GUY MOLL, il primo pilota sensazionale

Dagli albori del 1900 fino alla F1 nel 1950

da sundance76 » 03/03/2007, 15:35

Ragazzi, vorrei chiedervi un favore. Avete notizie, fotografie, dati inediti e quant'altro da postare sul pilota Guy Moll? Da alcuni anni sto raccogliendo ogni cosa possibile su questo talentuoso corridore morto giovanissimo al Gran Premio di Pescara del 1934. A proposito, qualcuno di voi è di quelle parti? Grazie per l'aiuto che potrete darmi!!
Ultima modifica di sundance76 il 24/11/2010, 23:34, modificato 1 volta in totale.
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da jackyickx » 03/03/2007, 16:09

Hai già visto qui?
[url]http://www.modelfoxbrianza.it/Moll.htm
[/url]
Io sono di Chieti e la coppa Acerbo, poi circuito di Pescara, passava dalle mie parti, mio padre andava sempre a vederlo. Nel 57 fu teatro di una prova di f1 e detiene un record ormai imbattibile: è , con oltre 25 km, il circuito più lungo di tutta la storia della f1. da qualche parte devo avere un libro su quel periodo delle corse in Abruzzo ma non so se si parla di Moll, appena possibile verificherò. se non ricordo male Ferrari ha stimato e amato solo tre piloti: Nuvolari, Moll e Villeneuve.
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da sundance76 » 03/03/2007, 16:41

Ciao Jacky! Sì, ho già visitato quell'indirizzo, grazie lo stesso.
Moll era uno dei piloti prediletti da Enzo Ferrari, che lo paragonava a Gilles Villeneuve "per la sua perentoria ansia di vincere".
Statisticamente penso di essere riuscito a ricostruire quasi tutta la sua carriera, che durò in pratica tre stagioni, dal '32 al '34. Ho contato 21 gare con ben 13 podi (2 vittorie, 5 secondi posti e 6 terzi). In inglese ho trovato alcuni resoconti su molte sue gare. So persino che fu seppellito al cimitero di Algeri di Maiseon-Carrè (Moll era algerino). Nella fatale gara di Pescara '34, con la sua Alfa P3 stava rimontando come un forsennato sulla Mercedes di Luigi Fagioli (campione d'Italia 1933).
Nel doppiare un'altra Mercedes, quella di Ernest Henne (morto due anni fa), forse si toccarono (o forse no, tante inchieste non accertarono la verità), e Moll uscì di pista a quasi 260 Km\h, morendo sul colpo. Un incidente terribilmente spettacolare. L'incidente avvenne dopo la "esse" all'uscita del paese di Cappelle, dove comincia il rettilineo di Montesilvano. Il tracciato del lungo circuito di Pescara in pratica è rimasto immutato. Cercando, ho scoperto che nel Comune di Montesilvano c'è una piazza vicino Villa Carmine che si chiama proprio "piazza Guy Moll" e ho visto la foto di una grande lapide in onore del pilota. Nel 2004 il 3-4 luglio, c'è stata una sfilata rievocativa con auto storiche e siccome era il 70esimo della scomparsa, le autorità locali hanno portato anche una corona di fiori sotto il grande bassorilievo dedicato a Moll
Prima o poi vorrei fare un giro lungo i 25 Km del circuito..
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da jackyickx » 03/03/2007, 18:16

Su Atlas c'è molto materiale ma sicuramente lo avrai già visto. È interessante notare come in tutte le epoche ci siano stai campioni morti precocemente lasciando solo un'idea delle grandi capacità. Nell'epoca Moll anche Rosemeyer e in epoche più recenti Musso, e poi Bellof
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da sundance76 » 03/03/2007, 20:12

Atlas? Intendi il sito Forix? Su quest'ultimo c'è un lungo e dettagliato articolo dedicato a Moll.
Dopo due anni da pilota "privato" in cui dimostrò eccezionali qualità, nel '34 Guy Moll entrò come pilota ufficiale delle Alfa schierate in pista dalla Scuderia Ferrari. Incredibilmente vinse alla prima gara con la Scuderia, il GP di Monaco '34, beffando all'ultimo giro il campione e compagno di squadra Louis Chiron, che era monegasco e stava già salutando il pubblico di casa. Un attimo di disattenzione e finì tra i sacchetti di sabbia. Moll, 24 anni, fu spudorato e feroce: passò e andò a vincere. Come ha scritto Cesare De Agostini, "un asso era nato quasi dal nulla, un diavoletto nero che rischiava su ordinazione e l'ordine era sempre valido".
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da Jackie_83 » 04/03/2007, 4:12

