[quote="bschenker"]
Silvio riusciva essere veloce con ogni vettura, secondo tipo adeguava la sua guida. Con il Brabham FJ,F3 e F2 che in quel tempo, a parere mio era la miglior vettura, aveva un modo da guidare molto pulito, non so come spiegarla.
Per dirlo un esempio, a Zolder 1964 con il suo Brabham BT06-17 (e quello con quale Clay ha fatto il suo corso di pilotaggio per la licenza monoposto) privato ha battuto in prova Jacky Stewart, che nel giro di allineamento per la corsa con il Cooper BMC ufficiale (BMC = Austin, Morris, MG ecc.) si e ritirato in box per un difetto al differenziale.
Credo il suo piu grande errore di restare in Svizzera e non andare in Ingiltera, naturalmente anche imperando l'inglese, come ha fatto Rindt (con la differenza di aver portato con se un bello capitale, che Silvio non aveva).
Chi era il migliore? Non credo che sono adatto a dare un giudizio, penso che anche i specialisti, specialmente per la seconda metta della sua carriera, hanno sotto valutato Clay. Come hanno valutato Silvio non voglia neanche pensare, fa solo rabbia.
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Grazie Beat !
Anch'io ho sempre pensato che Clay sia stato sottovalutato
, ma quando lo dico mi rispondono che sono troppo tifoso...
Fanno lo stesso quando dico qualcosa di Gilles Villeneuve, e so che hanno ragione.
Quello che mi hai detto conferma in pieno l'idea che mi ero fatto su questo campione (perché uno che si mette dietro Stewart
al volante di qualcosa non può che essere stato un Campione con la "c" maiuscola...) ovvero che non gli sia mai stata data nessuna possibilità.
Avevo saputo che non aveva mezzi finanziari propri ed a quel tempo (ancor più che ai tempi di Senna) se non andavi in Inghilterra le possibilità di sfondare erano davvero poche...
Ne approfitto per farti ancora qualche domanda sui piloti (che mi interessano ancora più che le auto da corsa...).
Secondo te in quale categoria ed in quale corsa Silvio avrebbe potuto farsi notare per ottenere un'occasione ?
In fondo - se le biografie sono sincere - anche il grande Jo Siffert non aveva grandiose possibilità economiche, forse a Friburgo lo aiutarono più che in Ticino ?
Sono stato sempre colpito dal fatto che in una nazione come la Svizzera, nella quale le corse erano proibite (dal '55 dopo Le Mans, mi sembra) siano venuti lo stesso fuori tanti piloti di valore: Siffert, Moser, Regazzoni, Spychiger, Herbert Muller e chissà quanti ne dimentico.
Puoi dirci qualcosa sugli ultimi due ?
Infine hai partecipato anche tu alla Temporada '64 ?
Grazie di tutto, anche della pazienza !
P.S.: complimenti per il bellissimo sito dedicato a Silvio.
Ti segnalo una imprecisione, quando negli articoli (bellissimi) parlano di Giacomo Russo, il pilota italiano tragicamente scomparso a Caserta, viene indicato come Jaki. In realtà il suo "nome da corsa" corretto era "Geki".
Ed aveva davvero il piede pesante...