beh per completezza riporto l'articolo che ne parla della gazzetta, non è esattamente come l'hai messa giù tu :wink:
Lo scambio di missive tra De la Rosa e Alonso che la Gazzetta ha riportato venerdì scorso è stato confermato dalla Fia, che ha riaperto il caso McLaren: ecco la ricostruzione dei fatti
MILANO, 10 settembre 2007 - Venerdì scorso, all’interno dello speciale F.1 GP d’Italia, la Gazzetta dello Sport ha pubblicato un articolo di Pino Allievi nel quale si anticipava dello scambio di e-mail tra Fernando Alonso e Pedro de la Rosa, riportando un dialogo ipotetico tra i due piloti. Ecco che cosa avevamo scritto: "Sai che sono venuto a sapere come la Ferrari riesce a far funzionare alla perfezione le sue gomme?". La e-mail, che parte dal computer di Pedro De la Rosa, è diretta a Fernando Alonso. Il quale risponde: "Non ci credo". Replica in tempo reale: "Lo ha detto Nigel Stepney a Mike Coughlan...".
Potrebbero essere stati questi i termini della conversazione telematica avvenuta fra il collaudatore della McLaren e il campione del mondo attorno alla fine di marzo tra i due piloti... Il corrispondente dell’Associated Press, Andrew Roberts, ha ripreso la notizia riportando il dialogo come se fosse stato vero, suscitando la sentita reazione della McLaren-Mercedes. La McLaren-Mercedes ha chiesto alla AP una secca smentita, dopo avere preso atto del dialogo verosimile pubblicato dalla Gazzetta e averci dato atto di buona fede.
Il giornalista della AP, invece, ha ritenuto di infarcire la smentita alla sua errata interpretazione, sostenendo come Allievi si fosse inventato tutto, mentre invece il contenuto dell’articolo aveva già mostrato come quel dialogo fosse semplicemente verosimile. La veridicità dell’articolo è confermata dalla stessa Federazione internazionale, che proprio in base allo scambio di e-mail ha riaperto il caso McLaren. La Gazzetta dello Sport e Pino Allievi si riservano di risolvere la questione con l’interessato e l’AP per vie legali.
è vero cmq che dovrebbero limitarsi a riportare quanto in loro possesso senza infarcire le notizie di castelli per aria inventati di sana pianta.