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da sundance76 » 04/03/2007, 11:15

Sì, è proprio lui! La foto in alto si riferisce alla vittoria a Berlino sul velocissimo circuito dell'Avus il 27 maggio 1934.
Quella in basso è scattata durante il suo ultimo giro nella fatale gara di Pescara del 15 agosto 1934.
Pochi sanno che in quel GP parteciparono 17 vetture, l'incidente avvenne al 17.mo giro, al 17.mo chilometro del circuito (che era lungo 25 Km).
Si dice che da allora in Italia il 17 porta sfortuna, un pò come il 13 per i paesi anglosassoni.
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da echoes » 04/03/2007, 13:46

[quote=""sundance76""]
Pochi sanno che in quel GP parteciparono 17 vetture, l'incidente avvenne al 17.mo giro, al 17.mo chilometro del circuito (che era lungo 25 Km).
Si dice che da allora in Italia il 17 porta sfortuna, un pò come il 13 per i paesi anglosassoni.[/quote]

io sapevo che il 17 si dica porti sfortuna (per chi ci crede, ovviamente...) in quanto 17 in numero romano è XVII che anagrammato da VIXI: tradotto dovrebbe suonare piu' o meno come "ho vissuto" (scusate, ma il mio diploma di ragioneria non contempleva lo studio del latino...si aspettano traduzioni piu' corrette da parte dei latinisti del forum...) quindi si fa riferimento ad un morto...da li la scaramanzia del 17...

ciaoo

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da sundance76 » 04/03/2007, 14:33

Sì, anche io conosco tale interpretazione (a proposito, la traduzione è corretta!). Tuttavia ho trovato anche l'aneddoto riguardante la gara di Pescara del '34 e l'ho riportato. In un articolo in inglese si accennava alla superstizione italiana del 17 in relazione a quella gara. Di certo furono curiose coincidenze.
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da sgarbo » 04/03/2007, 18:40

"Perfetto" in tutti i sensi la tua traduzione latina echoes...comunque mi sembra che la strana storia del numero 17 e quella gara era stata scritta alcuni mesi fa su AS...c'era proprio un servizio in cuore da corsa sui numeri e le coincidenze.....molto bello..
1-5-1994:La fine di una storia,l'inizio di una leggenda.
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da TIGERfree » 02/09/2007, 22:51

[quote=""sundance76""]Sì, è proprio lui! La foto in alto si riferisce alla vittoria a Berlino sul velocissimo circuito dell'Avus il 27 maggio 1934.
Quella in basso è scattata durante il suo ultimo giro nella fatale gara di Pescara del 15 agosto 1934.
Pochi sanno che in quel GP parteciparono 17 vetture, l'incidente avvenne al 17.mo giro, al 17.mo chilometro del circuito (che era lungo 25 Km).
Si dice che da allora in Italia il 17 porta sfortuna, un pò come il 13 per i paesi anglosassoni.[/quote]

Ciao sundance76, sono entrato per caso in questo sito perke pure io cercavo informazioni su GUY MOLL e dopo aver letto il tuo messaggio non ho potuto fare a meno di registrarmi e risponderti. Al piu presto metto su quel poco ke ho su di lui e spero possa essere utile per te e possa diventare il motore di future interessanti conversazioni. Approposito io abito a MONTESILVANO proprio all'interno del vecchio tracciato sulla via Vestina, comunemente kiamata kilometro lanciato per i suoi circa 5 km di rettilineo, piu precisamente sono subito dopo CAPPELLE SUL TAVO abbastanza vicino al luogo teatro dello spaventoso incidente ke porto via il povero GUY, dovrei anke avere delle foto della vettura incidentata. Ciao e a presto.
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da sundance76 » 03/09/2007, 9:22

Ciao TIGERfree, benvenuto in questo forum!! Sono felicissimo di "conoscerti", seppur solo telematicamente!! Non sai quanti anni sono che cerco notizie su Guy Moll e sul Circuito del GP di Pescara!! E addirittura tu abiti lì, eccezionale!!

