L'orologio era, potremmo dire, uno strumento di lavoro per i piloti. Difficile pensare che abbia voluto separarsene. A meno che non fosse per lui particolarmente importante da volere che gli sopravvivesse.
È assai probabile che Lorenzo pronosticasse un possibile incidente. Ma non è qualcosa di paranormale o hockety pockety. Capita nello sport, a livello agonistico, e sopratutto nelle discipline più pericolose. Di fronte a certe prove, in cui è richiesto che tu dia il 100% senza pensare a nulla che a vincere, si prova la netta sensazione che qualcosa potrebbe non andare per il verso giusto. È un misto di stress, tensione muscolare, paura di non risultare all'altezza, e quindi ansia da prestazione. Tutto ciò ti mette in una situazione di disagio all'interno della quale si può sviluppare il dubbio, in senso lato. Cioè l'idea che le probabilità che vada a finire male siano maggiori di quelle che possa andare bene. Capita, ed è sgradevole. Ma come dicono gli psicologi, effettivamente aiuta a mantenere alta la concentrazione per tutto il tempo della prova.
Per questo quando parlano di morti nello sport e dicono la frase sensazionalistica "lui/lei ne aveva avuto un presentimento" penso "no, è solo il modo in cui la mente dell'atleta agonista (in media, ovvio che non vale poi per tutti) si approccia a una importante sfida". È paura, tutto qui. La paura è una gran bugiarda, ma qualche volta, di rado, ahimè dice anche il vero.