Concludo con alcune foto del motore in questione.
Prima versione del motore(1970-71),dove e' ben visibile la struttura "piatta" con le due bancate contrapposte. Il motivo era la ricerca, oltre alla potenza,di un baricentro il piu' basso possibile,per una pura questione di stabilita' in curva e aerodinamica.
Le componenti principali del motore nella loro disposizione,in fase di montaggio.
un bel disegno del motore ad opera di Giulio Betti ,collaboratore di Quattroruote,nella versione 1972.
Il "Boxer" nella B3 evoluzione,nel 1974. Si noti il cambio ancora tradizionale,cioe' disposto longitudinalmente e a "sbalzo",vale a dire collocato esternamente all'asse delle ruote posteriori.
E qui' nella collocazione sulla 312T del 1975. Il cambio e' ora trasversale,unico in F1,come testimonia la sigla "T". La scelta di tale soluzione si deve alla richiesta di accentrare ulteriormente i pesi e una migliore trasmissione della potenza alle ruote.A destra e' visibile il complesso del sistema d'accensione "Duplex" creato appositamente dalla Marelli.
Vista del "Boxer" smontato da un telaio 312T. Si nota il sistema d'alimentazione con i particolari tromboncini d'aspirazione,ai lati,della accensione "Dinoplex" della Magneti Marelli,al centro e dietro,l'iniezione indiretta Lucas.
La collocazione del "Boxer" sulle 312T-T2.
Un ultima immagine che meglio illustra la coppia(meccanica) vincente della Ferrari nel 1975-77. Il "Boxer" da oltre 500 cv e il cambio trasversale per trasmettere tanta potenza al meglio.
Si potrebbe scrivere un libro su questo motore considerato il migliore creato dalla Ferrari e insieme al Ford Cosworth DFV ,dell'intera storia della F1.
Anche se il motore anglo-americano e' stato piu' vittorioso e longevo.
Spero di essere stato abbastanza esaudiente. :wink: