Lorenzo BANDINI

Aneddoti, immagini, informazioni inerenti le vecchie stagioni

da leon_90 » 16/05/2017, 16:02

330tr ha scritto:Ma infatti Beat dice che IN INGHILTERRA non c'era il banco prove!
Quindi il motore-tipo aveva delle caratteristiche verificate. Ma gli altri? Forghieri ricorda come tra un motore e l'altro ci fossero anche parecchi cv di differenza..inspiegabilmente. E che spesso un motore meno potente era complessivamente meglio di uno con potenza max maggiore. Questo ci dice come in Ferrari ogni propulsore avesse un certificato, un pedigree...cosa che non accadeva coi Repco..


D'accordo, ma l'esordio del discorso è stato "sulla potenza dei motori Repco non esistono dati credibili". Ma come? La Repco delle indicazioni le ha fornite sui loro motori, anche man mano che evolvevano. Più credibile di così!
Poi tu hai ragione nel dire che ogni motore poteva essere diverso, ma siamo sempre nel +/- 5% di variabilità, come noto. Questo non significa che ogni motore era una scatola magica di cui non si sapeva niente.
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da 330tr » 16/05/2017, 16:40

Fatto sta che la scuderia di Beat Schenker non aveva i dati del motore che usava.
C'era certamente il valore di fabbrica di circa 300 cv, ma i dati variabili visti per i vari GP non sono credibili, se è vero come è vero che 'sti benedetti motori arrivavano a tocchi e nessuno li buttava sul banco prova..
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da 330tr » 16/05/2017, 16:56

Altra cosa. La fabbrica ti vende un motore con dichiarati 400 cv. Non hai il dinamometro..ti fidi e via. Diciamo che non è il massimo dell'efficenza teutonica ma evidentemente accadeva.
Purtoppo per noi la Ferrari nel '52 fece così, spacciò i suoi motori per Indy agli americani dichiarando cifre completamente al di fuori della realtà. Ma lì gli strumenti c'erano, in abbondanza. Sp*ttanati alla grande, ma tanto gli States erano lontani (tant'è che questa storia non la conosce nessuno)..gli americani rifecero le testate riprendendosi un po' di cavalli "fake".
Della serie: va bene quel che si dichiara..ma finché non si verifica il dato, finché io responsabile (o meccanico) di una scuderia non ho in mano la stampata degli strumenti vale tutto..
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da leon_90 » 16/05/2017, 17:35

Mi sembra uno di quei sofismi o paradossi dell'antica Grecia, tipo Achille e la tartaruga.

Va bene, sulla base di ciò si può e si deve concludere che un VW Beetle e una Lamborghini Miura hanno la stessa potenza, perché nessuno può stabilire con certezza assoluta quanti cavalli possedesse ognuna. Nessuna delle due case poteva testare sul Dyno ogni singolo motore, quindi i dati dichiarati sono nulli e non costituiscono prova, ma sono circostanziali.

Se Benzing l'avesse saputo prima quante tavole avrebbe potuto risparmiarsi :D

Mi sembra opportuno lasciar perdere il discorso. Non riusciamo a capirci e finiamo solo con l'innervosirci a vicenda, oltreché andare off topic.
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da 330tr » 16/05/2017, 18:19

Take it easy!
Lo stesso Forghieri ammetteva che fino ai '50 sparavano un po' alto sui numeri..
Non penso sia proprio questo il caso, si parla per esempi! Parliamo di 300/330 cavalli, più o meno il range era quello, giusto? ossia sui 100 cavalli in più del W12 3500 di Rocchi di un quarto di secolo dopo... :mrgreen:
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da bschenker » 16/05/2017, 18:21

leon_90 ha scritto:Il discorso che posso accettare è che tu mi dica che all'albero c'erano 340 cavalli ma alle ruote 300. Lì posso capirlo. Ma che una azienda che produce motori per la F1 li spedisca senza neanche averne mai messo uno sul Dyno e sapere generalmente quanta potenza producono no, è impossibile.

Cercando di tornare in topic, la Ferrari negli anni cinquanta-sessanta soffriva spesso di perdita di cavalli alle ruote. C'erano sempre tutti all'albero, ma una parte poi si perdeva strada facendo. Di quei 375 quindi bisogna vedere quanti fossero effettivamente scaricati a terra. Forse Power ne sa di più


Senti, non ho nessuna intensione a fare polemica! Pero ce il fatto a quel tempo io aveva lavorato insiemme a loro!

Poi un video non dice dove e stato fatto! Molti dei migliori film Western sono stato prodotto in Spagna o Slovenia, e pure semprav.......!

A proposito il esempio del famoso Cosworth FVA. Nel 1968 il nostro FVA sul banca di prova Tecno a Bologna dopo la prima corsa dava 198cv e uno della Tecno (nel 1968 non venivano ancora modificati) dava al stesso giorno 216cv. Sui diagrami si vedeva che uno dei sei Motori della Tecno aveva 226cv.
Il nostro FVA del 71 dava 232cv, pero aveva un difetto che ogni tanto non andava, anche la Novamotor non capiva perche.
Ultima modifica di bschenker il 16/05/2017, 18:29, modificato 1 volta in totale.
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da sundance76 » 16/05/2017, 18:23

Immagine
"Chi cerca di conoscere il passato capirà sempre meglio degli altri il presente e il futuro, e non soltanto nel nostro piccolo mondo di effimere quanto amate frenesie corsaiole." G. C.

https://www.youtube.com/watch?v=ygd67cDAmDI
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da Pennywise » 17/05/2017, 9:39

bschenker ha scritto:..................

