da groovestar » 24/06/2017, 16:32
I fan italiani di Senna son davvero sempre troppo talebani e non accettano alcuna versione alternativa o idea diversa, come se parlare di dettagli e visioni "non conformi" fosse un affronto assoluto al mito intoccabile e inarrivabile del pilota perfetto.
Se si devono analizzare i fatti che riguardano un incidente fatale, occorre ascoltare cosa raccontano tutti, senza pensare che siano dei vili od in cattiva fede, perchè la realtà giudiziale è spesso un fatto diverso rispetto alla realtà fattuale.
Si sono lette infamità gratuite ed insulti senza senso a Hill, Coulthard e Newey, rei unicamente di aver espresso il loro punto di vista (o di aver tenuto una particolare posizione processuale).
Giova ricordare a tutti che Newey non è stato mai ritenuto responsabile, dato che il Tribunale ha ritenuto il suo ruolo circoscritto a quello di aerodinamico, che Hill si è fatto carico di un intero team correndo cercando di onorare la memoria del compagno morto e che Coulthard, in ultimo, avrebbe potuto anche dire la verità nella sua testimonianza.
Il che non configge in alcun modo con le opinioni di Alboreto e De Cesaris (del resto è abbastanza assurdo pensare che uno sterzo fletta, ma tant'è...questo è quello che si vede anche dal camera car di Hill).
Se in altre parti del mondo parlano anche di pressioni delle gomme, di asfalto e di spanciamento, non lo fanno a caso cercando di riscrivere la storia, ma perchè sono fattori importanti e necessari per comprendere la vicenda.
Che la pista presentasse sconnessioni al Tamburello è un fatto, così come è un fatto che Ayrton abbia perso l'auto proprio dopo essere passato su una sconnessione e che in quel momento si sia rotto il piantone.
Un dato di fatto è anche che la Williams fosse in estrema difficoltà in quel tratto: ce lo dice Hill, che guidava la medesima vettura nelle medesime condizioni, e ce lo dice Schumacher, che è testimone diretto del fatto e che dice di aver visto Ayrton controllarla al limite anche al giro precedente (cit: "Andai da Michael Schumacher e gli chiesi cosa avesse visto. Spiegò che la macchina di Ayrton toccava parecchio con il fondo sulla pista e che l'aveva quasi persa al Tamburello nel giro precedente. Per lui, era successa la stessa cosa ma, questa volta, Ayrton non l'aveva controllata ed era finito fuori").
Sarà anche stato un tratto semirettilineo, ma la Williams fw16 non era stabile in quel tratto e non era certo un punto facile.
Un fatto è anche che Ayrton ebbe a lamentarsi con la proprietà del circuito già nel corso dei test privati, dicendo che le sconnessioni del Tamburello mettevano in grave difficoltà la sua Williams che, passando sui dossi, soffriva di improvviso sottosterzo (e vi sono le immagini di Ayrton a colloquio proprio sull'asfalto della curva).
Parimenti è notorio ed ampiamente documentato il problema delle pressioni dei pneumatici e dell'utilizzo della safety car che, all'epoca, girava ad andatura ben più ridotta dell'attuale.
In ultimo perchè accusare Hill quando riporta lo stato d'animo di Ayrton che, a tutti i costi, voleva sopravanzare Schumacher e dare una prova di forza?
Al primo giro cronometrato Ayrton segna il terzo miglior giro della corsa, a serbatoio pieno. Mi sembra abbastanza indicativo che andasse davvero al limite e che stesse dando il tutto per tutto.
Perché insultare Hill che reputa che - tenuto conto delle condizioni della pista e della imprevedibilità della vettura - forse Ayrton abbia preso dei rischi eccessivi?
A me non sembra che nessuno voglia insultare la memoria di Ayrton, ma anche questi sono dei fatti che vanno valutati nella tragedia, così come va valutata una modifica fatta male che ha provocato una rottura ed impedito al pilota di governare la vettura in un momento critico.
Il processo penale si ferma all'incontrovertibile rottura del piantone come causa unica dell'evento, tuttavia pecca nella valutazione delle concause riscontrabili nell'asfalto irregolare, in muretti non protetti ed in una direzione gara che avrebbe dovuto, a norma di regolamento, esporre la bandiera rossa e ridare il via della gara.
Per questo ci vorrebbe un po' di distacco nell'osservare le vicende e non gettare tutto il fango del mondo su Hill e soprattutto su Newey, spesso accusato di essere stato capriccioso, di essersi intestardito, di aver progettato una vettura troppo estrema e di non aver tenuto di buon conto l'opinione di Senna (che è bene ricordare, ha fatto carte false per guidare una vettura progettata da Newey).
Si dovrebbero serenamente accettare anche gli altrui punti di vista, senza pensare alla cattiva fede o dando a costoro degli idioti, soprattutto se questi hanno guidato o progettato la macchina di Ayrton.