In mezzo agli innumerevoli piccoli "indizi" che ho raccolto, ho anche comprato il libro di Santuccione e Smoglica dal titolo "Il Circuito di Pescara 1924-1939" dove c'è una piccola foto della macchina incidentata.

Tu conosci il posto esatto? Sonno anni che mi dico di voler fare un giro sui 25 km del tracciato e rimando sempre, vorrei vedere il traguardo in piazza Duca degli Abbruzzi, la "Piazza Guy Moll" a Montesilvano e la famosa "esse" di Cappelle dove tante foto sono state scattate, magari con la rombante Mercedes di Caracciola che sfiorava una casa con le persiane aperte!!
A questo indirizzo c'è un forum dove un tizio inglese è stato sul circuito come è adesso e ha fatto delle foto per comparare tra presente e passato lo stato dei luoghi
http://forums.autosport.com/showthread. ... adid=79777

Scusate se mi sono fatto prendere dall'entusiasmo, ma è davvero raro trovare qualcuno che contemporaneamente si interessi a questa vicenda e abita lungo il vecchio circuito!!!
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da sundance76 » 04/09/2007, 7:53

Alcuni ricordi di Enzo Ferrari su Guy Moll:

"Tra i piloti che arrivarono alla mia scuderia, Moll non fu il primo straniero, ma fu senza dubbio il primo pilota sensazionale. Era di madre spagnola e di padre francese emigrato in Algeria dove lui era nato. Non saprei dire se quel miscuglio di razze e di ambienti avesse contribuito a fare di quel ragazzo un portento; in ogni caso egli è stato, secondo me, degno di essere accostato a Nuvolari, insieme a Moss: simile a Nuvolari per talune singolari e strane affinità mentali, per il medesimo spirito aggressivo, la disinvoltura di guida, la determinazione nell’affrontare il rischio".

"Esordì nella mia Scuderia a Montecarlo e afferrò la vittoria proprio all’ultimo giro. Una vittoria curiosa e sensazionale, poiché colse in contropiede l’idolo locale, Chiron, che ormai sicuro di vincere aveva rallentato l’andatura e stava facendo una specie di passerella fra gli applausi della sua folla. Quel giorno Moll sfoggiò lo stile del grande campione, affermò la sua personalità di pilota e legittimò la mia fiducia in lui".

"Per dire chi fosse, voglio raccontare questo fatto, che fra i tanti che ho vissuto mi è rimasto fortemente impresso. Durante la corsa del Montenero, a Livorno, Moll aveva superato Varzi, ma aveva poi bucato una gomma in prossimità dei box; Varzi lo aveva superato, ma, sostituita di furia la ruota, Moll lo aveva ripreso in un solo giro ( 1 giro era 20 km ), con un recupero favoloso, e già lo incalzava. Decisi di segnalargli di desistere: non era buona norma di scuderia darsi una tale battaglia, cercare addirittura la provocazione. Così preparai il segnale, ma proprio nell’attimo in cui lo mostravo al sopraggiungente scatenato ragazzo, la sua auto iniziò un pauroso testacoda in piena curva. Moll cambiò velocità e arrivò alla fantascienza dell’automobilismo facendomi addirittura cenno che aveva capito mentre piroettava; rimise in carreggiata la vettura e ripartì, ripetendomi con la mano che aveva capito. Rimasi sbalordito. Non avevo mai visto una tale freddezza, una tale padronanza di sé, da spaccare in due il ragionamento anche sotto le disumane sollecitazioni del pericolo. Capii che, da quel momento, il pericolo per lui sarebbe consistito soprattutto nella classe inferiore degli altri, i quali avrebbero tentato di fare di tutto per arginare la sua superiorità, con difese anche non ortodosse. E probabilmente così fu".
Ultima modifica di sundance76 il 05/07/2009, 11:46, modificato 1 volta in totale.
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da Uitko » 04/09/2007, 9:16

e amore fu... :wink:
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da sundance76 » 04/09/2007, 13:48

Altri pensieri di Enzo Ferrari:

"Gli accostamenti tra piloti di epoche diverse sono impossibili, al massimo si può tentare qualche raffronto, dettato più dalle proprie impressioni che dalla ragione. Le condizioni sono totalmente diverse. [..] Villeneuve, con la sua totale dedizione e la sua perentoria ansia di vincere mi ricordava Guy Moll, mentre l'aggressività di Rosberg è simile alla pertinacia di Gonzalez quando era costretto a inseguire".
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