Dopo quattro mesi di pausa la Formula 1 torna nel vecchio continente per il XVI Gran Premio dell'Automobil Club di Monaco. La prima prova europea attira un folto pubblico non solo per l'aspetto mondano dell'avvenimento, ma anche per quello tecnico. I piloti iscritti al Gran Premio sono addirittura 29 ma soltanto 16 prenderanno parte al gran premio.
La compagine inglese schiera le Vanwall con Brooks, Moss, che in Argentina aveva corso per la Cooper, e Lewis-Evans; due delle monoposto sono dotate di ruote in lega. Le BRM sono dotate di motori che erogano 265 CV, essendo stati particolarmente preparati per questa gara, ma anche se non sono le vetture più potenti sono sicuramente favorite dalla loro leggerezza: pesano soltanto 465 Kg. Le Cooper hanno motori di cilindrata inferiore a quelle degli avversari e sono presenti con due tipi di vettura: una di 2014 cc che eroga 190 CV e pesa 400 Kg, l'altra di 2200 cc del tipo normale. Le Lotus, che hanno lo stesso motore delle Cooper, sono le auto più leggere con i loro 380 Kg. La Ferrari partecipa con quattro vetture modello 246 a 6 cilindri. E' iscritta al Gran Premio anche la Osca con vetture di 1500 cc che avrebbero dovuto partecipare nella categoria Formula 2, ma non riescono a qualificarsi per la gara.
Delle Maserati soltanto quelle di Scarlatti e di Bonnier riescono a qualificarsi.
Dopo tre giorni di prove sono eliminate sette Maserati e le Osca. Le qualfiche sono estremamente tirate e ben sette piloti abbassano il precedente record sul giro che fino ad allora era detenuto da Fangio che in questo Gran Premio è assente.
Tra gli eliminati anche Marie Teresa de Filippis che non aveva mai corso su questo tracciato, oltre a non disporre di una vettura valida.
Le auto inglesi si piazzano ai primi cinque posti in griglia con Brooks che ottiene la pole position, Behra il secondo posto a Brabham, su Cooper, il terzo.
Alla prima curva dopo la partenza Salvadori viene spinto fuori strada da Brooks, Moss e Hawthorne. Il pilota della Cooper deve rientrare ai box per riparare lo sterzo che si è rotto nell'uscita di strada. Nei primi giri le posizioni sono Behra, Brooks, Brabham, Moss, Hawthorne e Trintignant. Hawthorne inizia ad attaccare i piloti che lo precedono e al quinto giro supera Moss. Dopo altri tre giri supera anche Brabham transitando in terza posizione.
Dopo quindici giri i primi cinque piloti sono racchiusi nello spazio di 6 secondi. Le posizioni sono: Behra, Brooks, Hawthorne, Moss e Trintignant.
Brooks accusa delle noie alle candele ed inizia a rallentare, al 23° giro si ritira. Hawthorne si trova così in seconda posizione ma alle sue spalle Moss sta premendo.
Dopo qualche giro Behra, che fino ad allora conduceva, accisa problemi ai freni e si ferma ai box ritirandosi. Hawthorne passa così a condurre la gara ma dopo pochi giri viene superato da Moss. Dietro di loro segue Trintignant.
Al 39° giro anche Moss deve ritirarsi per problemi al motore lasciando la testa della gara ad Hawthorne che è seguito da Trintignant, Musso, Collins e von Trips. Ormai sembra che la sola auto inglese a cercare di contrastare il ritorno delle Ferrari sia la Cooper di Trintignant, ma al 48° anche Hawthorne deve ritirarsi per un problema alla pompa della benzina.
A metà gara le posizioni sono: 1° Trintignant con 40” di vantaggio su Musso, 3° Collins, 4° von Trips. Nella sua rimonta Musso riesce a guadagnare qualche secondo su Trintignant, ma il pilota francese riesce ad amministrare il vantaggio e arriva vittorioso al traguardo.
La Cooper con cui Trintignant ha vinto la gara è la stessa con cui Moss aveva vinto il Gran Premio di Argentina.
Musso, che arriva in seconda posizione, sale così in vetta alla classifica del mondiale.
Classifica finale:
1 - Trintignant, 2h 52'27"9 alla media di 109,413 Km/h
2 - Musso, 2h 52'48"1
3 - Collins, 2h 53'06"7
4 - Brabham, 97 giri
5 - Schell, 91 giri
6 - Allison, 87 giri
ritirati
12° giro: Lewis-Evans, sterzo
23° giro: Brooks, candele
29° giro: Scarlatti, motore
30° giro: Behra, freni
39° giro: Moss, valvole
48° giro: Hawthorn, pompa della benzina
58° giro: Salvadori, cambio
70° giro: Hill, motore
73° giro: Bonnier, incidente
92° giro: von Trips, motore
giro più veloce:
36° Hawthorn in 1'40"6 alla media di 112,545 Km/h
Classifica del campionato:
12 Musso
8 Moss, Trintignant
5 Hawthorn
4 Fangio, Collins
3 Brabham
2 Behra, Schell
(GPX.it)