La Mercedes nei Grand Prix - efficienza teutonica

Dagli albori del 1900 fino alla F1 nel 1950

da sundance76 » 04/08/2013, 10:49

[quote="Powerslide"]
[quote="sundance76"]
Power, cosa significa "camicie d'acqua d'acciaio"? Sono i condotti di raffreddamento?  :confused1:
[/quote]

Il cilindro è il buco dove scorre il pistone. A volte è ricavato direttamente nel monoblocco, più spesso invece è una vera e propria canna che viene appoggiata all'interno del basamento su un gradino che corre su tutta la circonferenza, per impedire che cada in basso, e tenuta in posizione dalla testa che ne impedisce il movimento verso l'alto. In questo caso il motore viene definito a canne riportate.
Nella canna viene ricavato un'incavo quasi a tutta altezza, dove scorre il liquido di raffreddamento tra cilindro e basamento, che interessa a volte l'intera circonferenza e a volte una porzione che esclude solo la parte confinante col cilindro attiguo. Questo spazio può essere definito camicia (anche se in meccanica il termine non è completamente appropiato).
Nel caso della Mercedes si evitò di scavare esternamente la canna, probabilmente per non indebolirla, e si preferì saldare esternamente alla stessa una camicia in acciaio. Il liquido scorreva tra questa e la superficie esterna del cilindro.

Spero di essere stato chiaro, ma ho dei dubbi  :-[   
[/quote]

Sei stato molto chiaro Power, grazie mille.  :thumbup1: A mio padre, che lavorava come ufficiale motorista sulle navi, la soluzione della Mercedes suscita qualche perplessità, ma evidentemente avevano ragione a Stoccarda  :D
"Chi cerca di conoscere il passato capirà sempre meglio degli altri il presente e il futuro, e non soltanto nel nostro piccolo mondo di effimere quanto amate frenesie corsaiole." G. C.

https://www.youtube.com/watch?v=ygd67cDAmDI
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da Powerslide » 04/08/2013, 11:10

[quote="sundance76"]
[quote="Powerslide"]
[quote="sundance76"]
Power, cosa significa "camicie d'acqua d'acciaio"? Sono i condotti di raffreddamento?  :confused1:
[/quote]

Il cilindro è il buco dove scorre il pistone. A volte è ricavato direttamente nel monoblocco, più spesso invece è una vera e propria canna che viene appoggiata all'interno del basamento su un gradino che corre su tutta la circonferenza, per impedire che cada in basso, e tenuta in posizione dalla testa che ne impedisce il movimento verso l'alto. In questo caso il motore viene definito a canne riportate.
Nella canna viene ricavato un'incavo quasi a tutta altezza, dove scorre il liquido di raffreddamento tra cilindro e basamento, che interessa a volte l'intera circonferenza e a volte una porzione che esclude solo la parte confinante col cilindro attiguo. Questo spazio può essere definito camicia (anche se in meccanica il termine non è completamente appropiato).
Nel caso della Mercedes si evitò di scavare esternamente la canna, probabilmente per non indebolirla, e si preferì saldare esternamente alla stessa una camicia in acciaio. Il liquido scorreva tra questa e la superficie esterna del cilindro.

Spero di essere stato chiaro, ma ho dei dubbi  :-[   
[/quote]

Sei stato molto chiaro Power, grazie mille.  :thumbup1: A mio padre, che lavorava come ufficiale motorista sulle navi, la soluzione della Mercedes suscita qualche perplessità, ma evidentemente avevano ragione a Stoccarda  :D
[/quote] Era un'epoca in cui c'era ancora tanto da scoprire e la tecnologia spesso non veniva in aiuto. Comunque anche oggi si sceglie la soluzione che è il male minore :001_rolleyes:
Io non accetto che per trovare l’effetto suolo si debba strisciare per terra. Secondo me è assurdo, è immorale da un punto di vista tecnico. (Mauro Forghieri)
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da sundance76 » 21/02/2014, 18:17

Probabilmente pochi avranno voglia di leggerlo, ma vi consiglio vivamente di farlo, se volete volare con la fantasia insieme al giornalista che ha avuto l'occasione di realizzare il suo sogno, cioè guidare per un giro sul vero Nurburgring la favolosa Mercedes W 125, dominatrice della stagione 1937, col suo 8 cilindri di 5660 cc sovralimentato, capace di oltre 600 CV e di superare abbondantemente i 300 all'ora.... (L'articolo è in francese. Ho anche una versione del tutto identica graficamente e contenutisticamente, in lingua inglese, ma cartacea. Spero vi accontentiate di leggerla in francese, così mi evito la scansione).

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da sundance76 » 26/02/2014, 22:52

Fa pensare il fatto che nel 1937 la partenza era spesso data dal semaforo, proprio come oggi, ma siccome i piloti dovevano tener d'occhio il contagiri per evitare un disastroso fuorigiri, al Nurburgring il "via" veniva dato con un colpo di cannone il cui fragore doveva essere capace di superare il rombo di tutti quei mostri sovralimentati....
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da Baldi » 27/02/2014, 0:00

sundance76 ha scritto:Fa pensare il fatto che nel 1937 la partenza era spesso data dal semaforo, proprio come oggi, ma siccome i piloti dovevano tener d'occhio il contagiri per evitare un disastroso fuorigiri, al Nurburgring il "via" veniva dato con un colpo di cannone il cui fragore doveva essere capace di superare il rombo di tutti quei mostri sovralimentati....


