nei capitoli precedenti abbiamo visto vari casi di ali. Adesso andremo piu a fondo: sapendo gia quindi come si sviluppa il flusso e come possiamo disegnare unala, vediamo ora quali devices (ossia aggiunte) possiamo considerare, per migliorare lefficienza di unala gia piazzata su una macchina.
6.1 migliorare gli endplates
abbiamo visto precedentemente che avere degli endplates migliora lefficienza, riducendo leffetto dei vortici sviluppati su unala. Ma come si possono disegnare per avere un effetto veramente positivo? Innanzitutto bisogna considerare eventuali (ed in F1 ce ne sono) limiti regolamentari sulle dimensioni; successivamente, nei limiti proposti, si puo modificare la geometria o le dimensioni massime.
Vediamo questo esempio:
complicate
formule dicono che piu un endplate e grande, piu leffetto
sara positivo sullala, ma perche?
Semplicemente perche questo non fa altro che aumentare lo span dellala,
aumentando laspect ratio.
Vediamo un grafico che ci puo spiegare meglio leffetto di endplates su di
unala:
come potete vedere, in basso abbiamo il caso di unala senza endplates, mentre in alto ce ne una che ha gli endplates (chiamati side fin nel grafico). In ordinata abbiamo come al solito il Cl, mentre in ascissa lalpha.
Piu > alpha, piu il Cl aumenta, e ovvio, ma guardate che differenza ce con unala con e senza endplates...
Oltre che semplicemente montarli, possiamo anche pensare di modificarne la geometria: non e detto (se non imposto rigidamente dal regolamento) che dobbiamo avere per forza un endplate rettangolare.
Si e visto, nel 2000 e 2001 un caso molto interessante sulla Bar, McLaren ed altre squadre (se non sbaglio) di un endplate modificato nella parte laterale. In pratica le squadre avevano tagliato una parte dellendplate (considerato lasse x, dal 65% al 80% circa), in modo da aumentarne lefficienza in curva.
Noi sappiamo
(ma lo vedremo bene nellultimo capitolo) che
piazzare unala in direzione del flusso ci procura effetti positivi, ma se noi
compiamo una curva, o meglio, modifichiamo la nostra direzione rispettivamente al flusso,
che succede?
Che lefficienza totale diminuisce, visto che in un dato intervallo di tempo x0 ? x1,
la nostra macchina e in direzione trasversale al flusso.
Potendolo fare, lideale sarebbe avere ali movibili nellasse x, in modo da ruotarsi come le ruote, per essere sempre in direzione del "free stream". Detto in parole povere, possiamo concludere che: un endplate procura un effetto positivo, visto che porta lala a diminuire gli effetti dei vortici, avvicinandosi al caso dellala a 2D, cioe con span infinito (ed in pratica, abbiamo visto che lo aumenta proprio nel valore complessivo).
E ovvio che piazzare semplicemente 2 endplates non rendera mai unala a 2D e quindi senza vortici, ma sicuramente ne diminuira leffetto negativo, convogliando il flusso al suo interno ed aumentandone lefficacia (pensate ad un tunnel o ad una galleria: il flusso che entra li ha maggiore velocita che se passasse in una regione completamente libera...cosi fa lendplate).
6.2 piccoli devices: vortex generators, riblets.
Invece che
modificare (in caso non potessimo farlo o fosse troppo costoso) gli endplates, possiamo
anche molto piu semplicemente aggiungere dei piccoli devices allala gia
esistente.
Due esempi molto efficaci sono i vortex generators ed i riblets
vortex generators:
sono degli oggetti di plastica di forme diverse a seconda dellapplicazione, da incollare sullala nei punti critici. Si montano solo in caso di alti alphas, molto vicino o sopra langolo di stallo. Questi devices non fanno altro che creare nuovi piccoli vortici sullala, di altezza inferiore al bl, in modo da creare una specie di effetto simile al (che abbiamo visto prima) caso di eliminazione delle onde, generando quindi una nuova disturbance di ampiezza minore del bl, in modo da rinforzarlo. Questo concetto e in realta molto difficile sia da capire che spiegare. In poche parole si puo dire che inserendo un nuovo disturbo, ma di h minore, nel bl, questo non fa altro che rienergizzarlo, diminuendone cosi gli effetti negativi, ma non cancellandoli del tutto.
Questo device
in specifico serve per guadagnare max downforce ed una lieve riduzione di drag, come
risultato di minore forza nei vortici a fine ala.
A bassi alpha pero, questi device possono creare piu alti valori di drag,
vanificando leffetto positivo sul lift ed avendo percio un effetto complessivo
negativo.
Vediamo un disegno che ci fa capire come sono strutturati:
e da notare che I casi A e B servono per ali non critiche (cioe con poco camber e tendenzialmente costruite per bassi livelli di drag), mentre i casi C e D servono per ali critiche. Potete notare che in questi ultimi 2 casi, i nuovi piccoli vortici creati sono doppi per ogni device, mentre nei primi si crea solo 1 main vortice.
