E' vero: furono i tre che citi ad aiutare Lauda, ma lui fu il primo, quello che per slacciargli le cinture si espose maggiormente al fuoco. Giusto comunque, come invero hanno fatto i giornali dell'epoca, elogiare anche gli altri due perchè, se è vero che intervenire dopo che qualcun altro ha già dato l'esempio, ciò non toglie che occorre avere gli attributi per farlo.
Comunque Merzario non si è mai lamentato che Niki gli avesse regalato un orologio per sdebitarsi, ha fatto solo notare (e solo quando gli è stato esplicitamente chiesto) che avrebbe preferito almeno una telefonata (che non è mai arrivata), perchè una vita vale un po' più di un qualsiasi orologio. E qui anche tu devi ammettere che Lauda si è comportato mostrando una scarsa .... sensibilità :thumbdown:
Arturo poi non si è mai vantato del suo gesto, dicendo che l'avrebbe fatto per chiunque e che in quei momenti si sta poco a pensarci su. Aggiungendo in tutta onestà: "Sia chiaro: mi son fermato solo perchè da lì proprio non si passava!" :001_rolleyes:
L'unica cosa di cui il comasco si lamenta ancora oggi e forse anche troppo è che i media avessero glorificato la vittoria nella Targa dell'unica Ferrari in gara condotta da lui e da Munari, non solo accomunandoli nei meriti, ma addirittura battendo maggiormente sul più famoso Sandro. In verità, come era giusto ed ovvio che fosse, Arturo si sobbarcò quasi tutta la fatica con tempi molto inferiori (misurabili a clessidra) rispetto a Sandro.
Purtroppo per Arturo lui oggi viene ricordato più come "quello che salvò Lauda" che non per il suo manico (per maggiori informazioni chiedere a
Pedro come guidasse al Mugello).
Fosse capitato in F1 in un periodo meno sfigato per la Ferrari oggi lo ricorderemmo per altre imprese. In fondo sulla 312PB era sugli stessi tempi di un Ickx, di un Regazzoni o di un Peterson
Io non accetto che per trovare l’effetto suolo si debba strisciare per terra. Secondo me è assurdo, è immorale da un punto di vista tecnico. (Mauro Forghieri)