Luca 74 ha scritto: Avete in mente la trasmissione di vent anni fa su Italia 1 " Gil mito o leggenda " guardatevi la faccia di Alboreto e Joanna quando chiedono se c era o non c era ordine di scuderia con 2 Ferrari al comando e cartello slow a Piccinini e lui nega.
Eh..lo registrai, l'avrò visto un miliardo di volte..e quello che si trova su youtube ce l'ho messo io...
Piccinini non era una persona sincera. Risultava eccessivamente politica, falsa, sfuggente. Risponde che slow significava non sollecitare la meccanica, poi parla di eccesso di ansia di superamento, smentendosi immediatamente, svelandoci così (faticosamente) la lettura (cavillosa) che in realtà avrebbe voluto congelare le posizioni. In effetti quel cartello pare riflettere la mentalità di colui che lo volle esposto: fumoso, contorto, interpretabile.
groovestar ha scritto:Chissà che Ferrari, in cuor suo e pur tenendo a Gilles, non ritenesse che lasciare intatte le chances di un Pironi meno arrembante potesse essere più redditizio, dato che l'importante era aggiudicarsi il titolo.
Sicuro. Lo disse più e più volte. Nella sua squadra i galloni di primo pilota predestinato al titolo per contratto non esistevano, doveva dimostrare la sua superiorità in pista. Io credo che Ferrari non sentisse alcun debito di riconoscenza verso Gilles: il titolo '79 l'aveva perso a favore di Jody da solo, con qualche episodio sopra le righe. Il fatto di avergli guardato le spalle a Monza rientrava in un'ottica tesa al rafforzamento dei rapporti tra lui, il suo amico ormai praticamente già campione e la squadra, che avrebbe rinnovato la fiducia in lui.
L'errore di gestione di Imola venne perdonato dal patron immediatamente, perché aveva vinto una Ferrari. Il nome del pilota, nonostante l'affetto umano, era del tutto secondario.