Le tre varianti di Monza non furono messe per ridurre la velocità, o meglio lo fu solo quella della Roggia, che sarebbe quella dopo il curvone, le altre due furono fatte per spezzare le scie.
L'esterno della 1^ di Lesmo non è allo stesso livello della pista, ma una decina di metri più in basso. Non era quindi possibile creare una via di fuga e si ripiegò inventando una variante.
Poi dopo la tragedia di Imola, il circuito fu snaturato con l'arretramento delle due di Lesmo e il nuovo disegno della 2^
Fu fatto in nome della sicurezza, ma in effetti in nome del pararsi il sedere da cause e ammennicoli vari.
Io ho sempre giudicato la cosa come sacrilega, ma a parziale consolazione va detto che oggi la vecchia 2^ di Lesmo sarebbe ridicolizzata dalle attuali F1 come ridicolizzata è stata Signes o l'Eau Rouge.
Sono più di vent'anni che grido che vanno modificate le macchine e non i circuiti, ma ormai sono vecchio e stanco.
Comunque anche se snaturata, se si vuole capire se Monza significhi ancora qualcosa un metodo c'è: andare a girarci. Garantisco ancora emozioni forti.
Se invece tutto deve dipendere dalla F1 vale ancora il discorso di: ma chi se ne frega.
E' vero, il parcheggio dietro le tribune principali è spesso un acquitrino, il ristorante faceva pena già 40 anni fa e i cessi, pochi, in giro per il circuito fanno schifo. Se poi la gente fosse meno maiala andrebbe meglio, ma tant'è.
Io però non vado mai in tribuna principale (non c'è nulla da vedere), non vado mai al ristorante perchè non mangio oppure mi accontento di un panino con la frittata, se devo fare pipì mi accosto ad un albero appartato o, se non c'è, entro in un cesso e trattengo il respiro (nella vita ho passato situazioni peggiori).
Coi circuiti dell'est mi sciacquo gli zebedei e lascio a
nanni tutto quel ben di dio.
Ma io sono un caso a parte: vado in circuito per vedere le gare non per frequentare un club esclusivo.
Quando torno a casa mi faccio una doccia e ringrazio il cielo che Monza piaccia a pochi: si sta più larghi e si evitano brutti incontri