Jackie Stewart
nasce, si può dire, tra le macchine dal momento che la famiglia è proprietaria
del garage Dumbuck a Dumbarton in Scozia dove fin da giovane lavora come apprendista
meccanico. Suo padre è venditore di Jaguar mentre il fratello corre in auto,
riscuotendo una certa fama a livello locale, per la scuderia Ecurie Ecosse ma
il Gran Premio di Gran Bretagna lo vede uscire di pista alla Copse sotto la
pioggia. E’ naturale che Jackie sia invogliato ad intraprendere la carriera
automobilistica come il suo fratello maggiore ma, dopo che questi rimane gravemente
ferito in un incidente a Le Mans, i suoi genitori lo spingono a lasciare questo
sport ed a dedicarsi ad un’altra sua grande passione: il tiro al bersaglio.
In questa specialità comincia a farsi un nome ed è solo per un soffio che non
partecipa alle olimpiadi del 1960.
Contrariamente ai desideri dei genitori accetta l’offerta che gli viene fatta da Barry Filer, un cliente del padre, di provare una delle sue vetture sul circuito di Oulton Park: Jackie Stewart impressiona tutti i presenti!
Ken Tyrrell, che con il suo team sta facendo correre le
Cooper in Formula Junior, sente parlare di questo giovane scozzese da un direttore
di pista e chiama il fratello Jimmy per vedere se il suo giovane fratello è
interessato a provare una delle sue vetture. Jackie accetta e fa la sua prova
con la vettura che sta provando anche Bruce McLaren che, a quei tempi, è già
un affermato pilota di Formula Uno. Inoltre la nuova Cooper F3 è una delle vetture
più competitive della sua categoria. Subito Stewart gira meglio di McLaren con
il risultato che McLaren torna subito in pista ma, nonostante tutti i suoi sforzi,
non riesce a fare meglio. Tyrrell, davanti all’evidenza, offre a Stewart un
posto nella sua scuderia, iniziando così una collaborazione che li vedrà un
giorno alle vette di questo sport. Ma adesso siamo ancora nel 1963 e Jackie
Stewart deve ancora imparare molte cose. Nel 1964, con una F3 di Tyrrell, vince
la sua prima gara a Snetterton.
Dal momento che Tyrrell non
gareggia in Formula 1, Stewart entra nel team BRM con Graham Hill: è il 1965
e il suo primo contratto gli vale 4.000 sterline! Al debutto in Sudafrica guadagna il suo primo punto mondiale
e, prima della fine della stagione, vince la sua prima gara a Monza. Il 1966
lo vede quasi vincere la 500 miglia di Indianapolis al suo primo tentativo:
a otto giri dal termine, mentre è in testa incontrastato, gli si rompe la pompa
di iniezione ed è costretto al ritiro.
Tutto il mondo segue le sue gesta fino a Spa. Un temporale improvviso rende pericolosissima la gara e le vetture escono di pista una dopo l’altra, tra questi anche Stewart che perde il controllo della sua BRM e finisce in un fosso a bordo pista. Il suo compagno di squadra, Graham Hill, ha dichiarato: "La mia vettura continuava a girare su sé stessa e quando finalmente sono riuscito a fermarla ho visto la macchina di Jackie nel fosso. Era rimasto incastrato nella sua BRM, inoltre il serbatoio si era rotto ed era completamente coperto di benzina. C’era un forte rischio di incendio e, dopo aver chiuso la pompa di iniezione, ho provato a tirarlo fuori. Dal momento che lo sterzo gli bloccava le gambe l’ho dovuto rimuovere prima di poterlo estrarre di lì.".
Stewart: "Sono rimasto intrappolato nella mia vettura per
venticinque minuti quando, finalmente, Graham e Bob Bondurant sono riusciti
a liberarmi utilizzando la chiave inglese di uno spettatore. Non c’erano dottori
e mi hanno caricato nel retro di un furgone. Finalmente un dottore mi ha dato
un primo soccorso vicino alla torre di controllo dove sono stato messo su una
barella, sul pavimento, circondato da cicche di sigarette. Finalmente è arrivata
un’ambulanza a prendermi e, con la scorta della polizia, siamo partiti per l’ospedale
ma la scorta ha perso l’ambulanza sulla quale nessuno sapeva la strada da prendere
per l’ospedale di Liége. Per tutto questo tempo erano convinti che io avessi
una rottura delle spina dorsale, dal momento che no potevo muovere le gambe,
e solo dopo un controllo più accurato si è scoperto che le mie ferite non erano
così gravi come si pensava subito."
"Ho compreso che se questo è il meglio che abbiamo c’è poco
da stare allegri: non andava bene la pista, le vetture, la copertura medica,
gli impianti anti incendio e le squadre di emergenza. C’erano balle di fieno
che sembravano blocchi di cemento, molti oggetti a bordo pista contro i quali
era pericolosissimo andare a sbattere, gli alberi non erano protetti e cose
simili. E’ una cosa impensabile per i giovani piloti di oggi. Semplicemente
ridicola. E mortale!"
"Se dovessi lasciare un’eredità a questo sport, penso proprio che si tratterebbe di qualcosa che riguarda la sicurezza dal momento che quando ho cominciato a correre io le misure di sicurezza erano diaboliche." Da quel giorno pretende un sistema di sgancio veloce del volante della sua BRM.
Insieme con Louis Stanley, team manager della BRM, promuove una campagna per aumentare gli standard di sicurezza e le attrezzature mediche in caso di incidenti gravi. Inizia così una lunga battaglia in salita che continua ancora oggi.
Quando Tyrrell arriva in Formula 1, Stewart passa subito di scuderia e nel 1969, al volante di una Matra-Ford, vince il Campionato del Mondo piloti e Costruttori.
Nel 1971 si ripete nella conquista del titolo sempre correndo
per la Tyrrell. L’anno successivo, a causa di una malattia che gli porta dolorosissime
ulcere allo stomaco, è costretto a saltare molte gare.
Il 1973, il suo ultimo anno in Formula 1, è segnato dal trionfo e dalla tragedia: il suo terzo titolo di Campione del Mondo è infatti oscurato dalla morte del suo amico e protetto Francois Cevert. A quel punto Jackie Stewart concretizza una decisione che ha in testa dall’inizio della stagione e si ritira dalle corse. Il suo record di 27 Gran Premi vinti non sarà eguagliato da nessun altro per i successivi 20 anni.
Nel 1997 Jackie Stewart rientra in Formula 1 non come pilota ma come proprietario dell’omonimo team in società con suo figlio e con la Ford.
TUTTE LE VITTORIE DI STEWART
1965 | Italia |
1966 | Monaco |
1968 | Germania Olanda USA |
1969 | Spagna Francia Gran Bretagna Olanda Italia Sudafrica |
1970 | Spagna |
1971 | Canada Spagna Francia Gran Bretagna Germania Monaco |
1972 | Argentina Canada USA |
1973 | Belgio Germania Olanda Monaco Sudafrica |
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