da groovestar » 31/05/2024, 18:26
Ieri ascoltavo, nel corso di una conferenza, Patrese parlare della posizione di guida e del comfort all'interno della FW14 ed FW14b, progenitrice della FW16.
Sostanzialmente diceva che l'abitacolo era ridotto all'osso e, fin dal suo concepimento, pensato per un volante di ridotte dimensioni.
Tale situazione veniva perfettamente incontro a Mansell, il quale era perfettamente a suo agio con un volante ridotto, che rientrava nel suo gusto personale e che padroneggiava utilizzando molta forza nelle braccia.
Dal suo Riccardo ha detto, anche lui, di preferire un volante di dimensioni maggiorate per poter avere più leva nelle curve ad alto carico e che la guida, con l'aumentare della deportanza, diventava più esigente e fisica, mettendolo a disagio.
Ha sostenuto inoltre, cosa nota, che si trovava perfettamente a suo agio con la versione passiva, pur anche decisamente scomodo, mentre ebbe enormi problemi con la versione attiva: con più carico aerodinamico non riusciva più ad avere un perfetto controllo della vettura con un volante così ridotto, né a fidarsi perfettamente, mente Mansell era totalmente a suo agio, surclassandolo anche in ragione di uno stile di guida ed un comfort che era tutto dalla sua.
Ha detto di aver sollevato il problema con Head, ma di aver ricevuto risposte negative a modifiche, perché avere più punti di carico era più importante della comodità del pilota, il quale - ha aggiunto - per natura è portato ad adattarsi ed a focalizzarsi sulla guida.
Sentendo invece Jo Ramirez, è stato interessante scoprire come, a sua opinione, le tante ed eccessive lamentele pubbliche sulla vettura, con giornalisti ed amici della stampa, rientravano perfettamente nel suo personaggio pubblico, pur sostenendo che Ayrton, già ad Imola, ne aveva abbastanza del clima Williams ove l'auto veniva prima del pilota e viceversa (mentre in McLaren aveva una scuderia, dopo Prost, cucita addosso).
Ha fatto trasparire che, il Venerdì, era assolutamente scontento della vettura e di come certe modifiche non fossero di suo gradimento, mentre era fiducioso dopo il Warm Up perché, finalmente, aveva la vettura che voleva e che erano state fatte modifiche nella sua direzione (ovviamente non sapremo mai quali, fra il venerdì e la domenica mattina).
Tali testimonianze sono fondamentali per capire la genesi di una vettura, creata per Mansell e sviluppata sul medesimo concetto.
Emerge come tutti i piloti si siano adattati al mezzo, poiché era competitivo, sacrificando qualcosa (Patrese la prestazione personale, dato che ha affermato che, nelle curve da alto carico, gli era difficilissimo impostare la curva con un volantino e senza servo sterzo).
Dal suo Ayrton, trovatosi in una situazione più complessa ed una vettura meno competitiva, ha preteso cambiamenti, scontrandosi con una filosofia totalmente diversa dalla McLaren: da una parte il pilota migliore che pretende di essere al centro del progetto, dall'altra il team migliore che ribadisce il proprio status. Le dichiarazioni alla stampa andavano viste in quella direzione.
Ad Imola, a quanto pare, qualcosa cambio e si andò nella direzione di Ayrton.
Penso che la verità si trovi nelle parole sussurrate più che nei documenti e che, alla fine, questa ridicola modifica venne fatta con mezzi di fortuna e non in fabbrica.
Postilla: la Williams del 1994 montava un servosterzo che non era montato in quella del 1992 e che, probabilmente, non era perfettamente conforme alle regole (ma è un sospetto).