Australia, Malesia, Brasile e San Marino... Spagna imminente.
La stagione 2003 sta solo ora entrando nel vivo, anzi ridendo e scherzando siamo nel clou del campionato... e già qualche responso l'ha già comunciato a dare.
Lasciamo da parte disquisizioni su Mclaren e Ferrari; Raikkonen Schumacher Montoya e compagnia bella. Sono "banalità" che lasciamo trattare ai più, alla massa; essendo un classico "dominio pubblico" di cui se ne parla un pò ovunque, anche nei programmi per bambini.
Andiamo piuttosto a curiosare nei cosiddetti meandri cercando rivelazioni con la lanterna di Diogene. Sappiamo chi sono i "primi della classe" ma dietro, nel mucchio, si stanno consumando lotte tremende e spesso avvincenti e tiratissime. Più indietro ancora, si lotta per la sopravvivenza, per salvarsi da sabbie mobili che non perdonano.
E come i boss dei top teams devono riferire e rendere conto a mugnifici sponsor e consigli di amministrazione dai chilometrici tavoli, anche gli altri, nel loro piccolo, talvolta non dormono sogni tranquilli. Che siano manager, piloti o tecnici.
Si fa presto a veder dissolvere nel nulla intere squadre (insegna la storia recente), è ancora più facile veder defenestrare qualcuno... per non parlare poi dello sfortunato pilota di turno che sparisce dal mondo dorato della F1 in una piccola nuvoletta azzurrognola degna del miglior Harry Potter!
La FIA ha stravolto le regole ed allargato la zona punti fino ai primo otto ma a ben guardare non è che si sia allargato l'elenco dei beneficiati. Piuttosto chi non ne fa parte è visto adesso quasi come un appestato, come un inetto, come qualcosa del quale se ne può fare tranquillamente a meno. Una selezione tremenda e spietata che potrebbe non aver riguardi di nessuno in tempi ridottissimi. E già si comincia a parlare di teste bell'e pronte per saltare!!!
Come nella più classica delle roulette russe...
Lasciamo perdere i convenevoli e i giri di parole. Mettiamo subito le vittime al muro! I "fucilandi" di radio box del momento sono tre in particolare tra i piloti: Ralph Firman, Cristiano Da Matta e Antonio Pizzonia. Esordienti si, ma anche tra i più sorvegliati dagli addetti ai lavori.
Il primo sembra guidare agitato come un matto, come uno che prima di scendere in pista si beve una mezza dozzina di caffè... Continua a correggere col volante come se avesse la tremarella, accelera telegrafando anche in rettilineo e pesta sul freno "in ordine sparso" quando gli capita. Non è un bel vedere... Il risultato è lottare con ridotte chances per gli ultimissimi posti, indipendentemente dalla quantità di carburante imbarcato...
Da Matta sembrava un fenomeno in F.Cart. Direi che invece è la "Cartina di tornasole" per comprendere quanto questa categoria è calata di livello negli ultimi anni. Sarà anche stato colpito da una Toyota recalcitrante come un mulo ubriaco, ma intanto Olivier Panis, dall'alto dei suoi 123 anni se lo rigira come un guanto quando vuole! Da Matta senbra inoltre passare più tempo nella corsia dei box che in pista durante la gara... forse perchè sa che ben difficilmente potrà essere superato in quel punto!!!
E poi Antonio Pizzonia... Già quel nome mi fa pensare a mandolini, pizzerie e scugnizzi napoletani (e a guardarlo questa idea non fa altro che rafforzarsi). Vederlo poi lontano anni luce dalla sia pure rivelazione Webber e combinare casini con una Jaguar invece dignitosa... La Jaguar da parte sua ha già dimostrato di essere diventato un team serio (con buona pace di Lauda) per essersi già informata senza tergiversare presso la Mclaren per Alexander Wurz.
Abbiamo un pò scherzato, ma davvero è vita dura per gli esordienti del nuovo millennio.
Se combini qualcosa di buono, anche frutto delle più pazzesche coincidenze degne di un romanzo di appendice "cappa e spada" allora tutto è ok, venendo considerato alla stessa stregua di un nuovo Senna ridisceso sulla terra; se qualcosa va storto... sei kaput, pronto per la fucilazione e ti ritrovi il sediolo occupato dal primo opportunista che capita appena ti giri per bere un bicchiere di integratore salino.
Non solo gli esordienti sono al centro del mirino, basti pensare che sono stati capaci di criticare "the big Schumy" per le sue disavventure di inizio stagione calcellando con un colpo di spugna e Ace ben cinque titoli e un record di vittorie lunga come la barba di Matusalemme!
In casa Williams poi. E' bastato un ritardo sul decollo prestazionale della Fw25 che si sono sprecate notizie su Ralf alla Toyota (!) prima e su pesanti malcontenti sul pigro Montoya poi...
Comunque si sono sentiti altri "scricchiolii" anche in teams di buona famiglia. E non solo sul fronte piloti.
Dubbi amletici sembrano affiorare ciclicamente su Jarno Trulli che mi fa ricordare il buon Riccardo Patrese nei suoi momenti più intrisi di "Paperinofilia" (nel senso delle trite e ritrite elucubrazioni su Cassandra e perniciose peculiarità al seguito).
La Toyota sembra scomparsa nell'anonimato di anonime prestazioni di anonimi piloti da far invidia alla B.A.R. di solo un anno fa. Vedranno la luce?
La B.A.R. stessa è invece uscita dall'anonimato palesando ai quattro venti come in campagne pubblicitarie della Coca Cola i suoi problemi di instabilità aerodinamica e di "felice e serena" convivenza dei suoi galli (pardon) piloti.
Non parliamo della Minardi... Qualche stagione fa era l'esempio del "poveri ma belli". Non aveva soldi ma l'auto sembrava discreta. Adesso il budget sembra averlo completato ma l'auto appare davvero in precario stato di salute ora che la maggior potenza ne palesa i difetti.
Vi sembra facile sparare sulla Croce Rossa?
E allora sentite questa!
Che ne è stato di Nick Heidfeld? Un pilotino mica da ridere che non aveva sfigurato di fronte a Raikkonen. Ma ha perso il treno Mclaren proprio a favore del finlandese e, complice un leggero regresso Sauber, ora fa parte della informe massa del gruppone. Da lì a dire che verrà immolato ne passa... però è triste vedere come bisogna trovarsi al posto giusto nel momento giusto.
Che dire della metà transalpina della Renault che lavora sulla potenza (eufemismo) del motore? Valori da "terzo mondo" a livello di un 50cc Lambretta sono da retrocessione in questa F1 che si inorgoglisce pensando ai muscoli del BMW. Briatore freme considerando dove sarebbero i suoi piloti con solo la potenza di un Toyota, di un Cosworth o solo di un Petronas... Fossi al posto di Jacques His & co, conoscendo cosa significano le bordate verbali di Flavio, non dormirei sogni tranquilli.
E lo staff tecnico B.A.R.? Lasciata quella tavola in puro noce massello che era il telaio degli ultimi anni, adesso di ritrovano un autotreno stabile come un'anguilla unta in uscita di curva (prologo a quasi omonime "uscite di pista").
Il tamburo col proiettile carico gira. A chi tocca il colpo?