Rally Montecarlo '86.
I lancisti Alen e Biasion si ritirano, l'uno nella tappa comune, l'altro nell'ultima notte. Resta Henry Toivonen, che però subisce un incidente: un cittadino francese con un auto "civile" gli si para davanti e lo scontro è inevitabile: lussazione del femore e anteriore della Delta S4 distrutto. Corsa contro il tempo dei meccanici.
Toivonen riparte.
C'è l'ultima notte sul mitico Col de Turini. Alcuni tifosi francesi si preparano a gettare neve sulla ps al passaggio di Toivonen per far scivolare la Lancia, ma Fiorio lo viene a sapere. Ordina di montare i fari gialli, come le auto francesi, così il pubblico del posto non getterà ostacoli credendo che sia un'auto francese.
C'è una confusione tremenda con tutte le radio dei team accese, incandescenti.
I ricognitori delle varie squadre segnalano della neve all'inizio della prova, ci sono almeno due chilometri innevati. La neve se gela diventa pericolosa. Bisogna decidere quali gomme montare: con o senza chiodi??
Le conversazioni si intrecciano, la tensione è altissima.
Il ricognitore Lancia, il pilota italiano Vittorio Caneva, dice a Fiorio: "Dottore, mi creda, io sono cresciuto in montagna, se la neve non gela alle 2 del mattino, non gela più, non servono i chiodi".
Fiorio invece ordina: "Montiamo i chiodi".
Caneva non capisce più nulla..
Passa la Peugeot di Salonen sui primi metri della prova, ha i chiodi, va come un fulmine.
Passa la Lancia di Toivonen, non ha i chiodi!!!! Diavolo di un Fiorio!! Sapeva che gli altri team lo avrebbero ascoltato via radio e li ha ingannati tutti!!
Dopo il primo chilometro di neve, altri 17 sono senza neve!! Toivonen guadagna enormi manciate di secondi. Il Montecarlo è praticamente vinto.
Toivonen e Cresto trionfano nel più prestigioso dei rally, il mitico Montecarlo.
All'arrivo Toivonen abbraccia Caneva: "Thank you Vittorio!!". E bisognerebbe aggiungere un "thank you" alla sagacia di Fiorio...