° posto in giù) che in genere riescono a totalizzare una percentuale ben inferiore.

CLASSIFICA MONDIALE COSTRUTTORI

Nel Mondiale Costruttori è palese il dominio dei teams Renault e Mclaren, che si sono contesi sino all'ultimo il primo posto, mentre tutti gli altri sono ben distanziati dal "primi della classe". Altrettanto ravvicinate tra loro le posizioni di Ferrari e Toyota che hanno originato il duello per la terza posizione. La Williams chiude i top teams ma già piuttosto distanziato.

SFIDA ALONSO - RAIKKONEN

Interessante la sfida tra i piloti che a fine anno si sono classificati nelle prime due posizioni. Sin dalla vittoria al Gran Premio della Malesia, Fernando Alonso si è piazzato in testa al mondiale; posizione che non ha più lasciato fino al termine della stagione. La fase iniziale è molto ripida, indice di una costanza di risultati al massimo livello. La sua corsa al titolo ha subìto una leggera flessione a metà stagione, per poi proseguire praticamente incontrastata fino all'ultimo appuntamento mondiale.
Kimi Raikkonen è partito decisamente peggio, preso dagli iniziali problemi della sua vettura e solo a stagione inoltrata ha potuto davvero iniziare la sua scalata. L'avvicinamento allo spagnolo, in realtà, non c'è mai stato, se non sul finale del mondiale però in maniera del tutto insufficiente. Significativo sembra soprattutto lo stop patito al Gran Premio di Germania che ha allontanato decisamente la chances mondiali del finlandese.

QUALIFICHE ALONSO - RAIKKONEN

Il grafico illustra le posizioni registrate dai due piloti nel corso dell'anno. Si nota una continua variazione dei piazzamenti, segno inequivocabile di come il sistema di qualifiche condizioni i risultati delle prove in funzione della gara. Ancora più incidente, soprattutto per quanto riguarda Raikkonen, il regolamento che stabilisce l'arretramento in caso di sostituzione del motore. Proprio per questo Raikkonen alterna piazzamenti ottimi con altri molto arretrati. Più costante la linea relativa a Fernando Alonso che mai è incappato in penalizzazioni. Nei Gran Premi di Australia e Cina bisogna tener conto del clima variabile che ha penalizzato entrambi i piloti.

I 4 TOP TEAMS DELLA STAGIONE

La sfida tra i quattro migliori teams del 2005 è bel illustrata nel grafico sopra. La Renault ha condotto da subito la classifica per lasciarla solo al termine del GP del Brasile. Una leggera flessione a metà stagione, poi altra scalata. Evidente l'inseguimento della Mclaren che ha pian piano raggiunto i capofila dopo iniziali problemi. Per la Mclaren gli ultimi due Gran Premi hanno rappresentato la sconfitta, laddove la Renault, conquistato il Titolo piloti, si è concentrata sul Costruttori, aggiudicandoselo.
Interessante invece la Ferrari che ha patito grandi problemi a inizio stagione per poi, risolti in parte, risalire repentinamente tra il Nurburgring e Indy. Il resto del campionato è stato invece molto sofferto dopo l'illusione di poter competere con Renault e Mclaren. Alla fine ha potuto resistere solo per pochissimo alla Toyota che ha avuto un andamento abbastanza costante per tutto l'arco del mondiale, seppur migliore all'inizio.

SFIDA MICHELIN - BRIDGESTONE

Tra i due gommisti non c'è stata vera competizione. La Michelin ha dimostrato una netta superiorità in ogni appuntamento della stagione, indipendentemente dalle condizioni di pista e meteorologiche.
Solo a Imola e a Indianapolis è stata la Bridegstone a rivelarsi più performante; al GP di San Marino la Ferrari di Schumacher è stata nettamente la più veloce in gara, indipendentemente dal risultato finale, e negli Usa la Michelin è stata costretta ad abbandonare per i gravi problemi di tenuta ormai noti.
Per tutto il resto del mondiale è stata però la casa francese a dettare legge.
Per le due classifiche abbiamo tenuto conto solo del piazzamento migliore per ognuno dei due fornitori di pneumatici, in realtà la supremazia è da considerare ancora più marcata se prendessimo in considerazione ogni punto conquistato.