da Pennywise » 06/04/2013, 9:41
da Pennywise » 22/04/2013, 8:32
da Baldi » 22/04/2013, 15:47
da Pennywise » 24/04/2013, 7:52
da Baldi » 24/04/2013, 8:56
da Pennywise » 26/04/2013, 18:05
SS 11
(4 - Kubica Robert / Baran Maciej): rolled in SS 11
da echoes » 28/04/2013, 10:46
da Racer Cek » 28/04/2013, 12:58
da Pennywise » 28/04/2013, 16:38
da gilles70 » 28/04/2013, 19:53
da Pennywise » 08/05/2013, 8:36
comunicato stampa
Era il 3 settembre del 2011 quando il vicentino Giacomo Costenaro, giovane promessa del rallismo nazionale, al volante della Citroen DS3, durante il rally delle Valli Cuneesi, nel corso della prova di Montemale, usciva di strada. Ai bordi del tracciato, in zona vietata al pubblico, venivano coinvolti due spettatori. Uno decedeva e l’altro riportava gravi lesioni. Il 7 maggio 2013 il Dott. Sandro Cavallo, GUP del Tribunale di Cuneo, ha assolto Giacomo Costenaro “perché il fatto non costituisce reato”. Certo, a fronte della sorte degli spettatori, parrebbe fuori luogo definire il fatto giudiziario come una buona notizia. In realtà bisogna avere il coraggio di dire che si tratta di una “notizia giusta”. Da troppi anni si cerca di attribuire la responsabilità di infortuni come questo a piloti, organizzatori, direttori di gara, commissari di percorso, apripista… e chi più ne ha più ne metta. Le corse implicano dei rischi, si sa. Le corse però non implicano la mancanza di rispetto delle più elementari regole di auto-conservazione dell’uomo, anche e soprattutto per lo spettatore. Per intenderci, ci riferiamo al “buon senso” prima ancora che ai regolamenti di gara, ai cartelli, agli avvisi…. . Poter assistere al passaggio di un’auto che ti passa a pochi centimetri, veloce come il vento, è privilegio di pochi. E’ un’emozione forte! Ma spesso, troppo spesso, è una imprudenza che si paga con la vita. E questo non è giusto. Valga questa sentenza, ancora una volta, come monito per tutti coloro che si accingono ad assistere ad una corsa su strada… e vogliono continuare a vederne altre. E ciò valga per il bene loro e di tutta la specialità, che vuole “continuare a vivere” nonostante tutte le difficoltà di ieri e di oggi: dalle difficoltà burocratiche legate ai permessi per l’organizzazione, alla congiuntura economica, ai costi e, non da ultimo, alla “caccia alle streghe” che, per colpa di pochi, sta rendendo sempre meno serene le domeniche di tanti tanti tanti sinceri appassionati che continuano a voler correre in macchina… con amore.
avvocati Carlo Covi e Alberto Toniato (rallista e difensore di Giacomo Costenaro)