Stewart
Sulla spy-story, stiamo assistendo ad una caccia alle streghe contro la McLaren, per il semplice fatto che buona parte della FIA e' storicamente schierata a favore della Ferrari. E' questa l'opinione insolitamente polemica di sir Jackie Stewart, la leggenda dell'automobilismo sportivo pluri-iridato in Formula 1.
"Sembra che alcune fra le personalita' piu' influenti della F1 siano allineate sulle posizioni della Ferrari" - ha dichiarato Stewart alla BBC - "Storicamente, la FIA e' sempre stata molto piu' vicina alla Ferrari rispetto a qualsiasi altro team e nel World Motor Sport Council sono piu' rappresentati di chiunque altro. Non dico che non siano stati commessi degli illeciti, ma intraprendere una caccia alle streghe, cercando di coinvolgere un team principal come Ron Dennis al livello che stiamo vedendo, e' un'azione che ritengo assolutamente negativa per questo sport".
Lauda e Rosberg
Due illustri campioni della Formula 1, hanno aggiunto il loro punto di vista sul presumibile orientamento punitivo che il Consiglio Mondiale si trovera' a dover sostenere nei confronti della McLaren-Mercedes, dopo che nuove prove saranno messe all'evidenza pubblica per il presunto utilizzo di informazioni riservate appartenenti alla Ferrari: sulle pagine della Bild, Niki Lauda e Keke Rosberg si sono auspicati a questo proposito che non venga emessa giovedi' prossimo una sentenza impropria.
"Una squalifica non sarebbe opportuna, ma se fosse provata la gravita' dello spionaggio non capisco come i piloti possano rimanere estranei alla punizione" - ha dichiarato Keke Rosberg - "Naturalmente non desidero che questo accada, ma torno a ripetere che non vedo la maniera di separare le varie responsabilita': piloti, vettura e tutto il testo, fanno parte della stessa squadra".
"Se l'unica prova aggiuntiva riguarda lo scambio di informazioni fra i piloti ( che e' stata ipotizzata fra de La Rosa e Alonso sugli assetti della Ferrari, ndr ) non credo che si saranno gli estremi per una punizione" - ha rimarcato invece Niki Lauda - "Il fatto che si discuta fra compagni di team delle altre squadre e' del tutto normale. Ricordo che quando correvo io, parlavamo ad esempio dei dati sulla pressione dei pneumatici che appartenevano ad altri".