[quote="stepv11"]
Metti una sera....
Era una sera d'estate del 1982 ed io ero seduto sul muretto davanti al Bar Machiavelli a fumare una sigaretta in santa pace. D'un tratto si ferma una Mercedes a me familiare, con a bordo due volti noti, che chiamerò Marco e Alessio, pilota e navigatore da rally. Eh si perchè anche io in quegli anni correvo quasi tutti i fine settimana ed ero un apprezzato navigatore.
"Icchè tu fai lì tutto solo? Vieni con noi, si va a provare il Montevettolini (n.d.r. prova speciale del Tirrenia Rally nei pressi di Monsummano), così tu ci dai un parere sulle note" Tutt'altro che stupito, guardo l'orologio e faccio due calcoli, sono le undici, massimo all'una siamo a casa. Salgo in macchina e via.
Dopo poco siamo a Monsummano alla partenza della P.S.. La Mercedes del babbo di Marco, impropriamente usata per provare un rally, ha un motore a benzina di 4200 cc. con cambio automatico, una pesante bomba. L'inizio è fatto da tornanti e brevi rettilinei in sequenza. Marco in uscita schiaccia pesante sul pedale del gas ed usciamo di traverso senza grossi problemi. Io dietro con cintura sono tranquillo, fino a prova contraria...
Su un tornante destro, il leggero ritardo indotto dal cambio automatico nel trasmettere i cavalli alle ruote posteriori ci è fatale e la ruota posteriore sinistra, posta ormai sull'erbolina di bordo strada, inesorabilmente scivola verso la scarpatina trascinata dal peso della Mercedes. E' un attimo: usciamo di strada e fatti alcuni metri centriamo un ulivo secolare con una certa violenza, rimanendo nella scarpata su un fianco. Di fatto abbiamo iniziato la raccolta delle olive nel pistoiese... Dopo i consueti tutto bene?, iniziano i problemi. I vetri elettrici sono bloccati, così non posso passare dal finestrino e qualcuno mi deve tenere aperto lo sportello, che in caso mi venga addosso mentre esco, mi potrebbe anche ammazzare, visto che pesa come una cinquecento. Si fermano altri rallisti ed alla fine mi tiro fuori. Per prima cosa vedo che l'ulivo è ormai parte integrante della calandra ed il radiatore e relativi supporti, cofano compreso, sono andati. Ad occhi e croce alcuni milioni di danni... Non sono ancora stati inventati i cellulari, quindi vado a Monsummano con un passaggio e da un bar chiamo il carro attrezzi, che arriva alle ore una e trenta. Nel frattempo chiamo anche un taxi per il mesto ritorno a casa.
Ma dov'è Marco? Chiedo ad Alessio, che mi dice di non averlo visto da quando è arrivato il carro attrezzi.
Caxxo, stai a vedere che è scappato... Ad un tratto sento come
una litania, una sorta di preghiera che proviene dal tornante sottostante, così mi avvicino e vedo uno a sedere in terra con la testa fra le mani
che ripete, senza soluzione di continuità "il mi babbo m'ammazza, il mi babbo m'ammazza..." e direi che conoscendo il personaggio non si allontanava troppo dal vero.
Alle ore 3.50 rientro a casa senza altri problemi
e pensare che stavo fumando una sigaretta in pace.
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ho le lacrime per il ridere
perchè una litania del genere l'ho già sentita per un motivo analogo ..... !!!