Ayrton Senna

Aneddoti, immagini, informazioni inerenti le vecchie stagioni

da jackyickx » 15/07/2015, 23:03

Ma se Senna ci stava stretto, Hill come faceva ad entrarci?
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da Niki » 16/07/2015, 6:41

Non ne ho idea. So solo che non avrebbe mai protestato, nenche sotto tortura. E non mi risulta che lo abbia mai fatto.
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da 330tr » 13/09/2015, 0:33

Allora. Se è vero che nella vita esistono le "sliding doors", biforcazioni che portano a storie diverse, infiniti percorsi possibili, in uno di questi universi paralleli è successo qualcosa di incredibile.
Nel mio volo pindarico di progettista di vetture da corsa di un presente dove la fantasia la fa da padrona anche nella Formula 1, sono riuscito a contattare una persona specialissima per far collaudare il mio ultimo prototipo. Come testimonia la foto qui sotto, sono riuscito a far provare la monoposto a nientedimeno che l'attuale leader delle Nazioni Unite, già presidente del Brasile, e indimenticato pentacampeao du mundo.
Con una lacrimuccia (vera) ecco la testimonianza di questa giornata specialissima...

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(Ps. Ha giudicato la vettura un camion inguidabile..)
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da Niki » 13/09/2015, 12:00

:lol: hahaha
Se l'avessi fatta provare al Maestro, e l'avrebbe resa vincente in quattro e quattr'otto 8-)
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da Niki » 27/10/2015, 18:41

Ma tu guarda le assurdità. Oggi, casualmente, mi sono imbattuto in questa analisi che oltrepassa anche la fantascienza. E se lo dico io che ne sono appassionato da sempre...
Purtroppo è in portoghese ad anche traducendolo con l'osceno traduttore di gugol in inglese, bisogna interpretare alcune parti.
Dato, appunto, che ha bisogno di essere tradotto, faccio una eccezione e metto il link del sito. Copiatelo ed incollatelo voi nel traduttore.
http://www.priscilaemaxwellpalheta.com/2015/10/ayrton-senna-acidente-ou-execucao.html
C'è anche un video. Insomma, da quello che ho potuto capire, sembra gli abbiano sparato prima di uscire al Tamburello :lol: :lol: :lol: :lol:
Ma vi rendete conto?!?!
:lol: :lol: :lol: :lol:

Qui invece c'è una intervista ad uno dei medici che lo accompagnò in elicottero verso l'ospedale, rilasciata cinque anni dopo l'incidente. Ho modificato qualche parte rendendola leggibile, altre dovete interpretarle.

Cinque anni dopo la morte di tre volte campione del mondo, un esperto che era sull'elicottero afferma che l'aiuto era inutile
"Senna non aveva alcuna possibilità", dice il medico