Però... il sistema è buono!
Una cannonata o comunque un rumore preciso e molto forte risolve ogni problema e, tra l'altro, consente di "avvisare" anche quel pubblico che si trova a grande distanza dalla linea di partenza (anche se credo sentisse perfettamemnte anche il rombo dei motori).

Strano quindi che in tempi successivi, gli sterts venissero dati di nuovo "solo" con la bandiera.
Salvo infatti vedere spesso dei "via" molto variegati tra i piloti...
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da Albyesoso » 28/02/2014, 12:16

Bell'articolo, l'auto uno spettacolo assoluto , un vero mostro!

Bello!
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da 330tr » 16/03/2014, 18:23

Nell'immagine sotto, la W154 in azione a Indianapolis nel 1948, con alla guida Chet Miller, nella n.31 denominata per l'occasione "Don Lee Mercedes Special".
Riporto tradotta da wikipedia (confidando nell'affidabilità dei curatori...)

Dopo la guerra, la W154 designata come “telaio nove” è stata scoperta in Cecoslovacchia. Questa è stata l'auto con cui Lang aveva vinto la Coppa Ciano nel 1938. La vettura è stata venduta a Don Lee, il proprietario di un racing team americano.
Durante il 1938 , le regole per la 500 Miglia di Indianapolis sono state modificate per consentire alle vetture da Gran Premio d'Europa di competere, e nel 1947, Lee iscrisse la sua W154 con Duke Nalon come pilota. Nalon scoprì che Brett Riley, un meccanico Offenhauser, aveva ottenuto alcuni schemi di motori Mercedes. Nalon fu in grado di farne copie e da questi il team è stato in grado di preparare il motore. I meccanici fecero andare in moto il motore ma lo lasciarono al minimo, cosa che fece condensare il carburante nel collettore del motore.
A causa dell'inclinazione con il quale era montato il motore, i cilindri posteriori si ingolfarono di carburante, rompendo le bielle e pistoni. Un nuovo pistone è stato frettolosamente ricavato da forma in tempo per la gara.
Anche se Nalon è risultato il secondo più veloce in prova, il sistema di qualificazione lo fece piombare in 18 ° posizione.
Durante la gara , il pistone sostituito si ruppe dopo 119 giri e la macchina si ritirò dalla gara.
Nalon non è stato ri-assunto per la gara 1948. Ralph Hepburn doveva essere il pilota prescelto. Hepburn decise in seguito di pilotare una Novi di Lew Welch. Nel frattempo , uno dei piloti di Welch, Chet Miller, si era convinto che la Novi era troppo difficile da guidare. Miller accettò quindi di guidare la W154 per Don Lee . Qualificò la vettura in 19° posizione, ma in gara dovette dare forfait lasciando il posto ad un altro pilota dopo 29 giri. Ken Fowler lo rilevò al 30 ° giro, girandolo a sua volta a Louis Tomei al giro 50. Tomei ha continuato fino al giro 108, quando l'auto si è dovuta ritirare per problemi di perdita d'olio.
Nel 1949, Don Lee ha venduto la sua W154 a Joel Thorne, un altro proprietario di team. Thorne rimosse il motore Mercedes e installò un Sparks sei cilindri.
Il cofano della vettura non era più adatto al differente motore, quindi dovette esserne fabbricato uno nuovo. Thorne guidò l'auto da se stesso, ma non riuscì a qualificarsi per la gara .
Alfred Neubauer seguì la gara del 1949, al fine di studiare la fattibilità di partecipazione della Mercedes a Indianapolis.
Neubauer studiò la squadra Novi di Lew Welch, e sulla base delle informazioni che aveva ricevuto, Mercedes tentò di adattare la W154 per le corse su ovale. L'obiettivo era la partecipazione alla 500 miglia del 1951.
Le vetture sono state iscritte per due gare in Argentina quell'anno e ottennero due secondi posti. Tuttavia la Mercedes interruppe il programma.
La W154 ex Don Lee ha avuto un'ultima apparizione a Indianapolis nel 1957.
La vettura era adesso posseduta da Edward Shreve, e aveva un motore Jaguar sei cilindri.
Danny Kladis guidò l'auto, ma non riuscì a qualificarsi per la gara.



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da sundance76 » 16/03/2014, 19:16

Come integrazione di quanto riportato da 330tr sul destino postbellico delle W154, ecco tre interessantissime pagine dalla monografia AISA "Il ritorno della Mercedes alle corse 1945-1951" di Aldo Zana:

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da 330tr » 17/03/2014, 14:23

Splendido!!
Un complicatissimo mostro del genere in mano a pochi meccanici "sempliciotti" e abituati ad avere a che fare con la rozza e indistruttibile "ferraglia" del catino...
Chissà in buone mani cosa avrebbe potuto combinare..

