Secondo me è stato un azzardo dovuto ad un maggior consumo delle coperture gialle: con una sosta sola molto probabilmente Hamilton avrebbe terminato la gara al secondo posto sensibilmente staccato da Raikkonen, la cui Ferrari gestiva in modo più lineare le coperture. Basti vedere i problemi in cui è incorso lo stesso Bottas.
Ci è mancato davvero poco che l'azzardo non pagasse e, senza Verstappen in seconda posizione, Hamilton si sarebbe trovato nelle condizioni ideali per attaccare Raikkonen. Se c'è stato errore, è stato nella tempistica: una volta notato il decadimento di prestazione, fai rientrare Hamilton ai box subito alle spalle di Kimi e fallo attaccare con gomma fresca. Hanno atteso quel paio di giri che hanno permesso a Verstappen di chiudere il gap. Poi la strenua e corretta difesa dell'olandese hanno imposto ad Hamilton di desistere, dimostrando parallelamente che per sopravanzare vetture parimenti performanti, occorre prendere dei seri rischi.
Sul punto Vettel è emblematico: deve correre dei rischi e ne esce sconfitto. Certo mai mi sarei immaginato che a fronte di una sbavatura simile potesse girarsi pur avendo subito un contatto minimale.
Certo è particolare vedere come l'aumento di 1.5 psi abbia messo di nuovo in crisi la Mercedes. Su Sky malignavano che potesse essere una sorta di cerchiobottismo per aver ritenuto i cerchi conformi al regolamento...Parimenti particolare vedere la Ferrari tornare competitiva dopo aver fatto un passo indietro sugli aggiornamenti.
In ultimo è una vittoria molto importante.
Per la squadra che si compatta e dimostra di saper reagire, il che è sempre importante. Si può perdere, ma se si deve perdere, meglio ai punti che per KO.
Importante perché dimostra che è possibile avere due piloti vincenti nello stesso team, dando la giusta fiducia al reparto tecnico: penso sia sempre importante che esista un equo bilanciamento fra i meriti del pilota ed i meriti del team.
Importante perché è un grosso schiaffo in faccia al chiacchiericcio dei media nostrani: la vittoria di Arrivabene a dispetto di tutto, la vittoria di un pilota dato per morto e che, libero da pressioni, vince gestendo la vettura da campione.
Senza voler togliere nulla a quel gran talento che è Leclerc, credo che il finlandese ci mancherà molto.
Perdiamo un pilota vincente che, salvo un paio di gare davvero incomprensibili da parte sua, con una vettura finalmente competitiva, dimostra di poter essere li con i migliori.
Al momento si trova terzo in classifica, ma ha tanto da recriminare perché in molte occasioni non è stato messo nelle condizioni ideali. Con un po' più di raziocinio nella gestione ai box, Kimi avrebbe vinto in Germania ed a Monza, ed adesso il team potrebbe lottare ancora per il titolo costruttori.
Ma consoliamoci: da oggi la stampa "specializzata" , che per anni ha mancato di rispetto a Kimi, si interrogherà sull'opportunità di ritenere il redivivo finlandese per licenziare l'incapace tedesco.
PS: era dai tempi del Kaiser che non mi emozionavo per una vittoria.