A proposito il esempio del famoso Cosworth FVA. Nel 1968 il nostro FVA sul banca di prova Tecno a Bologna dopo la prima corsa dava 198cv e uno della Tecno (nel 1968 non venivano ancora modificati) dava al stesso giorno 216cv. Sui diagrami si vedeva che uno dei sei Motori della Tecno aveva 226cv.
Il nostro FVA del 71 dava 232cv, pero aveva un difetto che ogni tanto non andava, anche la Novamotor non capiva perche.


Questa cosa mi interessa: i motori avevano le stesse ore di funzionamento ?
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da bschenker » 17/05/2017, 10:56

Pennywise ha scritto:Questa cosa mi interessa: i motori avevano le stesse ore di funzionamento ?


Il nostro aveva Zolder (metta) e Hockenheim, da li direttamente a Bologna (anche per lavori al telaio), la questione dei 6 motori della Tecno non posso dire.
Un fatto pero, alla nostra visita per provare il F3 per la corsa a Hockenheim nel 1967 i 6 motori stavano nell corridoio della casa di Luciano, con altri parola il nostro era prodotto piu tardi (1968).

In ogni modo quello dei 216cv, il motorista della Tecno e io, smontato insiemme al nostro e tutto misurato e confrontato, qualcosa ovvio per la differenza non abbiamo trovatto.

In fondo le differenze erano grande, o qualcuno creda che il motore che ha vinto il GP Spagna nel 1969 Ken Tyrell avrebbe venduto se era una bomba? Magari leggere un buon rapporto su quella corsa a capire come ha vinto Stewart.

Quel DFV 802 dopo una corsa (dopo la revisione da Cosworth) e saltato in Mexico durante le prove, e con il DFV 806 della McLaren in teoria con stesse modifiche del nostro e usato in 800km di prova, permetteva a noi, con serbatoio pieno (200 l al posto dei 40 l) di essere 2 secondi piu veloce al giro.
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da avvocato » 27/05/2017, 8:00

Mi chiamo Lorenzo Bandini, e ho trionfato con la Ferrari, pur essendo stato un bambino solo, povero e pieno di dolore.

Nacqui nel 1935 in Libia, colonia italiana, da famiglia benestante che fu costretta con l’inizio della guerra a ritornare in Italia, vagando tra la Romagna e Reggiolo, per poi perdere ogni bene.
A dieci anni persi mio papà, che non fece mai più ritorno a casa quella sera, e ne soffrii tantissimo.

Mi piacevano i motori, l’officina, e un giorno mia mamma, parlando con il suo compaesano Goliardo Freddi, gli chiese se a Milano nella sua officina ci fosse un posto per me. E fu la mia fortuna, perché lui vide subito in me il figlio maschio mai avuto e io in lui il papà ritrovato.
In più, conobbi sua figlia Margherita, di cui mi innamorai.

A vent’anni persi anche mia mamma, ma avevo già loro: Margherita chiedeva a Goliardo, Goliardo annuiva e io cominciai a correre con le sue vetture.

Nel 1961 arrivo in Ferrari, vinco a Pescara, nel 1963 conquisto Le Mans con il mio amico Lodovico Scarfiotti, e nel 1964 conquisto il mio primo Gran Premio in Austria, contribuendo in maniera decisiva alla conquista del titolo ferrarista di John Surtees, lasciandolo passare all’ultimo giro dell’ultima gara in Messico.

Nel 1966 Surtees se ne va dalla Ferrari e l’anno dopo sono il caposquadra ferrarista: il 1967 inizia con le gare trionfali di Daytona e Monza e a Montecarlo sono il favorito.
E invece a Montecarlo andò come sapete. E la cosa che più mi amareggiò quel giorno fu sentirmi tradito da chi avevo onorato con tanta lealtà per tutta la carriera: compresi solo alla fine di essere stato manipolato dai box, di avere avuto informazioni e sollecitazioni che mi disorientarono, perché le mie sensazioni alla guida erano diverse. Questo mi innervosì a tal punto da sentirmi frustrato, cominciai a guidare in maniera incerta e non pulita, e ciò mi indusse all’errore nel punto più delicato della pista.

Ma non serbo rancore, ho vissuto la vita che ho voluto, che è stata una vita insieme difficile e bellissima, anche se troppo presto me ne sono andato.
Ho amato Margherita, Goliardo, la Ferrari, e anche l’Italia.

E ora veglio su di voi, negli spazi immensi del bianco intorno, accanto ad un sole vivo ed intenso quanto il ricordo di me da parte di tutti.

Mi chiamo Lorenzo Bandini, e ho trionfato con la Ferrari, pur essendo stato un bambino solo, povero e pieno di dolore.

Siate felici pensando a me.
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da leon_90 » 27/05/2017, 11:43

Il testo che ho consigliato QUI contiene davvero tante fotografie inedite e belle di Lorenzo.
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da leon_90 » 02/06/2017, 19:46

Dal libro "Mio Padre Enzo", di Leo Turrini con Piero Ferrari (edizione Aliberti 2017)

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da avvocato » 05/06/2017, 18:05

Io, personalmente a Piero Ferrari ho consegnato, a febbraio 2016, un lungo racconto da me scritto sulla vita di Lorenzo Bandini. Mi ha ringraziato e si è ripromesso di contattarmi non appena letto.

Siamo a metà 2017, e con serenità attendo un riscontro che mai ci sarà.
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da duvel » 05/06/2017, 22:18

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da avvocato » 06/06/2017, 7:27

Sì avevo visto lo special della RSI postato da Duvel e dedicato a Lorenzo.

Servizio che come d'abitudine disinforma, e riprende le solite leggende smentite dai fatti. Ennesima occasione perduta.
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