Il punto nella questione Senna è che risulta impossibile per tanti giudicare con il dovuto distacco ai fatti.
Il pilota diventa infallibile e senza responsabilità, quando in realtà la situazione è molto più sfumata e intricata.
I punti fermi sono un piantone mal modificato che si rompe, dati telemetrici che indicano la perdita di forza ed un volante che si piega in modo improbabile.
Dire che Senna non può aver sbagliato e che Senna aveva ragione quasi fosse un assioma è un dogma assurdo. Ed è assurdo anche nel caso, quasi certo, che non abbia commesso errori di pilotaggio.
Dire che Newey era geloso del suo progetto, che ha modificato la vettura all'insaputa del pilota per mantenere una "firma" dopo che questi l'aveva battezzata nei test, basandosi solo sul suo puntiglio è una tesi faziosa ed indimostrata.
Anche perchè se si parla di puntiglio, allora al contrario si può dire che Senna dal suo si è intestardito sul volante da 30, quando ben avrebbe potuto usare quello da 26, dato appunto che era Senna e che era tecnicamente e fisicamente preparato per utilizzare un qualcosa di diverso.
Io non credo minimamente alle suggestioni del noto articolo, ma ritengo che TUTTI in Williams, compresi Senna, Head e Newey, abbiano commesso degli errori e si siano incaponiti su dettagli, che poi hanno portato alla tragedia.
E' altamente improbabile, dopo tante prove, che Senna si sia ritrovato suo malgrado una vettura che non voleva. Un aerodinamico, per quanto preparato, non può passare sopra le opinioni del suo capo (Head) del pilota (Senna) e del proprietario (Williams) solo per mantenere il vezzo.
Poteva essere vero ad inizio stagione, ma dopo i risultati negativi e dopo le lamentele del pilota col proprietario, credo che tutti siano venuti a miti consigli e che, nei test pre Imola, abbiano deliberato una vettura ad interim in attesa di avere la FW16B.
Non dimentichiamo che Senna venne accontentato nel segare il telaio, nonostante le perplessità di Newey a livello aerodinamico e strutturale (la Williams aveva solo due strati di carbonio per mantenere bassi i pesi). Ed a ragion veduta dato che il telaio si spezzò ove venne segato e sagomato per aumentare il confort di guida.
Sono convinto che il cupolino avesse funzioni aerodinamiche (ed altre già esposte) e che, per tali ragioni, venne mantenuto, e che Senna ne fosse a conoscenza.
Sono convinto che Senna non fosse ancora pienamente soddisfatto e che cercarono una soluzione per il gp di Imola stesso. Escludo che non sapesse nulla della modifica, delle tempistiche della stessa e di come sarebbe stata effettuata.
E questo se ci limitiamo alla questione meccanica, senza parlare di assetti, pressioni gomme, aiuti alla guida e situazione del circuito.
Tutti si presero dei rischi molto alti pur di tornare a vincere.
Senna voleva e doveva vincere subito, la Williams anche.
Rischi che a volte pagano e molti altri no, ma tutti erano consapevoli di cosa facevano.
Col senno di poi siamo tutti bravi, ma quante rabberciature dell'ultimo minuto, mal fatte, hanno invece retto e portato alla vittoria? Penso molte, ma se vinci sei un genio, ma se muori sei un criminale ed un pazzo. Il confine, converrete, è molto labile.
Rimango della mia idea: lo scalino di asfalto fece scomporre una vettura molto bassa ed al momento della correzione il piantone si ruppe (od era già rotto) o comunque non arrivò il segnale (magari lo sterzo si era piegato e si tranciò il collegamento della servoguida? Magari la servoguida nascondeva altro che venne cancellato dalle centraline?) per la sterzata.
Fine