Powerslide ha scritto:Effettivamente la frase sull'inflazione salariale è una prassi consolidata da coloro che intendono quotarsi sul mercato statunitense. Non credo esista realmente la possibilità che le Ferrari vengano prodotte al di fuori di Maranello.
Piuttosto è preoccupante un'altra indiscrezione che continua a circolare.
Attualmente la proprietà della Ferrari è al 90% degli Agnelli e al 10% di Piero Ferrari.
E' previsto prima della quotazione a Wall Street lo stacco di un maxi dividendo a favore degli attuali proprietari. Per fare ciò la Ferrari emetterà un prestito obbligazionario, s'indebiterà quindi, pur non avendone affatto bisogno. La liquidità attuale è altissima, un miliardo e mezzo, eppure questa sembra non bastare per far fronte al maxi dividendo. Ma quanto vogliono incassare gli Agnelli oltre al circa un miliardo che prenderanno dalla quotazione in Borsa?
Capite perchè Montezemolo, che si opponeva a questa situazione, non aveva alcuna possibilità di restare al comando del Cavallino?
Se poi qualcuno crede ancora ai mancati risultati in F1, beh mangi michette e cresca
Per quanto mi riguarda, non e' grave che lo facciano ma e' molto grave che sia permesso.
Da ragioniere, indebitarsi per distribuire un dividendo e' follia pura sotto ogni punto di vista.
Onestamente non so se e' pratica ammessa solo in italia/europa o e' una pratica ammessa anche nel mondo anglosassone. Qualcuno ne sa qualcosa??