groovestar ha scritto:Già, però non si può omettere dal gioco la Mercedes.
In Formula 1 i riferimenti li si fa con i migliori, ed il valore assoluto lo valuti con riferimento al primo.
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Diversamente ci toccherebbe rivalutare la Ferrari e la Lotus del 1988 o la McLaren del 2004.
C'è però un'anomalia molto influente (anzi forse più d'una, vedere tutte le storie su pneumatici/centraline/disparità di trattamento che forse non avrebbero ribaltato le sorti finali ma avrebbero reso meno netto il divario) in questo ciclo di dominio Mercedes rispetto ai passati domini McLaren, Williams e Ferrari: e cioè la particolare congiuntura fra un periodo di congelamento dello sviluppo e un regolamento tecnico stilato grazie anche soprattutto al contributo della Mercedes stessa, che si era portata in avanti il lavoro da svolgere.
Il dominio in sé è oggettivo e incontestabile, come ci si è arrivati però secondo me è più discutibile e ciò lo considero almeno un'attenuante verso la mancanza di successi della Ferrari.
Dovessi essere un dirigente che decide chi assumere/licenziare/promuovere sulla base dei risultati per ottimizzare al meglio la squadra nel futuro prossimo, i confronti per le mie valutazioni non li farei solo con i migliori, ma anche con i propri più vicini rivali e con le proprie prestazioni dell'anno precedente. Inoltre andrei sempre a contestualizzare anche a parità o disparità di numeretto finale (un primo posto ottenuto dominando è uguale a un primo posto ottenuto lottando o uno ottenuto fortunosamente per defaillances avversarie? un quarto posto finale ottenuto con 200 punti è un risultato peggiore di un terzo posto con 100 punti? un quarto posto con 25 punti è migliore di un quinto posto con 50 punti? se vinco qualche gara perché tutti quelli davanti a me si ritirano ho avuto delle prestazioni migliori rispetto a costanti secondi posti ottenuti lottando sempre al vertice? se arrivo sempre primo impegnandomi 100 sono davvero superiore a chi arriva sempre secondo a pochi secondi da me impegnandosi 50? vincere nello stesso tipo di competizione ufficiale contro dei bambini sul triciclo iscritti a sorpresa è equivalente a vincere contro veterani competitivi a parità di trofeo e guadagno in moneta sonante finale?).
Le statistiche, si sa, non vanno usate come un ubriaco fa con un palo della luce, cioè per sostegno anziché per illuminare la strada.
A fronte di una situazione che impedisce di sviluppare, e ovviamente senza ignorare alcuni catastrofici errori in pista che ci sono stati e non vanno nascosti sotto al tappeto, la Ferrari c'è sempre stata se non per la seconda posizione finale in classifica almeno per la terza quando proprio andava male, è riuscita a ottenere vittorie e in alcuni casi a lottare con la Mercedes (al netto di chi ritiene che gli argentati si fossero nascosti apposta su indicazioni di Liberty Media per tenere vivo l'interesse per il mondiale).
Nessuno ha fatto di meglio rispetto alle proprie precedenti prestazioni nello stesso periodo, eccetto forse la McLaren che dall'ultima posizione adesso lotta per il quarto posto e in teoria ha avuto un miglioramento relativo maggiore (ma considerando che non ci sarebbe mai dovuta finire in ultimo posto... è semplicemente tornata quasi ai livelli in cui stava all'inizio di questo ciclo anomalo). Da anni le posizioni in classifica costruttori sono quasi statiche
per tutti. Forse che la Red Bull ha ottenuto risultati migliori? La pseudo-Lotus/neo-Renault è tornata ai vertici? Le varie Sauber, ex-Force India e Haas sono divenute qualcosa di più di chicane mobili da metà schieramento? La Williams è riuscita a vincere (anzi è peggiorata)?
Quando c'erano stati i precedenti domini di un team, lo schieramento aveva visto i valori in campo rimescolarsi, a differenza dell'attuale congelamento. La Benetton da ex-Toleman è riuscita a imporsi e a vincere il mondiale tra tanti big dominatori, anziché rimanere perennemente squadra da quarta posizione se va bene. La Renault idem. La McLaren è oscillata costantemente tra il primo posto e il quarto. La Williams da vettura di metà schieramento è divenuta campionessa, è poi arretrata a comprimaria per il podio ed è tornata a vincere per poi dominare e tornare comprimaria. La Jordan da vettura a metà schieramento è riuscita a vincere qualche gara. Solo la Ferrari, in quelle decadi, permaneva costantemente allo stesso livello, ambendo al titolo solo in un anno (1990) fallendo poi nell'obiettivo di riconfermarsi, e ha dovuto stravolgersi prima di tornare a vincere e ad ambire al titolo.