FÁBIO SEIXAS
inviato speciale a Imola

Esattamente cinque anni fà, l'italiano Giovanni Gordini è stato coinvolto nel considerare "l'opera di maggiore impatto" della sua carriera.
Direttore del dipartimento di emergenza dell'ospedale Maggiore di Bologna, è stato uno dei due medici in elicottero che ha soccorso Ayrton Senna nel circuito di Imola.
Era il 1 maggio 1994. Gordini ha raggiunto il Tamburello due minuti e mezzo dopo l'incidente. Anche in asfalto, ha coordinato la prima visita in Brasile.
Circa 15 minuti più tardi, si imbarcò con un altro medico, Domenico Salcito, sull'elicottero che ha portato Senna al Maggiore. Quattro ore e mezzo dopo, la morte del pilota è stata annunciata.
L'incidente, al settimo giro del Gran Premio di San Marino, ha concluso la carriera di tre titoli mondiali, 41 vittorie e 65 pole positions.
Senna, 34 anni, è stato indicato come l'unico pilota al mondo in grado di raggiungere Juan Manuel Fangio, cinque volte campione del mondo di F1, cosa mai riuscita ad altri - l'argentino stesso, che è morto nel 1995, abbracciava questa tesi.
In Brasile, per i parenti, gli amici e gli appassionati del pilota è stato uno shock. Il presidente Itamar Franco ha decretato il lutto nazionale. Il 4 e il 5 maggio, l'arrivo del corpo e poi la sepoltura di San Paolo, ha portato una folla immensa in strada.
La morte di Senna ha cambiato il corso della F-1. Sei persone sono state indagate dalla giustizia italiana senza nessuna condanna, e la categoria ha cominciato ad impegnarsi di più sulla sicurezza delle vetture e dei circuiti.
La condizione unanime di "miglior pilota del mondo" è stato vago. E così rimane oggi.
"Sono un appassionato di corse. E se ti piacciono le corse, ora come ora potresti essere solo fan di Senna", ha detto Gordini, 45, il foglio.
18 anni fa in ospedale, il medico classifica la corsa in elicottero, che è durata "12-15 minuti," qualcosa di "inutile".
"Abbiamo provato una qualche forma di rianimazione, ma era chiaro che era in coma profondo", dice. "E' morto in pista."
Se una tale decisione fosse stata ufficializzata in quel momento l'organizzazione gara, per le regole della F-1, avrebbe dovuto annullare il GP.
Oggi, cinque anni dopo, si dice poco in ospedale e in pista di quel 1° maggio.
Non ci sono grandi omaggi o dediche. L'unica cosa familiare, che nel 94 ha seguito la notizia in tv, è l'elicottero arancione, fermo davanti all'ospedale.
Gordini ha raccontato la storia a Folha, l'Ospedale Maggiore, in merito all'attesa del pilota brasiliano. Ha raccontato dettagli sullo stato di Senna, e si è detto impressionato dall'insistenza del pilota Gerhard Berger nel voler dare l'addio all'ex compagno di squadra.
Qui di seguito, estratti dell'intervista.

Folha - Cosa ricorda del 1° maggio?
Giovanni Gordini - Sono stato uno dei medici che erano sul posto. Quasi tutti i medici che erano in pista erano lì. Sono arrivato poco dopo l'incidente, e rimasi sul circuito.
Fin dall'inizio, era chiaro che non si poteva trattare lì in pista. Così abbiamo chiesto di far atterrare l'elicottero, avevamo bisogno di una ventilazione meccanica (tracheotomia). Non respirava.

Folha - E il trasporto in elicottero all'ospedale?
Gordini - Abbiamo cercato di rianimarlo in varie maniere, ma era in coma profondo. Dopo circa 15 minuti la pressione sanguigna è aumentata, il che era un buon segno. Ma era chiaro a tutti noi che non aveva alcuna possibilità. Tutte le lesioni che aveva alla testa erano troppo gravi.
Folha - Onestamente parlando, ad un certo punto si pensava che sarebbe stato possibile per salvarlo?
Gordini - No. Ho immediatamente pensato che sarebbe stato impossibile. Non solo aveva perso molto sangue, ma anche molti tessuti cerebrali, un sacco di materia cerebrale.
L'impatto del componente dell'auto (il braccio della sospensione anteriore destra) con la sua testa ha danneggiato il cervello in modo devastante. La stabilizzazione della pressione sanguigna, che sembrava un effetto delle cure, non aveva molte conseguenze.

Folha - Per tutta la durata del trattamento, a un certo punto Senna ha accennato una reazione?
Gordini -. No, ero in coma davvero molto profondo. Non ha avuto nessuna reazione, nessuna risposta alle stimolazioni.
Folha - Come è stato lavorare nel soccorso di una persona così famosa, una celebrità?
Gordini - è stato un impatto tremendo. Una volta che l'elicottero è atterrato, c'erano i fotografi in attesa all'eliporto dell'ospedale. Abbiamo camminato 400 metri fino all'ingresso della rianimazione seguiti dai giornalisti. Poco dopo c'erano 100, 200 persone nella sala di attesa dell'ospedale.
Folha - Ti ricordi chi era in ospedale?
Gordini - Una delle immagini più forti che ho con me è stato l'arrivo di (Gerhard) Berger, l'unico pilota a presentarsi. Lo conoscevo perché aveva avuto un incidente a Imola (nel 1989).
Voleva entrare in sala di rianimazione comunque. E' stato impressionante vedere come era nervoso. Gli ho detto che non avrebbe dovuto entrare perché il viso di Senna era devastato. Ma lo ha voluto vedere comunque, per dirgli addio. Ed è entrato. E sono rimasto impressionato.