Favorisco altre immagini

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1947, Chet Miller alla guida

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1947, Duke Nalon alla guida

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I meccanici perplessi davanti al cuore della "bestia"

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1947, Hal Robson alla guida

Qui ho "ritagliato" un pezzo di video con protagonista la nostra...
Notare come lo speaker di fronte alla Mercedes non può non fare riferimento a Hitler, e quasi gioire che la vettura non sia arrivata a fondo! (La guerra era veramente troppo vicina...)

http://youtu.be/h8vTHPbIQEs
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da sundance76 » 24/03/2014, 19:22

In pratica, però, al netto del particolare meccanismo delle qualifiche di Indy, si può dire che nel '47 l'auto ottenne la "pole" di fatto in quell'edizione. Mica male, nonostante il motore fosse enormemente sotto-sfruttato a causa della totale mancanza di preparazione degli americani per quel tipo di propulsore, vecchio di dieci anni ma ancora totalmente avveniristico ai loro occhi...

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da 330tr » 24/03/2014, 20:23

Wikipedia english version sostiene che Nalon aveva il 2. tempo assoluto...ho provato a cercare un po' sull'internèt ma non trovo le qualifiche del '47...comunque tendo a credere più alla parola scritta che a quanto riporta wiki. In ogni caso:

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Il magnate di Los Angeles Don Lee iscrisse due auto anteguerra per correre la 500 miglia del 1947: una Mercedes-Benz W154 del 1939 e un'Alfa Romeo P3 modificata.
http://theoldmotor.com/?p=15093

E' incredibile come ad Indianapolis subito dopo la guerra ci fosse la corsa ad accaparrarsi tutto ciò che potesse ancora correre su 4 ruote..con un grande occhio di riguardo per i mostri d'oltreoceano che così tanto avevano colpito l'immaginario collettivo con le loro devastanti apparizioni alla coppa Vanderbilt.
Oltre la nostra
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e la P3 modificata
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riporto queste italiche creazioni:

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Un'Alfa 158???

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Una Maserati con motore Offenhauser

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Una Maserati (tutta intera)

Immagine
Un'altra Maserati, la n. 1 con alla guida Ted Horn, la migliore europea conclude la corsa al 3. posto

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Una A.R. Weil (?) con motore Alfa Romeo
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da 330tr » 24/03/2014, 20:38

Altre immagini dal '47 e la "povera" Mercedes nelle inesperte mani yankee

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una a colori (la prima che ho visto fin'ora)
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prese da http://mb2501.proboards.com/thread/2997/duke-nalon-w154-mercedes-info
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da sundance76 » 24/03/2014, 20:46

Molto belle!!
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da Baldi » 24/03/2014, 22:56

330tr ha scritto:Wikipedia english version sostiene che Nalon aveva il 2. tempo assoluto...ho provato a cercare un po' sull'internèt ma non trovo le qualifiche del '47...comunque tendo a credere più alla parola scritta che a quanto riporta wiki. In ogni caso:

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Il magnate di Los Angeles Don Lee iscrisse due auto anteguerra per correre la 500 miglia del 1947: una Mercedes-Benz W154 del 1939 e un'Alfa Romeo P3 modificata.
http://theoldmotor.com/?p=15093

E' incredibile come ad Indianapolis subito dopo la guerra ci fosse la corsa ad accaparrarsi tutto ciò che potesse ancora correre su 4 ruote..con un grande occhio di riguardo per i mostri d'oltreoceano che così tanto avevano colpito l'immaginario collettivo con le loro devastanti apparizioni alla coppa Vanderbilt.
Oltre la nostra
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e la P3 modificata
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riporto queste italiche creazioni:

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Un'Alfa 158???

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Una Maserati con motore Offenhauser

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Una Maserati (tutta intera)

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Un'altra Maserati, la n. 1 con alla guida Ted Horn, la migliore europea conclude la corsa al 3. posto

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Una A.R. Weil (?) con motore Alfa Romeo



La quarta foto non si riferisce ad una Alfa 158 ma a una Alfa 308

8-)

...tra l'altro una gran bella auto davvero!!!
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da sundance76 » 25/03/2014, 9:34

Parlando dell'Eifelrennen del 14 giugno 1936 (la famosa corsa della nebbia con Rosemeyer che frenava a memoria), leggo in una nota di cronaca:

"Films from the race weekend shows von Brauchtisch both in 1936 and 1935 cars which may be confusing but a film sequence from the start shows that he definitely started the race in a modified 1935 car."

Penso che voi abbiate presente la differenza piuttosto marcata tra la Mercedes del '35 e quella del 1936.

Questa è una foto della partenza. Brauchitsch è quello in primo piano al centro, vicino all'altoparlante (partiva in prima fila sulla sinistra per chi guida):
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Questa invece è una foto di Brauchitsch nel weekend, ma a questo punto non so quali potessero essere le differenze visive tra una versione '36 e una versione '35 modificata. (A me dalle due foto sembrano soltanto essere delle versioni '36):
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