Nella situazione attuale abbiamo invece fissa la Mercedes irraggiungibile dagli altri, la Ferrari prima dei mortali seguita a breve distanza dalla Red Bull che è riuscita a scavalcarla solo in due annate particolarmente buie.
La controprova non l'avremo mai ma penso che se ci fossero libertà di test e sviluppo, la Ferrari avrebbe ottenuto molto più di chiunque altro rispetto all'attuale performance, anche perché potrebbe dispiegare molte più risorse degli altri.
Difatti io sono in disaccordo con la politica di rimpastare sempre gli uomini facendo cadere teste nella speranza che per magia la situazione si risolva, e cedendo tecnici agli avversari (e chissà perché quei tecnici apparentemente fallimentari spesso si ritrovano a vincere lo stesso con la casacca diversa). È come continuare a correre lo stesso gran premio, con gli stessi distacchi sulle stesse vetture con gli stessi assetti, e licenziare il pilota nella speranza che alla replica successiva l'antifona cambi e si giunga miracolosamente al vertice. Secondo me un atteggiamento simile renderà più difficoltoso arrivare preparati ai gran premi successivi, dove le vetture non saranno le stesse (modifiche tecniche) e gli assetti diversi...
Vi dirò infatti, io l'attuale ciclo della Mercedes lo vedo più come un mondiale, o al limite un paio di mondiali, estremamente prolungato a causa del congelamento dello sviluppo. Negli anni 80 a distanza di cinque anni si assisteva a rivoluzioni complete, da team che lottavano per la vittoria che si ritrovano a fare bancarotta (Lotus) a team di metà classifica che si ritrovano campioni (Benetton). Da un mondiale all'altro le cose potevano essere completamente diverse e i valori in campo rimescolarsi del tutto. Ogni anno era completamente diverso. Oggi la situazione è tutta ribaltata, il contesto è completamente differente.
Non so se si capisce cosa intendo quando dico "un mondiale prolungato", ma se la situazione tecnica del 1985 fosse stata del tutto congelata e limitata fino al 1990, anche in tale occasione avremmo visto gli stessi valori in campo replicarsi e replicarsi e la Williams non avrebbe mai vinto due costruttori scalzando la McLaren dal vertice, né la Lotus sarebbe scesa dal ruolo di terza forza che ogni tanto ambisce alla vittoria. Perché se continui a giocare con i valori del 1985, otterrai sempre i risultati del 1985.
Idem se si fosse fatto a inizio 1998: la McLaren-Mercedes avrebbe anticipato l'attuale dominio argentato, avevano già il miglior pacchetto tecnico-aerodinamico di partenza, il miglior designer, un motore potente e affidabile (prima delle modifiche di metà 2000) e un buon pilota su cui puntare, quella era la situazione e quella si sarebbe riproposta, semplicemente avrebbero continuato a vincere con distacchi come a Melbourne, niente dominio Ferrari (che fu dovuto anche ai test e alle risorse investite), la gente si sarebbe lamentata di Schumacher che continuava a non vincere, niente exploit Williams-BMW ecc.
La Ferrari inoltre, ogni gara, si dimostra come il team che è cresciuto di meno da un anno all'altro. Se non è preoccupante questo dato per spiegare la debacle rossa, non so cosa possa esserlo. Non siamo al livello 1992, ma non siamo poi troppo lontani, risultati alla mano.
Ma per la Ferrari nel 1992 ci sono stati solo due podi e tutti ottenuti come exploit di una vettura molto meno performante in un campionato dove molti (anche i primi) spesso si ritiravano. Invece a metà 2019 i podi Ferrari sono già 4 e ottenuti come un obiettivo perfettamente raggiungibile dalla vettura - e non solo, la possibilità di vincere c'è stata e non è così remota a differenza del 1992 dove una vittoria Ferrari sarebbe stata paragonabile a una McLaren che vincesse oggi. Anche qui non penso che le due situazioni siano davvero paragonabili.