da 330tr » 19/08/2018, 11:29
Power, invece sono pienamente d'accordo con la pronuncia "politica" della frase.
Non si possono aspettare i tempi della giustizia per pronunciare una condanna politica dell'operato della concessionaria.
Rendiamoci conto.
Io affitto una casa a un tizio, e me la trovo distrutta e con un morto dentro.
La giustizia verificherà cause e colpevoli.
Ma io intanto la casa TE LA TOLGO, per gravissima inadempienza. Il contratto è da considerarsi SCIOLTO.
Perché di questo si parla. Al resto penserà la giustizia coi suoi tempi.
Tornando sulla tipologia costruttiva, ecco cosa si diceva sulla Stampa del 01/08/1967.
«Il grande viadotto progettato da Riccardo Morandi — dicono i tecnici — resterà, come un ponte romano »: le sue strutture in cemento, infatti, non richiedono manutenzione alcuna, come pure i tiranti d'acciaio, il cui rivestimento è garanzia di protezione contro gli agenti atmosferici.
Passano 25 anni (14/09/1993) ed ecco quel che si dice.
...il ponte dalle linee arditissime, tutto acciaio e cemento armato (è lungo un chilometro, alto 45 metri e largo 18 metri, tale da consentire quattro corsie, due in ciascun senso di marcia), è destinato - pare per sempre - a essere sottoposto a una ferrea manutenzione. La presenza del mare, l'inquinamento, l'usura, le intemperie e la vibrazioni lo hanno leso irrimediabilmente. Il suo destino è di essere sostituito, pezzo a pezzo, in un continuo «tourbillon», ora intervenendo sulle funi di acciaio, ora sui rivestimenti, ora sulle carreggiate. .... Difficile trovare una soluzione: non potendo abbattere il ponte e trovare un'altra soluzione tecnologica, si continuerà con la costosa manutenzione. Anche perchè, dopo le note polemiche, è tramontato il progetto della bretella Voltri-Rivarolo. ... In realtà le soluzioni avveniristiche degli Anni Sessanta (Sopraelevata compresa) hanno fatto il loro tempo: ma da trent'anni Genova sui progetti di pubblica utilità è ferma, avendo preferito la politica-spettacolo.
Ancora, il 20/07/1994
..sarà comunque un «illustre» monumento destinato a un continuo controllo e a in ininterrotto monitoraggio. Ideato, in maniera geniale, alla fine degli Anni Sessanta dal prof. ing. Giorgio Morandi, e inaugurato il 4 settembre 1967, doveva sostenere il passaggio di 20 mila automezzi al giorno. Oggi, la media è di 60 mila. Delle scosse, dell'usura, dell'assestamento e della tensione imprevista hanno sofferto soprattutto gli «stralli», ovvero quelle strutture in cemento armato, salde ed elastiche, che sostengono il viadotto. Proprio sugli «stralli» e sui piloni portanti, in particolare alla giunture, si è lavorato da oltre due anni, con non poche limitazioni al traffico e non pochi inconvenienti per chi viaggia