Folha - Che cosa ti è rimasto dell'incidente?
Gordini - è stata l'esperienza di maggiore impatto nella mia carriera. Non avevo mai aveva avuto tanta pressione, o non c'era mai stata una persona così famosa qui.
Non è facile continuare dopo aver avuto una esperienza simile. E ripensi a tutto il modo di organizzare un soccorso.
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da 330tr » 27/10/2015, 21:07

Ho letto l'ultima frase, che dice che guardacaso Senna è morto lo stesso giorno della fondazione degli Illuminati. Coincidenze??? :doh:
Meno male che ogni tanto qualche rettiliano sopravissuto alla demolizione controllata e alle atomiche delle torri gemelle sfuggito alle scie chimiche testimone del falso allunaggio ci racconta la vera verità assoluta.
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da jackyickx » 27/10/2015, 22:28

Al di là delle sciocchezze del video per me non tutto è stao chairito nelle'incidente di Senna. I dati delle telemetria però parlavano di una frenata del brasiliano, se non ricordo male, quindi era pienamente cosciente.
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da Niki » 27/10/2015, 23:08

Non solo i dati, ci sono anche le tracce di frenata discontinue, perchè il tratto fuori del tracciato era in discesa.
Ayrton frenò e scalò due o tre marce. Infatti dai circa 300 a cui andavano in quel tratto, se non più, mi sembra che picchiò intorno ai 160-170 all'ora.
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da 330tr » 27/10/2015, 23:22

Niki ha scritto:Non solo i dati, ci sono anche le tracce di frenata discontinue, perchè il tratto fuori del tracciato era in discesa.
Ayrton frenò e scalò due o tre marce. Infatti dai circa 300 a cui andavano in quel tratto, se non più, mi sembra che picchiò intorno ai 160-170 all'ora.

Forse ricordo male ma mi pareva avesse cozzato oltre i 200..poco cambia, comunque.
Ricorderò per sempre il rumore del botto. Terribile
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da Niki » 28/10/2015, 9:48

All'inizio infatti era uscita quella velocità, poi nell'indagine seguente, nella quale mostrarono anche la telemetria, la velocità era più bassa.
Il fatto è che si hanno in mente le velocità normali delle formula 1, praticamente sempre sopra i 280-290 per cui quando si sente parlare di velocità del genere, sembra si parli di un'auto ferma.
Ma si tratta di andare a 170 all'ora contro un muro.
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da 330tr » 28/10/2015, 20:09

170 contro un muro è qualcosa di inenarrabile. Giusto per la cronaca qui http://www.ayrtondasilva.net/processo/html/morte.html viene riportato un range tra i 186 e i 213. Viaggiava comunque, ed è fatalismo colpevole dire che si trattò di disgrazia.
È stato solo l'ultimo di una lunga serie di incidenti terrificanti con esiti miracolosi, in quel pezzo maledetto del piccolo Nurburgring. Era logico che ci scappasse il (i) morti, come ovviamente qualcun altro si ammazzerà prendendo un pezzo sul casco. Se il nome sarà noto o amato ci sarà chi si strapperà le vesti urlando "io l'avevo detto! Assassini!!". Non è vero. Oggi non frega niente a nessuno. Ma la storia non insegna niente.
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da Baldi » 29/10/2015, 9:29

