groovestar ha scritto:Non ho mai sopportato e non sopporto la teoria di un unico immenso fenomeno contro altri 19 imbecilli.
Dal 2007 per l'opinione pubblica lui è il fenomeno e tutti gli altri soccombono perché non sono al suo livello. E questa cosa ha stancato.
Verstappen fa quello che facevano Schumacher e Senna prima di lui, ed a questo livello va benissimo a fare così.
Il suo solo errore è quello di essere molto più plateale dell'inglese, che a livello di correttezza, non può dare lezioni a nessuno.
Alonso nel 2007 è stato sotterrato dopo il GP di Ungheria.
Nel 2008 è passato da vittima a Spa.
Dal 2014 al 2016, in ogni scontro con Rosberg, era il tedesco ad essere quello scorretto (che vinto il titolo, ha capito l'antifona ed ha salutato tutti senza rimpianti).
Dal 2017 al 2019 Vettel era quello finito, ed addirittura aveva ragione quando si faceva tamponare a Baku (ed oggi, a parte invertite, ha ugualmente ragione...incredibile).
Oggi è Verstappen quello stupido e scorretto.
Quanti GP ha vinto Hamilton per penalizzazioni al suo avversario diretto in pista? 6? 7?
Quante volte hanno dovuto restituirgli la posizione?
Per la legge dei grandi numeri è statisticamente impossibile che abbia sempre e solo ragione lui...
Mi dispiace, ma almeno per il 2021 non sono d'accordo. A parte il contatto di Silverstone, tutte le altre volte non si sono toccati perche', molto semplicemente, Hamilton alzava il piede quando l'altro si buttava come se fosse stato da solo, e' successo piu volte, da Imola in poi. E quanto a Rosberg, sono assolutamente d'accordo: Hamilton accompagnava spesso fuori il rivale, e la cosa mi infastidiva non poco, ma lo faceva con tutt'altra astuzia rispetto all'olandese, molto piu' grossolano e spaccone. Lo stesso Rosberg, nell'elencare le qualita' dell'inglese, declamava la sua abilita' di restare al limite del regolamento, di sfruttarne le zone ambigue...questo fa il campione, il migliore. Nessuno pensa ci siano 19 brocchi, solo uno che e' meglio degli altri, e secondo me lo sta dimostrando alla grande. Mio malgrado, perche' speravo perdesse.