Piloti che gente, e il capitolo del libro di Enzo Ferrari in cui tratteggia con poche ma esatte parle il profilo di diverse generazioni di piloti che ha avuto modo di vedere da vicino a cominciare da Nuvolari da cui apprese la differenza tra un buon pilota ed un fuoriclasse, Achille Varzi di cui ammira lo stile di pilotaggio, la meteora Moll, poi Farina di cui ammira il coraggio, Gonzales, Ascari, Fangio di cui aprrezza la capacita con qualsiasi auto ma stigmatizza l'uomo, diffidente come tutti i sud americani, la tragica stagione di Castellotti, Collins e Luigi Musso, l'amore non concluso con Stilrling Moss, l'apprezzamento per l'impegno totale di Surtess.
Dei ploti Ferrari conosceva anche la psiche, quando un pilota non vinceva era sempre a causa della macchina, mancava sempre qualcosa ed Enzo aveva i suoi metodi per fare in modo che i piloti dessero il massimo senza seghe mentali, ad alcuni faceva fare lunghe anticamenre prima di riceverli, altri dopo qualche corsa venivano lasciati in attesa senza una defiinizione certa, guidare per lui diventava un traguardo ambito e non ammetteva errori e distrazioni, molti venivano lasciati a piedi senza tanti complimenti, Baghetti non ebbe mai un posto fisso in squadra, Bandini lo ebbe dopo una anticamera di due anni in cui veniva impiegato saltuariamente, Surtess licenziato in tronco perchè pretendeva di scegliere l'auto con cui poter vincere, un personalità difficile quella di Enzo, le sue sfuriate erano proverbiali quando il team rientrava dalle corse senza aver vinto, per contro anche quando vinceva chiedeva il perchè la seconda auto era arrivata terza o quarta, cosa era successo, questo era l'uomo.
Mi sto chiedendo cosa avrebbe fatto Enzo Ferrari di un pilota come Raikkonen, al quinto anno in Ferrari senza aver mai vinto un GP?.
La risposta e che Ferrari avrebbe destinato Kimi a guidare i carrelli in sala mensa già al secondo anno, Ferrari aveva elaborato la sua parabola del campione, dalle esuberanza giovanili alla maturità professionale dove non si sbaglia più e si vince o si resta buoni piloti ma non fuoriclasse, ad ogni figlio avuto da un pilota poi corrispondeva un secondo in meno.
Comè possibile tenere in squadra un pilota che dopo 4 anni e mezzo non ha ancora vinto una mazza? eppure i giovani di talento non mancano certo, quale futuro prefigura Arrivabene per il team? forse l'ospizio per piloti bolliti?.
Raikkonen a molti ammiratori, dicono e veloce, spesso in qualifica sta davanti a Vettel, e vero, ma in qualifica non si vince nulla, dicono che e un buon professiosta e non crea polemiche, ed e vero, ma la F1 non e una confraternita francescana ci si va per vincere.
Dicono che e una scelta Ferrari per non disturbare Vettel, allora perchè Raikkonen, andrebbe bene anche il parroco di Maranello, Vettel non può essere convinto di fare il massimo basta vedere i piloti Red Bull che si spingono l'un l'altro riuscendo a vincere malgrado la loro PU.
Anche nell'ultimo GP di Austria Kimi aveva la monoposto vincente ma si e fatto passare come un pollo da Verstappen al via e se l'ho e trovato davanti alla fine, Enzo Ferrari l'ho avrebbe spellato vivo.