Altra differenza e che nei primi 2 casi si creano vortici non contro-rotanti, cio per diminuirne proprio leffetto negativo sul drag.
Ma dove vanno posizionati? Ovunque? No, solo poco prima della regione di separazione, ricordate? E necessario quindi studiare i valori di P sullala, per sapere il punto esatto di collocamento. Normalmente, questo e situato circa al 60-70% della corda, in modo da evitare che i valori di velocita del flusso crollino su valori negativi, creando cosi gli ormai famosi adverse P gradients.
Quando questo e collocato molto avanti (da 0% a 55%), si avranno maggiori effetti ad alti valori di downforce, in caso si fossero create precedentemente (in queste regioni) delle laminar bubbles; quando e arretrato rispetto a quelle percentuali, evita le laminar bubbles a bassi valori di downforce.
Riblets:
luso di questi altri device aumenta semplicemente lattaccamento del flusso sulla superficie. In pratica, piazzando questi devices, si tende a convogliare laria nei canaletti, in modo da velocizzarla. Il concetto teorico e molto piu semplice quindi del caso precedente. Per essere davvero utili pero, i riblets devono avere una h massima minore del bl, cio per non creare ulteriori disturbi di larga ampiezza sullala.
Vediamo un disegno:
qui abbiamo il loro posizionamento corretto ed il dettaglio geometrico. Anche in questo caso vanno attaccati tramite collanti o strisce adesive allala nella posizione maggiormente critica, ma a differenza di prima, questi andrebbero collocati ben prima della regione di adverse P gradients, per velocizzare il flusso prima e convogliarlo in uscita piu forte nella zona critica.
Vediamo infine questo bel disegno chiaro sullo sviluppo dei vortici, che si creano normalmente quando nessuno di questi devices e inserito sullala:
E da notare come, piazzando i riblets o i vortex generators, si possa evitare lultima rottura verso il flusso totalmente turbolento, mentre il 3 sviluppo (region of streamwise vorticity) e quello dato dai riblets.
Entrambi questi devices che abbiamo visto, creano dei disturbi solitamente a frequenze x 0.4, x 0.5 delle frequenze naturali dei vortici auto-creatisi nel flusso. Subito prima della regione di separazione, si viene a creare quindi una mini-separation bubble.
Gurney flaps:
questo e il piu importante che vediamo ed e anche un device usato sempre in F1.
In pratica sono striscette di materiale (solitamente alluminio o carbonio) che si piazzano al termine dellala.
Ne vedremo bene e molti nellultimo capitolo, ma vediamo ora la teoria. Piazzando questa striscia verticalmente al te (e perpendicolarmente al flusso), otteniamo un effetto molto positivo: abbiamo visto che laria tende sempre ad equalizzare le differenze di pressione giusto?
Ed anche che nella regione del te, le velocita sono basse (avendo gli adverse P gradients): se noi piazziamo un bump (saltello) al te, nella parte superiore dellala, il flusso nella regione superiore (dove ci sono basse velocita) avra un nuovo ostacolo da incontrare, piu alto della superficie normale. Questo bump nuovo quindi fa accelerare il flusso, visto che laria deve passare questo nuovo ostacolo per forza. Oltretutto, il flusso dovra anche andare in direzione, dopo il te, della lower surface, per equalizzare la differente e minore P: in pratica fara anche piu strada del caso normale, accelerando ulteriormente anche in direzione y verso il basso, rafforzando le velocita locali e quindi diminuendo leffetto della P negativa su quella parte dala.
Oltretutto avremo anche la creazione di 2 vortici primari, che ruoteranno in direzioni inverse, uno verso linterno dellala, prima del gurney ed uno dallaltro lato, allesterno.
Vediamo un esempio:
nel 1 disegno vedete in grafica il comportamento del flusso intorno ad un gurney;
nel 2 disegno, invece, in alto a destra, potete vedere unala con il gurney piazzato (circolettato) ed in basso una comparazione di studio tra un rear wing senza flap (baseline), con flap al te (il 2) ed avendo addirittura un flap ai lati dellendplate (caso piu a destra nel disegno).
Questo particolare caso e stato usato molto, soprattutto negli anni scorsi: in pratica si aggiunge la striscia anche allesterno dellendplate, per creare un camber a questa parte esterna, aumentando la velocita locale nella parte dietro della paratia laterale.
6.3 - gli slat
gli slat sono dei device esterni che si piazzano davanti al le di unala. Questi sono in pratica piccole alette che sfruttano la teoria delle multiple wing surfaces.
Avendo infatti
un piccolo alettoncino davanti al le, noi avremo la possibilita, senza aggiungere
unala vera e propria, di aumentare il suction peak dellala, nella zona
frontale, rendendo piu lunga la zona del flusso laminare.
