da samu » 16/04/2009, 22:24
Ciao a tutti, è il mio primo post in questo forum, dopo molto tempo passato a leggervi. Oltre ad essere un appassionato di motori, come tutti voi, opero nel settore, come già alcuni di voi (vedi Powerslide). In particolare nel motociclismo, MotoGP, SBK ed altro. A tal proposito intervengo, in quanto ho letto alcune imprecisioni.
Dire che la Honda non ha fatto la moto per Pedrosa con il 990 è impreciso. Già nel 2005 venne portata ai test di Brno una moto completamente rinnovata: nuovo motore (+ compatto), telaio e aerodinamica. Dopo quel test venne riportata in Giappone e riproposta ai test invernali all'inizio del 2006. Avrebbe dovuto essere la moto di Pedrosa, proprio perchè più compatta, fini per essere la moto di Hayden (unico ad utilizzarla nel 2006), con la quale vinse il mondiale. La prima RC212V è derivata abbastanza direttamente dalla "Brno", nome dato alla moto di Hayden.
Dire che Pedrosa non si sia adattato alla 800 è, secondo me, una bestemmia. Non dimentichiamo che ha vissute due stagioni particolarmente difficili: nel 2007 la moto non era competitiva, almeno fino a metà campionato, poi è migliorata, tanto che ha conquistato la vittoria nell'ultimo Gran Premio (Valencia, con uno dei rari sorpassi di Pedrosa ai danni di Stoner). Nel 2008 altra moto nuova, con il balletto del motore con la distribuzione tradizionale oppure pneumatica. Ad ogni buon conto, nel momento della caduta al Sachsenring Pedrosa si trovava in lotta per il mondiale con Rossi e Stoner, in testa al GP....con i se ed i ma non si va da nessuna parte, ma dire che Pedrosa non si sia adattato alla 800 è perlomeno ingeneroso.
Altra imprecisione, dal mio punto di vista, è l'attribuire i meriti dei successi di Stoner all'elettronica. Che la Ducati sia all'avanguardia nessuno lo mette in dubbio. Ma lo stesso fornitore di hardware lo troviamo per Ducati, Yamaha, Kawasaki (Hayate che dir si voglia). Vero è che i software sono dedicati e spesso internamente sviluppati. Ma se l'elettronica rende tutto così facile, allora tutti i piloti di una certa marca dovrebbero essere vicini. Situazione che si verifica perfettamente con Yamaha. Moto ben a punto, ben armonizzata con i pneumatici, con un giusto livello di elettronica, al punto che tre piloti su quattro si piazzano nei primi quattro posti della classifica.
Stoner fa la differenza perché é un talento incredibile, di quelli che nascono ogni 10 anni. Nel suo primo anno con Cecchinello ha corso con una moto, la RC211V, nata ben 5 anni prima, privata, con pneumatici Michelin. Credo che la totalità delle sue cadute siano da attribuire a perdite di aderenza del pneumatico anteriore. L'ingresso in curva non è mai stato il punto di forza della 211, che invece ha sempre primeggiato per la trazione e le caratteristiche di erogazione e potenza del motore. Passato in Ducati ha trovato una moto nata bene, la GP7, ed i pneumatici Bridgestone. L'anteriore di questa Casa è da riferimento, in termini di aderenza e feed back al pilota. Dopo aver passato l'inverno a prendere le misure della moto, Stoner ha scioccato tutti nella prima gara del 2007. Quindi, Stoner ha avuto il "click", quel momento nella carriera di un pilota in cui si fa il salto prestazionale, proprio con la gara del Qatar. Li ha capito che il pneumatico lo supportava, li ha trovato il feeling con la moto e ha potuto giovare del vantaggio prestazionale della moto in quella stagione. Last, but not least, le 800 vanno guidate come fa Stoner e Rossi, forzando moltissimo l'ingresso in curva e mantenendo alta la velocità a centro curva. Rispetto alle vecchie 990, nella prima stagione di corse, si sono viste fino a 15 km/h in più di velocità di percorrenza della curva. In più, la limitata (relativamente parlando...) potenza di queste moto fa si che i controlli siano limitati, molto meno di quello che si crede. Anti-wheeling, un po' di traction control nelle marcie basse e tanto controllo del freno motore, per poter entrare forte in curva.
Spero di non avervi annoiato. Ciao