330tr ha scritto:170 contro un muro è qualcosa di inenarrabile. Giusto per la cronaca qui http://www.ayrtondasilva.net/processo/html/morte.html viene riportato un range tra i 186 e i 213. Viaggiava comunque, ed è fatalismo colpevole dire che si trattò di disgrazia.
È stato solo l'ultimo di una lunga serie di incidenti terrificanti con esiti miracolosi, in quel pezzo maledetto del piccolo Nurburgring. Era logico che ci scappasse il (i) morti, come ovviamente qualcun altro si ammazzerà prendendo un pezzo sul casco. Se il nome sarà noto o amato ci sarà chi si strapperà le vesti urlando "io l'avevo detto! Assassini!!". Non è vero. Oggi non frega niente a nessuno. Ma la storia non insegna niente.



Beh però... l'esperienza dell'incidente è servita a migliorare ancora la sicurezza (potremmo "dirottarci" sul topic "sicurezza in effetti".

Oltre agli immediati provvedimenti della Federazione, molti dei quali dettati dalla fretta a del panico, si presero decisioni ed accorgimenti che negli anni successivi hanno impedito altre morti o gravi infortuni.

Ricordiamo la castrazione di certi circuiti; oltre a Monza segnalerei soprattutto la stessa Imola e ancora di più Estoril.
Ricordiamo l'altezza da terra e il pattino sottoscocca
Ricordiamo lo sfiato del cassoncino d'aspirazione (che ognuno poi prese nelle maniere più disparate ed... inefficaci per preservare la potenza)
Ricordiamo le protezioni ai lati dell'abitacolo
Ricordiamo l'aumento ulteriore e protratto nel tempo, dei livelli di resistenza dei telai
Ricordiamo la rivitazione delle vie di fuga secondo nuovi parametri
Ricordiamo le modifiche ai caschi con il miglioramento del punto incriminato di giunzione tra calotta e visiera
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da 330tr » 29/10/2015, 11:00

Certo! Il problema è che c'è voluto Senna; fosse andato al creatore..chessò, Olivier Beretta, per dire, non ci sarebbe stata quella spinta propulsiva. Avrebbero vinto le voci fataliste, dello sport intrinsecamente e inevitabilmente pericoloso eccetera, e avremmo perso (sparo) Alesi, Panis, Burti, Alonso, Webber, Kubica, Kovalainen che invece chi più chi meno si godono ancora l'ossigeno molecolare atmosferico.
Insomma: Senna martire della sicurezza.
Avrei preferito vederlo invecchiato passeggiare a braccetto con Minardi, o perché no, pilota della Prost..
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da Niki » 29/10/2015, 12:23

Quoto.
Fosse morto solo Ratzenberger non sarebbe cambiato niente.
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da Powerslide » 29/10/2015, 13:03

Niki ha scritto:Quoto.
Fosse morto solo Ratzenberger non sarebbe cambiato niente.


A Ratzenberger fu subito dato del fesso post-mortem perchè non si era fermato ai box dopo aver toccato con l'ala anteriore il cordolo della Tosa.
Senna ha avuto una sfortuna incredibile in un impatto che non avrebbe avuto conseguenze senza quella traiettoria assurdamente letale del braccio della sospensione.
Grazie al suo nome vennero ampliate, dove possibile, le vie di fuga e migliorate le protezioni ai margini delle stesse. Dove non possibile, castrati i circuiti per diminuire la velocità di un eventuale fuoripista.

In ambedue i casi si operò per ridurre i danni che un'uscita di pista a velocità elevatissima poteva provocare, ma non le cause dell'incidente.
Per molti anni abbiamo visto ali anteriori e posteriori che si staccavano, ma nessun provvedimento è stato preso in quel senso.
Il Tamburello con una gt di serie si faticava a percorrerlo sull'asciutto a 200 km/h, le F1 vi entravano in pieno anche sul bagnato. Si preferì cancellarlo che modificare regolamenti assurdi che permettono sistemi altrettando assurdi per raggiungere tali prestazioni.
Io ho un concetto diverso di sicurezza, ma forse ne capisco poco.
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