Lo scopo principale e quello di ritardare lo stall angle, in caso lala non ne
abbia uno molto elevato.
Vediamo il disegno, molto esplicativo:
potete notare
in alto il corretto posizionamento dello slat per unala daereo. Se volete
piazzarne uno in unala a downforce, ovviamente, questo, dovra essere piazzato
davanti alla lower surface (e quindi inverso rispetto al disegno).
Si puo notare anche lo sviluppo del flusso: anche qui, il flusso si
velocizzera nella regione della le, mantenendo cosi il flusso piu
laminare lungo tutta la superficie.
Nel grafico sotto abbiamo invece la modificazione della curva di lift data dallo slat, guardate che miglioramento!
Generalmente, lo slat, per essere effettivamente utile, deve avere minimo una corda pari al 10% dellala principale. Modificando langolo di posizionamento e la distanza dallala principale invece, possiamo modificare la velocita e lo sviluppo del flusso. Piu questo sara vicino, piu velocita ci sara, ma anche piu rischio di una peggiore separazione dopo il te.
6.4 la suction o superficie porosa
vediamo in maggiore dettaglio cosa significa costruire una superficie porosa. Abbiamo visto prima la teoria di base, al quale vi rimando per un ripasso.
Vediamo qui qualche foto o disegno che ci fara capire meglio cosa significa in realta:
in questo disegno abbiamo lo sviluppo del flusso sullala: londa verticale rappresenta il flusso daria ad un momento tx. Le particelle di flusso davanti allonda, andranno dentro la superficie porosa, e quindi in basso, dentro le camere; le particelle dietro londa, escono invece dalle camere e ri-escono nel free stream sopra la superficie.
Vediamolo meglio in dettaglio:
le frecce nere
rappresentano il flusso che si muove dentro e fuori dalla superficie. Ma perche il
flusso dovrebbe muoversi verso le camere?
E ovvio!
Perche nelle camere di contenimento ce meno P dellesterno, o
perlomeno davanti allonda; dietro, invece, e esattamente il contrario: il
flusso, girando vorticosamente nella camere, accelera, creando meno P, ma sicuramente meno
della velocita esterna, facendo uscire il flusso senza bisogno di devices meccanici
o pompe di qualsiasi genere (potete notare che le camere sono costruite allinterno
fisicamente dellala, mentre la superficie porosa in se, e un foglio
sopra lala. I valori di altezza massima delle camere e dato quindi dalla t/c
dellala: piu questa e grande, piu sara laltezza
possibile. Visto che generalmente si crea una sola superficie con la porosita,
laltezza max e proprio quella di tutta lala. E facilmente capibile
quindi che non avremo mai 2 camere perfettamente uguali, essendo lala piu
piccola al te, e quindi? Complessi calcoli tengono conto di questo, compensando quindi la
< h delle camere nella regione posteriore, con una maggiore lunghezza nellasse
x).
Nella realta, la cosa piu importante da fare e tenere il diametro dei buchetti il piu piccolo possibile, cosi come le dimensioni delle camere, cio per dare bassi valori di Re allinterno delle cavita.
Tenete conto che piu le camere sono grosse o piu buchetti ci sono su una superficie, piu forza di suction ci sara, e piu forza di suction corrisponde a piu drag.
Per cui, la striscia di superficie porosa, e bene tenerla il piu limitata possibile, generalmente solo nella parte piu critica dellala (cioe downstream). E ovvio che per unala daereo, la superficie interessata sara quella superiore, per unala a downforce, la inferiore.
qui vediamo linterno di unala con le famose camere di contenimento:
questo invece e come appare unala vista dallalto, con I buchetti della superficie porosa:
questo e un tipico esempio di disegno tecnico di uno specifico buchetto:
(potete notare langolo di inclinazione di 45 rispetto alla superficie. Generalmente il miglior angolo e 60, ma piu difficile da realizzare. Avete quindi anche lulteriore angolo di 6 nella parte inferiore, maggiore dellangolo di entrata: cio per favorire ancora di piu lafflusso nelle camere).
e questa e una foto per farvi capire le dimensioni reali:
(le dimensioni sono in inches)
facendo quindi un riassunto, per applicare una superficie porosa, e necessario:
1-prendere vari fogli di alluminio o titanio (e il materiale indubbiamente migliore);
2-effettuare i buchetti tramite strumenti appositi nei fogli (avendo scelto prima il diametro e lo spacing, ossia, lo spazio tra uno e laltro);
3-effettuare lo studio per le camere di contenimento;
4-costruire allinterno dellala le camere;
5-fissare i fogli uno per uno (solitamente infatti sono di dimensioni molto piccole, per cui uno non basta per coprire larea interessata) allala e tra di loro.